La Presidenza del Consiglio dei ministri si costituirà parte civile nell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, nata dall’inchiesta quattro sulla strage di piazza della Loggia a Brescia. Quarantanove anni dopo la strage, si torna in aula per cercare nuovi pezzi di verità sull’esplosione di una bomba nascosta in un cestino di rifiuti in piazza della Loggia, a Brescia, che provocò 8 morti e 102 feriti. Davanti alla giudice Francesca Grassani si è aperta l’udienza preliminare nell’ambito dell’indagine quater sulla strage del 28 maggio 1974 che ha visto emergere come possibili esecutori dell’attentato le figure dei neofascisti veronesi Marco Toffaloni e Roberto Zorzi.
Le iniziali critiche per una ventilata mancata costituzione di Palazzo Chigi sono state superate da una nota del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. “La Presidenza del Consiglio non ha ricevuto nessun avviso riguardante la fissazione dell’udienza preliminare del processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, imputati per la strage di piazza della Loggia Brescia – spiega Mantovano -. Per questo, l’Avvocatura dello Stato, su mandato della stessa Presidenza del Consiglio, chiederà al Gup di Brescia la rimessione in termini ai fini della costituzione di parte civile, che seguirà non appena la rimessione sarà concessa”.
Prima di questa nota erano arrivate le critiche alla premier Meloni di Manlio Milani, presidente dell’Associazione familiari vittime della strage di piazza della Loggia a Brescia, e del sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Milani aveva affermato di non sapere se la presidenza del Consiglio fosse stata avvertita in merito all’udienza o se fosse stata una scelta precisa quella di non costituirsi parte civile, ma aveva espresso la speranza che la situazione venisse chiarita. Come poi accaduto,
Il sindaco Del Bono, invece, aveva commentato definendo la mancata costituzione una pessima notizia e aveva dichiarato che sarebbe stato opportuno e politicamente rilevante che la Presidenza del Consiglio si costituisse parte civile nel processo in corso sulla strage di Piazza della Loggia.
La strage di Piazza della Loggia è stata uno degli episodi più tragici della storia italiana e ha lasciato una profonda cicatrice nella memoria collettiva del paese. A quasi cinquant’anni di distanza, la ricerca della verità e della giustizia continua ad essere un imperativo morale per la società italiana e per i familiari delle vittime.