Aveva suonato nella Mariupol bombardata e occupata dall’esercito russo, ottenendo grande visibilità, schierandosi a favore di Putin.
La pianista di origine ucraina Valentina Lisitsa si è vista annullare il concerto in programma al Teatro La Fenice di Venezia.
Il concerto, organizzato dall’associazione Musikamera, doveva tenersi alle Sale Apollinee.
Incapaci di far fronte al numero di disdette e di polemiche seguite al loro annuncio, gli organizzatori hanno annullato l’evento.
Un gesto che non è piaciuto alla pianista che alla lettera di disdetta ha risposto piccata di dover “soccombere alla folla anonima e aggressiva” dei suoi detrattori.
“La musica e la cultura devono unire i popoli e non dividerli”, ha detto all’Ansa la presidente di Musikamera Sonia Finzi, precisando che la sua associazione si è sempre dichiarata super partes. Estraneo alla vicenda il teatro veneziano che prestava solo le sale.