In Italia, come nel resto d’Europa, ferve il dibattito intorno alle nuove misure restrittive da adottare per cercare di limitare i contagi da Covid. Lockdown generali o per soli non vaccinati, coprifuoco e green pass più o meno rafforzati, queste le opzioni sul tavolo dei governi europei. In Italia la scelta sembra dover ricadere sul green pass a due velocità o Super green pass. Ovvero un certificato verde utile per entrare nei locali pubblici riservato solo ai vaccinati o a chi è guarito dal virus. Una soluzione auspicata con forza da quasi tutti i governatori regionali, con in testa il leghista Massimiliano Fedriga. Un pressing che sta mettendo in difficoltà Matteo Salvini.
“Proporremo all’esecutivo di scegliere il più presto possibile delle misure che possano favorire le vaccinazioni. Garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare quelle restrizioni per le persone che si sono vaccinate”. È questa la posizione espressa dal presidente della Regione Friuli Venezia giulia, Massimiliano Fedriga. L’obiettivo dei governatori regionali, spiega il leghista, “è convincere anche gli ultimi indecisi e dare certezza alle imprese alle quali non possiamo dire ‘vediamo in che zona sarete, o se terrete aperto o no’”.
Fedriga. Nella veste di presidente della Conferenza delle Regioni, ha già chiesto un incontro al premier Mario Draghi che dovrebbe tenersi nella giornata di martedì 23 novembre. A seguire, verrà convocata la cabina di regia e subito dopo il Consiglio dei ministri, probabilmente giovedì. Nel decreto che verrà approvato dovrebbe essere contenuto l’obbligo vaccinale per medici e personale sanitario, l’anticipo a cinque mesi della terza dose e la riduzione a nove mesi della validità del green pass.
Ma è proprio su questo ultimo punto che le Regioni spingono per un rafforzamento del certificato verde. Il Super green pass dovrebbe dunque vedere la luce per la fine di novembre o, al massimo, per i primi di dicembre. In caso di cambio di colore di una Regione, solo i non vaccinati verrebbero colpiti da maggiori divieti. E la Lega si divide, Il deputato Claudio Borghi boccia senza dubbi la soluzione Super green pass. “Lavoriamo tutti insieme per evitare nuove chiusure, lockdown, obblighi e problemi agli italiani”, dichiara invece il segretario Salvini che, solo pochi giorni fa, aveva difetto a spada tratta lo strumento dei tamponi, ritenuti “sicuri”.
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