“Non sono un responsabile perché sto nel centrosinistra da prima e il lavoro che sto facendo è cercare di dare nobiltà a questa iniziativa”, spiega Bruno Tabacci, parlando al Corriere e su Il Mattino e Il Messaggero. Con la crisi di governo ormai ufficializzata è il momento per Conte di convincere i “responsabili” o “costruttori”. Per fare questo, oltre a Clemente Mastella che si è autoproclamato regista di questa operazione è sceso in campo anche l’ex Dc Bruno Tabacci: “Se il presidente del Consiglio fa quello che gli ho suggerito supera lo scoglio di Palazzo Madama. Dovrà fare un discorso del tipo: ‘Mi assumo la responsabilità della guida del governo, delle cose che abbiamo fatto per il Paese in un momento tragico e difficile'”, suggerisce Tabacci.
Il quale aggiunge: “Poi deve dire: ‘Mi considero fortunato di essere stato a capo di un esecutivo politico che ha riaperto i canali con l’Europa. Quindi desidero che questa cosa sia valutata dal Parlamento ma anche dagli elettori'”. Fra i suoi suggerimenti a Conte c’è la discesa in campo, in modo da “dare una prospettiva” visto che “molti dei senatori o dei deputati che ho interpellato mi domandano ‘Dove ci volete portare? E Conte cosa fa?’”. Per Tabacci, Conte dovrebbe rivendicare il ruolo svolto per il Paese “in un momento tragico e difficile” e l’aver riaperto i canali con l’Europa.
Ma il tutto, non per fare un partito di Conte – “un esercizio giornalistico” e “io non ci starei” – ma per un contenitore centrista ancorato nel centrosinistra: “Certamente, di ispirazione popolare, europeista, in grado di intercettare anche il voto dei moderati”. Il nuovo contenitore potrebbe avere una prima adesione significativa, quella di Riccardo Nencini, che porta in dote il simbolo dei socialisti in Senato, quello che ha permesso a Italia Viva di avere un gruppo.
In un colloquio su Repubblica il senatore smentisce – per ora – che i socialisti vogliano togliere il loro simbolo ai renziani: “È una fake news senza fondamento. Al Senato resta sempre il simbolo del gruppo Partito socialista-Italia viva”. A suo avviso c’è ancora spazio per ricucire: un governo raccogliticcio “non possiamo permettercelo”. Non si può mandare “il Paese al macero ora che bisogna farlo ripartire e quindi far sedere a un tavolo i soci fondatori di questa maggioranza”, che deve tornare “forte, autorevole e stabile”.
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