“Chiederò chiarimenti a Salvini, sono certo che non minimizzerà. Prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo, ma sicuramente Salvini non minimizzerà”. Con queste parole Luigi Di Maio si è rivolto al collega vicepremier e capo del Carroccio, chiedendo spiegazioni sull’indagine che coinvolge il tesoriere della Lega Giulio Centemero per finanziamento illecito ai partiti. E non si è trattato dell’unico affondo proveniente dalla galassia pentastellata.
Alla richiesta è infatti seguita da nota dei due capigruppo Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli dello stesso tono: “Siamo certi che la Lega fornirà ulteriori chiarimenti sul caso Centemero. E ci auguriamo che Salvini non minimizzi la vicenda” scrivono i due. Una scelta che sembra un tentativo mediatico e politico, azzarda Repubblica, di uscire dall’angolo in cui li costringe Salvini. Una situazione che si riflette anche nei sondaggi, dove la Lega continua a crescere e i gillini a perdere terreno.
Anche l’inchiesta che coinvolge il tesoriere della Lega potrebbe quindi trasformarsi in una chance per il Movimento di recuperare terreno. I due capigruppi rivendicano la loro posizione storica sui soldi ai partiti. “Una cosa è doverosa dirla: da sempre ci battiamo contro i finanziamenti illecitì ai partiti, perché in un Paese civile non devono esserci interessi esterni a influenzare l’attività delle forze politiche presenti in Parlamento”.
” E per quanto riguarda le fondazioni legate ai partiti – continuano – vogliamo quella trasparenza che per troppo tempo è mancata in Italia. Per questo motivo nello Spazzacorrotti, che approveremo nelle prossime settimane, prevediamo norme che garantiranno assoluta trasparenza sui finanziamenti di cui beneficeranno partiti, movimenti e fondazioni collegate”. No comment, per ora, dalla Lega.
Inchieste fondi Lega portano tutte allo stesso indirizzo: chi e cosa c’è dietro la rete