Compagnie telefoniche Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/compagnie-telefoniche/ I segreti del potere - Notizie e retroscena Thu, 19 Jan 2023 11:17:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg Compagnie telefoniche Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/compagnie-telefoniche/ 32 32 Wind Tre rete unica: le due compagnie telefoniche uniscono le forze per dominare il mercato https://www.business.it/wind-tre-rete-unica-le-due-compagnie-telefoniche-uniscono-le-forze-per-dominare-il-mercato/ Sun, 24 Dec 2017 06:30:50 +0000 http://www.business.it/?p=16021 Wind Tre rete unica è il risultato della fusione delle due compagnie di mobile phone che promette maggiore velocità e un ragguardevole ampliamento della copertura telefonica

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Trieste fa da apripista

È stato dato ufficialmente il via a Wind Tre rete unica che porta di fatto l’azienda di telecomunicazioni a diventare leader sul territorio italiano grazie a un network mobile senza rivali in quanto a copertura e velocità di connessione. L’annuncio, arrivato di recente, ha confermato che la fusione delle reti dei due ex operatori è stata realizzata già a Trieste.
Wind Tre rete unica dunque è realtà e, dopo l’intervista rilasciata al Sole 24 Ore lo scorso ottobre dal nuovo Chief Executive Officer, Jeffrey Hedberg (e nel corso della quale anticipava che entro 12-18 mesi sarebbe nata la migliore rete mobile in Italia), ha avuto il suo battesimo ufficiale a Trieste, la città che fa da apripista al piano di sviluppo previsto dalla joint-venture nata tra i gruppi CK Hutchison e VEON.

La creazione di una rete diffusa

Per la diffusione di Wind Tre rete unica sono stati stanziati oltre sei miliardi di euro: si tratta di uno dei più ambiziosi programmi di investimento nel settore delle comunicazioni e infrastrutture digitali, che ha come obiettivo il consolidamento di una vera e propria rete estesa fino a circa 21mila siti di trasmissione. L’annuncio che la città del nord-est è stata la prima a beneficiare di una rete mobile unica è infatti il segnale che l’azienda è entrata nella fase di consolidamento di questo network e che interesserà altre città. L’unificazione delle reti Wind e Tre, dei cui servizi possono godere in esclusiva i cittadini di Trieste, è nelle intenzioni di Hedberg solo il primo hub di un network che l’anno prossimo toccherà tre capoluoghi strategici come Roma, Milano e Bologna, oltre ad Agrigento, Ascoli Piceno e Caserta.
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wind-tre-rete-unicaI vantaggi di questo network integrato

Ma quali sono le caratteristiche di Wind Tre rete unica? Innanzitutto, i vantaggi sono rivolti non solo ai clienti business ma pure a quelli consumer e, stando ai benchmark realizzati proprio a Trieste, paiono particolarmente rilevanti sulla rete mobile 4G: la stessa società di telecomunicazioni ha reso noto che le prestazioni rilevate fanno registrare un incoraggiante +250% nella velocità di connessione.
Tuttavia, incrementi sostanziali sono stati confermati anche nell’uso della rete 3G e in particolare in ambiente indoor, ovvero quelli chiusi quali appartamenti e uffici. Insomma, i benefit della fusione delle due reti vanno, come detto, da una maggiore velocità nel trasferimento dei dati a una migliore usabilità generale (user experience) del servizio, senza dimenticare nemmeno le performance della copertura, da adesso ancora più capillare.

