Ad Altavilla Milicia oggi è il giorno del dolore: dopo l’esecuzione delle autopsie sui corpi delle vittime – autopsie che hanno confermato le terribili torture subite dai fratellini – le salme di Kevin ed Emanuel tornano in città.
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Lutto cittadino ad Altavilla Milicia
La camera ardente viene allestita oggi nel plesso comunale Zucchetto e resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20. Alle 18 don Salvo Priola presiederà un momento di preghiera e di commiato. “Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell’intera Comunità altavillese – ha detto il sindaco Pietro Virga -, ho proclamato il lutto cittadino per la giornata del 19 febbraio, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone”.
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Le vittime saranno seppellite nel cimitero di Altavilla. Il Comune ha anche deciso che si costituirà parte civile nel processo sul triplice omicidio. “È stata una scelta maturata e ponderata – ha spiegato il sindaco – ci sono tutti i presupposti, dal danno di immagine per il mio centro oltre per un vero dolore e smarrimento per quanto successo”.
I racconti shock della figlia
Nel frattempo, ora dopo ora, emergono dettagli orribili di quanto accaduto in quella casa: la figlia 17enne ha parlato delle torture compiute dal padre e dagli amici sulla madre e sui fratelli, e lo stesso Kevin – vittima della strage – parlava a un amico di demoni, esorcismi e della presenza in casa dei coniugi.
Le bruciature e i maltrattamenti nei confronti di Kevin ed Emanuel
In carcere per la strage familiare ci sono Giovanni Barreca, marito e padre delle vittime, la figlia 17enne che ha ammesso di aver partecipato ai riti per “liberare dal demonio” i familiari, e la coppia di coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente. Sono tutti accusati di omicidio pluriaggravato in concorso, il padre e la figlia anche di occultamento di cadavere. Dalle autopsie è emerso che i fratelli hanno subito maltrattamenti di ogni genere prima di essere uccisi. Li hanno torturati con attrezzi come l’attizzatoio di un camino, fili elettrici e altri utensili. Sui corpi le bruciature e i segni di tale orrore. Il corpo della loro mamma è stato anche bruciato.
Barreca: “Mia moglie era posseduta”
I dettagli che emergono sulla strage familiare sono a dir poco raccapriccianti. Sono stati resi noti i contenuti della telefonata fatta al 112 domenica 11 febbraio da Giovanni Barreca, quando tra farneticazioni religiose confessava i delitti. “Buonasera mi devo consegnare. Anche se vi dico perché, non ci credete. Quando uno vuole fare la volontà di dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. In pratica è morta mia moglie. I demoni mi stanno mangiando pure a me. C’ho mio figlio, ho due morti e una l’ho lasciata lì”.
La madre torturata, bruciata e poi seppellita
Da brivido anche il racconto della figlia 17enne. “Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo”. Sembra un racconto horror. “Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale”. La ragazza non ha chiamato i carabinieri, nonostante le richieste di sua madre: “Mia madre è morta il 9 febbraio. Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina. La tortura che ho raccontato è stato qualche giorno prima, credo il giorno prima”. Poi la ricostruzione di come la donna è stata bruciata e seppellita, insieme agli oggetti che dicevano fossero “maledetti”: “Hanno scavato la buca con piccone e pala”.