Il decreto con l’ultima stretta sul Superbonus ottiene il via libero definitivo alla Camera e diventa legge. I deputati si sono espressi con 150 voti favorevoli e 109 voti contrari. Il provvedimento, sul quale alla vigilia il governo aveva incassato fiducia, diventa legge in seconda lettura dopo essere stato approvato a Montecitorio, senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato.
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Lo Spalma-detrazioni
La principale innovazione voluta da Giorgetti è stata il cosiddetto “Spalma-detrazioni”: da quattro anni si sale a dieci di periodo in cui ripartire le detrazioni per le spese legate ai bonus edilizi sostenute dal gennaio 2024 (con effetto, quindi, retroattivo). Con esso, è arrivato anche lo stop da gennaio 2025 alla compensazione per banche e assicurazioni dei crediti da bonus edilizi con i contributi Inps e Inail. Un punto, questo, criticatissimo dall’Abi: l”associazione delle banche lamenta che – essendo stato ridotto l’ambito di compensazione, riporta Repubblica – gli istituti “dovranno assolutamente fermarsi” nel comprare i crediti del Superbonus e, “se costretti, i maggiori acquirenti dei crediti si fermano, bisogna trovare delle forme diverse per animare il mercato, perché altrimenti imprese, condomini e famiglie si possono trovare inguaiati, in situazioni che li portano in default”. Tra le modifiche parlamentari, anche la possibilità affidata ai Comuni di effettuare controlli anti-frode nell’applicazione delle agevolazioni fiscali edilizie (trattenendo fino al 50% di quanto recuperato).
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Viene poi esclusa l’applicabilità della ‘rimessione in bonis’ rispetto al termine del 4 aprile scorso relativo all’obbligo di comunicazione all’agenzia delle entrate. Così come non potranno ricorrere alla compensazione dei crediti edilizi i contribuenti destinatari di ruoli esecutivi. Resta tuttavia confermata ‘applicazione di questa misura nelle aree terremotate.
Frizioni sulla sugar tax
Il decreto non si è occupato solo di Superbonus: dal governo è infatti arrivato lo slittamento dell’entrata in vigore della plastic tax, prorogata dal 1° luglio 2024 al 1 luglio 2026; mentre sulla Sugar tax si è consumata un’altra frizion