Le conseguenze operative della fusione

La fusione tra Wind e Tre comporterà un necessario cambio materiale della scheda SIM che interesserà molti clienti Tre. A questi ultimi è già stata inviata una comunicazione in tal senso, in particolare a coloro che hanno attivato l’abbonamento ”Pupillo” che prevede una connessione di rete domotica tra smartphone e videocamera di sorveglianza dell’abitazione.
Il cambio di SIM avviene presso gli store del provider e sarà completamente gratuito ma solo fino alla data del 30 giugno 2018. Oltre a questa prima fascia di clientela Tre, si presume che, nell’immediato futuro, dovranno cambiare la SIM con una nuova scheda di Wind Tre anche tutti gli altri clienti della compagnia, compresi coloro che hanno una semplice ricaricabile
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Sperimentazione 5G: parte da Milano la nuova corsa verso la connessione internet high-speed https://www.business.it/sperimentazione-5g-parte-da-milano-la-nuova-corsa-verso-la-connessione-internet-high-speed/ Thu, 21 Dec 2017 06:29:05 +0000 http://www.business.it/?p=15996 Sperimentazione 5G: il Politecnico di Milano mette la scienza e Vodafone la tradurrà in pratica, trasformando così la capitale meneghina nel cuore europeo dell'high-speed internet connection

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La rivoluzione digitale avanza a colpi di gigabit

La sperimentazione 5G è la nuova frontiera della connessione high-speed e inizierà da Milano, grazie all’accordo tra il Politecnico e ben 28 realtà industriali. Capofila di questo nuovo e ambizioso progetto sarà Vodafone, l’azienda vincitrice del bando istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico nel quale è previsto un fondo di dotazione di ben 90 milioni di euro.
Lo sviluppo di questa nuova realtà chiamata ”gigabit society” sarà reso possibile grazie a partner quali Huawei, Zte e Nokia, con i quali verrà creata un’infrastuttura in grado di abbassare il tempo di connettività a 1-2 millisecondi dagli attuali 15. Milano diventerà così la capitale Europea del 5G, un progetto che si allargherà anche ad altri servizi.
Sono infatti 41 i progetti in cantiere, che interesseranno la sanità, la mobilità, la scuola, i servizi per il cittadino e l’industria 4.0. Dopo la cablatura di Milano – che, entro il 2019, avrà una copertura 5G sull’80% del suo territorio – la nuova rete arriverà anche a Bari e Matera, con una sperimentazione compiuta da Tim, e a Prato, dove a portare il 5G sarà Wind3.
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Effetti del 5G, da Milano a tutto il territorio italiano

La sperimentazione 5G avrà anche il pregio di ridurre il gap di prestazione tra le aree urbane e le relative periferie, nonché di creare nuove realtà lavorative e di dare così un forte impulso allo sviluppo economico di Milano e di tutto il paese. Sul punto non nutrono dubbi i principali rappresentanti di questo nuovo progetto infrastrutturale, quali l’AD di Vodafone, Aldo Bisio, e il Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta.
E’ soprattutto quest’ultimo a credere nell’importanza del progetto 5G che definisce addirittura ”vitale” per l’intero tessuto socio-economico italiano. La presentazione ufficiale di questa nuova sperimentazione è avvenuta pochi giorni fa a Palazzo Marino e ha coinvolto anche il Primo Cittadino milanese, Giuseppe Sala, il Consigliere Delegato alla digitalizzazione delle aree metropolitane, Roberta Cocco, e l’Onorevole Antonello Giacomelli, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico.
E se il fulcro della sperimentazione 5G è la rete di connettività mobile, non sono meno rilevanti gli altri progetti che saranno sviluppati grazie alla spinta innovativa apportata dall’high-speed tecnology e che interesseranno 7 diversi settori.
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Gli use case del 5G

