Continua a tenere banco tra le fila del governo la questione Tav, con Lega e Cinque Stelle ancora saldamente ancorati sulle loro posizioni e per nulla disposti a cedere. I verdi sono schierati da tempo per il sì all’alta velocità sulla Lione-Torino, il Movimento ha fatto del no all’opera uno dei suoi cavalli di battaglia. Una spaccatura che coi mesi si è fatta sempre più insanabile, fino a raggiungere un punto grottesco: oggi i due partiti che animano l’esecutivo non concordano nemmeno su quanti metri di tunnel siano stati realmente scavati per la Tav.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha visitato il cantiere di Chiomonte, e al suo arrivo ha affermato: “I 5 Stelle hanno ragione, il progetto è partito probabilmente sovrastimato, ma ci sono 25 chilometri già scavati nella montagna: ritengo più utile completarli anziché riempire i buchi”. Aggiungendo poi, a rimarcare la sua distanza dal mondo grillino: “Il tunnel c’è non stiamo parlando di un campo di grano”.
Non è così secondo il M5S: “Salvini non è andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso. Su questo tema non bisogna fare propaganda elettorale, bisogna dire solamente la verità agli italiani. Noi vogliamo investire i soldi dei cittadini italiani per realizzare opere utili a tutti, opere che servono ai cittadini ogni giorno” ha affermato in una nota Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli Affari Esteri.
Secondo Di Maio, invece, neanche i 5 metri riportati da Di Stefano sono stati scavati: “Non vado a Chiomonte visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico”. Insomma, le distanze (quelle metaforiche tra i due partiti) restano ancora enormi. E con le elezioni europee in arrivo non è da escludere possano crescere ancora.
Trivelle, Tav & co. Il governo delle divisioni, Lega e M5S sempre più lontani (e sempre più rivali)