Megan Ebenroth, una studentessa di 17 anni, ha tragicamente perso la vita un mese fa a causa di un’infezione da Naegleria Fowleri, un’ameba mangia-cervello, come riportato dal New York Post. La notizia della sua morte è stata resa pubblica solo oggi.
Ebenroth aveva trascorso l’11 luglio in compagnia dei suoi amici al lago, in una giornata ricca di divertimento prima dell’inizio del suo ultimo anno di liceo. Tuttavia, poco dopo l’escursione, la studentessa ha iniziato a lamentare forti mal di testa, sintomo che ha portato i suoi genitori a condurla immediatamente in ospedale.
Nonostante i medici avessero inizialmente diagnosticato una semplice sinusite e prescritto un antibiotico, la condizione della giovane è rapidamente peggiorata. Ha iniziato a manifestare febbre, emicrania e problemi di equilibrio, segnali di allarme che hanno portato i genitori a ricoverarla nuovamente.
Megan è stata poi posta in coma farmacologico e intubata a seguito del peggioramento dei suoi sintomi. Nonostante un tentativo di intervento chirurgico per alleviare il gonfiore al cervello, la sua condizione è peggiorata inesorabilmente. Dopo undici giorni di lotta, Megan ha infine perso la sua battaglia contro l’infezione.
Naegleria Fowleri, comunemente conosciuta come ameba mangia-cervello, è un microrganismo letale che ha causato cinque morti in Georgia dal 1962. Il destino di Megan ha scosso profondamente la comunità, lasciando la sua famiglia e i suoi amici in un profondo stato di sconforto. Questa tragedia serve come un monito spietato sull’importanza della cautela quando si fruisce di acque dolci calde, in cui è sempre presente il rischio di infezioni.
Per Megan, la cui carriera di studio e i sogni per il futuro sono stati brutalmente interrotti, la tragedia è un evento sconvolgente e incredibilmente doloroso. La sua famiglia, come riportato dall’Atlanta Journal-Constitution, è ancora sotto shock, cercando di venire a patti con la prematura perdita della loro amata figlia.