Con la sperimentazione 5G verranno sviluppati anche dei progetti che vanno dalla salute alla mobilità, dalla sicurezza pubblica alla suola, dall’entertainment al manufacturing. Le ambulanze saranno connesse da remoto con laboratori di analisi e medici: durante il trasporto in ospedale, il paziente potrà essere sottoposto ai primi esami, con la conseguenza che si potranno ridurre i tempi d’intervento e preparare al caso specifico i medici del Pronto Soccorso.
Le auto saranno implementate con nuovi sistemi di sicurezza anti-collisione (sensori di avvicinamento e dispositivi che dialogheranno con chip inseriti nelle infrastrutture stradali) e di estensione del raggio visivo del guidatore, mentre in cielo ci saranno sempre più droni ”sentinella” preposti a migliorare la sicurezza pubblica, con riprese aeree e collegamenti diretti con le Forze dell’Ordine.
Nei campi ci saranno robot deputati a svolgere un lavoro di agricoltura ”di precisione”, con uso consapevole delle risorse idriche e miglioramento dell’ecosostenibilità, mentre la realtà virtuale accompagnerà il turista 4.0, consentendogli così di scoprire in toto l’inestimabile patrimonio storico-artistico del nostro Paese.
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Top 5 smartphone, ecco i migliori prodotti di nuova generazione https://www.business.it/top-5-smartphone-ecco-i-migliori-prodotti-di-nuova-generazione/ Tue, 12 Dec 2017 06:31:15 +0000 http://www.business.it/?p=15724 Oltre l'iPhone X. I grandi marchi hi tech fanno a gara tra chi garantisce lusso ed efficacia del prodotto. Ecco la top 5 smartphone: i migliori modelli di ultima generazione

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La top 5 smartphone si basa sulla continua innovazione dell’ultima generazione di smartphone.
Si tratta di prodotti di lusso che si avvicinano, raggiungono o superano la soglia dei mille euro. Presentano inoltre caratteristiche comuni. Una su tutte: il display sempre più grande (circa 6 pollici) e senza bordi, o quasi.

Samsung Galaxy Note S8

Il Note S8 è uno smartphone che rispetta le peculiarità dei modelli di ultima generazione. Uno schermo leggermente più grande rispetto al Galaxy S8 e al Galaxy S8 Plus, questo smartphone presenta le medesime interessanti caratteristiche dei suoi predecessori.
Tra i punti di forza principali c’è senza dubbio la fotocamera, che ha una risoluzione doppia, ancor più efficace di quella full hd. Il display è di 6.3”.
Inoltre, il Note S8 è dotato di 6Gb di memoria (contro i 4Gb dei predecessori più recenti). Ma la novità più evidente salta subito all’occhio dell’osservatore: il pennino per prendere appunti, che mancava negli altri modelli.
Il prezzo è di 829 euro.
 

Huawei Mate 10

Anche Huawei sta cercando di aumentare i profitti puntando su prodotti di fascia alta. Il Mate 10 ha un display di 5.9”, una RAM di 4Gb e la memoria espandibile di 64Gb. La qualità delle foto è molto alta, grazie ad una fotocamera doppia da 20 megapixel, ma è da notare la mancanza di jack per l’inserimento delle cuffie.
Non manca inoltre un sistema di intelligenza artificiale, con il quale è possibile ottimizzare le foto durante lo scatto e riconoscere luoghi e cose in tempo reale.
Nel complesso, Huawei Mate 10 rientra nella top 5 smartphone grazie alla sua capacità di garantire buone performance.
Il prezzo è di 849 euro.

Huawei-Mate-10Google Pixel XL 2

Tanta curiosità per questo modello, che è il primo smartphone lanciato da Google in Italia. Il Pixel XL 2 entra di diritto nella top 5 smartphone grazie alle sue principali caratteristiche.
Sistema operativo Android e una fotocamera da 12 megapixel rendono questo prodotto abbastanza allettante in un mercato per l’84% è occupato da Android.
Tuttavia, Google Pixel XL 2, che ha un display di 6”, è dotato di una RAM di 4Gb e una memoria di 64Gb. Per alcuni, Pixel XL 2 non presenta design e caratteristiche davvero nuove ed esclusive.
Il prezzo è di 989 euro.

