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Sull’estensione del Green pass va in scena l’ennesimo voltafaccia di Salvini

Matteo Salvini alle prese con l’ennesima giravolta, dopo le tante che gli sono costate una perdita costante nel consenso elettorale, con tanto di scettro da leader della coalizione di centrodestra ormai ceduto a Giorgia Meloni. Di recente, aveva fatto discutere il voto in commissione di alcuni esponenti della Lega, che si erano espressi in maniera contraria al Green Pass. Ora, però, ecco che il Carroccio è tornato su più miti posizioni, come spiegato dallo stesso segretario in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio.

Sull'estensione del Green pass va in scena l'ennesimo voltafaccia di Salvini

Draghi, d’altronde, era stato chiaro. Il Green pass non solo non si tocca, ma andrà esteso il prima possibile a tante altre categorie, in modo da garantire una ripresa economica in sicurezza per il Paese, pur correndo qualche rischio. Secondo il Corriere della Sera, sarebbe anche stato già fissato il giorno dell’incontro per discutere l’allargamento del provvedimento: giovedì 9 settembre, con la presenza anche degli esperti del Cts. E con Salvini che si è già rassegnato a mollare ancora una volta il colpo.

“Il Green pass esteso agli statali? Per coloro che hanno contatti col pubblico può essere un ragionamento, ma proporlo per fare gli esami universitari a distanza mi sembra veramente il teatro dell’assurdo” ha spiegato il segretario della Lega Matteo Salvini ospite a Cernobbio. Aggiungendo poi di voler innanzitutto “vedere la proposta”. Parole lette dagli stessi elettori del Carroccio come un assenso.

Unica posizione sulla quale Salvini si è mostrato ancora arroccato è la contrarietà all’obbligo vaccinale. In merito, però, il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto capire che non si è ancora entrati nel vivo: “Il virus esiste ancora, è forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato. Sto dicendo che i vaccini salvano la vita delle persone. In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure”.

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