Giambruno risponde alle critiche sullo stupro di Palermo. In un’intervista con Candida Morvillo del Corriere, il compagno di Giorgia Meloni appare molto nervoso. “Strumentalizzazione” è la parola chiave, che compare due volte nella risposta più delicata che Giambruno dà alla collega. “C’è chi strumentalizza lei – la vittima diciannovenne dello stupro di Palermo (ndr) – per attaccare me”. E poi: “Gli stessi che strumentalizzano sono gli stessi politici che mi fanno chiamare per pietire un invito” nella sua trasmissione “Diario del giorno”, su Rete 4.
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“Gli stessi che mi attaccano, poi implorano di essere invitati in tv”, Giambruno risponde alle critiche sullo stupro di Palermo
Il volto di Rete 4 e compagno di Meloni, Andrea Giambruno, risponde alle critiche sullo stupro di Palermo. Insomma, al Corriere Giambruno chiarisce alcune cose. “Io non ho mai detto ‘la ragazza se l’è cercata’ o che, se eviti di ubriacarti, ‘non ti stuprano’: questi virgolettati sono usciti su un giornale e poi dappertutto, ma sono diffamazione pura”. Giambruno allude al Fatto quotidiano, che però non ha portato un virgolettato diverso da quello che ha detto. Semmai, è stato interpretato quello che lui ha detto nella direzione della vittimizzazione secondaria di una giovane ragazza che ha già dovuto subire lo stupro da sette ragazzi.
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E neanche sul lupo Giambruno può smentire, ma, premette: “Ho specificato che era un atto abominevole compiuto da bestie, poi, siccome l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace e il direttore Pietro Senaldi parlavano di autotutela, mi sono permesso di dire ai giovani, a ragazzi e ragazze senza distinzioni di genere, di non uscire apposta per ubriacarsi e drogarsi, mi sono raccomandato di fare attenzione perché, purtroppo, il malintenzionato lo trovi. Non ho detto che gli uomini sono legittimati a stuprare le donne ubriache. Invece, certi politici vanno dietro a un titolo falso, chiedono la mia sospensione, ma per cosa? Per aver detto ai ragazzi non vi drogate?”.
A chi gli ha chiesto di evitare di moralizzare o educare, il giornalista risponde: “non faccio l’educatore, ma il divulgatore. Le mamme diranno sempre ‘stai attenta’ e anche io continuo a dirlo”.
“Chiederei scusa se avessi detto qualcosa di sbagliato”
Ma alla fine di tutto questo c’è la sofferenza vera di una ragazza costretta a lasciare il quartiere e la città in cui viveva fino a pochi giorni fa perché viene costantemente e seriamente minacciata per aver denunciato. Anche questo fattore sembra colpire più l’ego di Giambruno che portare altre questioni all’attenzione del pubblico. “Una ragazza che scrive questo è lacerata dentro. Eppure, c’è chi strumentalizza lei per attaccare me. Coi miei collaboratori, abbiamo deciso che di questa storia non parleremo più: il silenzio è l’unico modo per aiutarla a superare il trauma. Se posso aggiungere: strumentalizzano gli stessi politici che mi fanno chiamare per pietire un invito. I nomi, va da sé, non glieli dico”.
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Morvillo chiede al collega Giambruno se ha intenzione di chiedere scusa. “Se avessi detto qualcosa di sbagliato, avrei chiesto scusa, ma non è così e non esisterà mai un giorno in cui sarà un politico o un collega a dirmi cosa devo dire. Anche Meloni non si è mai permessa”.
Sgarbi difende Giambruno: “Lo attaccano solo perché sta con Meloni”
“Altro che scuse, va preso a modello”. Questo pensa il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi di Andrea Giambruno, che a suo avvisto ha solo lanciato “il monito del buon padre di famiglia verso il proprio figlio. Tutto qui”. Continua e conclude il noto critico e personaggio politico: “Suggerire a una donna o a un uomo di non ubriacarsi non significa colpevolizzare il suo comportamento, ma richiamarlo a una condotta che lo sottragga a pericoli per la sua incolumità. Quello di Giambruno è un elementare suggerimento che chiunque dà alla persona a cui vuole bene. In sostanza, è quello che ogni genitore dovrebbe fare con il proprio figlio. Ma siccome si deve trasformare tutto in polemica, il fatto che a dirlo sia il compagno della premier diventa argomento di lotta politica. È tutto molto triste”.
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