C’è una svolta nelle indagini sulla strage di Mestre in cui hanno perso la vita 21 persone: la procura di Venezia ha iscritto tre persone sul registro delle informazioni di reato.
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Si tratta di Massimo Fiorese, 63 anni, amministratore delegato della società La Linea, Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro. Di Bussolo è dirigente del settore Viabilità, terraferma e mobilità del comune; Cesaro è responsabile del Servizio manutenzione. Ne dà notizia il quotidiano di Enrico Mentana, Open.
Strage di Mestre, ecco quali sono le ipotesi di reato
Tra le 21 vittime del pullman precipitato dal cavalcavia, c’è l’autista Alberto Rizzotto. I feriti sono 15, alcuni sono ancora ricoverati in gravi condizioni. La procuratrice Laura Cameli ha iscritto i nomi dei tre indagati per le ipotesi di reato di omicidio stradale, omicidio colposo, plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.
Strage di Mestre, oggi gli indagati in Procura
Il Corriere e il Gazzettino scrivono che i tre sono attesi stamattina in procura insieme ai loro avvocati (Massimo Malipiero, Paola Bosio, Barbara De Biasi) e a quelli delle parti offese. Con loro anche il responsabile civile, ovvero il soggetto che potrebbe rispondere degli eventuali danni. Arriverà l’ok agli “accertamenti tecnici utili alla ricostruzione della dinamica dei fatti accaduti in data 3 ottobre 2023, in particolare all’esame della strada e delle barriere presenti sul luogo del sinistro e all’idoneità delle stesse». L’iscrizione nel registro è un atto dovuto per permettere agli indagati di partecipare alla consulenza tecnica. Che sarà disposta come accertamento tecnico irripetibile ai sensi dell’articolo 360 del Codice di procedura penale. Cameli affiderà l’incarico a Placido Migliorino, dirigente del ministero delle Infrastrutture.
Secondo il già citato Gazzettino, Migliorino è soprannominato “il mastino” per l’accuratezza con cui svolge il suo ruolo. È stato consulente anche per il ponte Morandi a Genova. Ha verificato la sicurezza statica dei viadotti autostradali. Migliorino avrà 90 giorni di tempo per ricostruire la dinamica dell’incidente e per accertare le eventuali responsabilità del guardrail.