Una storia straziante viene raccontata dall’inviato a Leopoli del Corriere, Andrea Nicastro, sulle conseguenze che il clima di terrore portato nelle zone di guerra può avere sugli occhi, sulla testa e, purtroppo, anche sul cuore dei più piccoli.
È la storia di Ilya, 6 anni, nata e cresciuta ad Avdiivka, nel Donbass, capelli biondi e occhi azzurri.
La paura l’ha uccisa, il suo cuore non ha retto alla recrudescenza degli attacchi russi nella sua città e in tutta la sua regione. Non si conoscono i motivi per cui la sua famiglia ha deciso di non farsi evacuare quest’estata, quando gli ucraini avevano compreso che i russi non avrebbero lasciato anche il Donbass.
Anche se la guerra in quella regione non coinvolge più masse di civili, ma soprattutto soldati che vendono cara la pelle, la piccola Ilya non vedrà più quello che ci sarà dopo.
Ilya ha vissuto per tutto il tempo della guerra, tutti e undici i mesi sommati finora, rinchiusa nella cantina della casa di famiglia, insieme ai genitori, terrorizzati dalla paura.
A sei anni, avrebbe dovuto cominciare la scuola elementare, ci informa il Corriere, ma non la vedrà mai, nonostante la grande curiosità.
La notizia della sua morte è stata annunciata dall’ambasciata ucraina in Vaticano.