Google-Pixel-XL-2Lg V30+

Lg V30+ si distingue soprattutto per la qualità del suono che permette di godere senza alcun disturbi file di qualsiasi tipo: da quelli in streaming ai file mp3. Il design rispecchia molto i gusti che si riscontrano sul mercato attuale.
Questo modello presenta inoltre un display 6” e una fotocamera posteriore doppia da 16 megapixel. La memoria è di 128 Gb (cosa che va ad inficiare sull’efficienza della fotocamera anteriore, ad esempio), mentre la RAM è di 4 Gb.
Nel complesso, si tratta di un prodotto che riproduce completamente le caratteristiche principali dei modelli di ultima generazione. Dalla grandezza del display al prezzo, questo modello Lg entra quasi automaticamente nella top 5 smartphone.
Il prezzo è di 950 euro.
Guarda il video: LG U+ ecco il telefono drone: lo smartphone del futuro

 Lg-V30+OnePlus 5T

Discorso a parte per la OnePlus, startup proveniente dalla Cina molto forte soprattutto sul mercato online. La politica seguita da questa casa produttrice è quella di proporre smartphone di alta qualità a prezzi molto più contenuti.
Anche questo modello ha tutte le carte in regola per inserirsi nella top 5 smartphone: display di 6.01”, memoria da 64 e 128 Gb, RAM di 6 e 8 Gb e design molto ricercato.
La qualità delle foto è alta, grazie alla fotocamera doppia da 20 megapixel, mentre il software utilizzato è OxygenOS.
Punto di forza principale: rapporto qualità/prezzo. Il costo di questo smartphone è infatti di 499 euro.

Leggi anche: Smartphone pieghevole: i progetti delle aziende mondiali per il lancio di un dispositivo rivoluzionario

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Promozioni di Natale Tim, Vodafone, Wind e Tre ricaricabile https://www.business.it/promozioni-di-natale-tim-vodafone-wind-e-tre-ricaricabile/ Mon, 11 Dec 2017 08:23:49 +0000 http://www.business.it/?p=15694 Promozioni di Natale telefonia mobile: ecco l'aggiornamento delle migliori tariffe ricaricabili per dicembre 2017 lanciate dalle più importanti compagnie telefoniche italiane per catturare quanti più clienti possibili

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Promozioni natalizie operatori telefonici

Come da tradizione, si comincia già a parlare delle promozioni di Natale per la telefonia mobile e le aziende telefoniche sono pronte a darsi battaglia a suon di offerte per acquisire nuovi clienti e mantenere quelli vecchi. Non è facile stabilire quali siano le migliori tariffe perché, sotto le feste natalizie, gli operatori telefonici offrono una quantità vastissima di offerte.
Di seguito vi mostriamo le offerte di dicembre 2017 per ricaricabile messe in evidenza dalle principali compagnie telefoniche italiane, ovvero Tim, Vodafone, Tre e Wind, così che possiate trovare la migliore offerta in base alle vostre esigenze. Tenete presente che le promo vengono spesso modificate e che, con l’avvicinarsi del Natale, ne verranno lanciate altre.

Tim Special e TurboGiga Xmas

L’excursus tra le promozioni di Natale per telefonia mobile inizia con Tim, che proroga Tim Special fino al 7 gennaio 2018. La versione Voce offre 500 minuti di telefonate (1000 se si addebita su carta di credito o c/c) a 9,90 €/4 settimane; la Medium offre per 14,90/4 sett. (11,90 € e 4 GB di internet se si paga come detto sopra) 400 minuti, 2 GB di internet, 1 TurboGiga Day (un giorno di internet gratis) e Serie A Tim fino al termine della stagione.
La Special Unlimited offre per 34,90 € ogni 4 settimane (29,90 pagando con carta di credito o conto corrente) minuti illimitati, 8 giga di traffico dati (o 16 giga addebitando su carta di credito o c/c) e 1 TurboGiga Day. Per Natale 2017 Tim ha previsto anche TurboGiga Xmas: 10 giga di traffico dati (6 in Italia e 4 sia in Italia che nell’UE) e 2 TurboGiga Day da suddividere in 2 mesi a 10 € per 4 settimane.

Compagnie_telefoniche_italiane_2Tariffe Vodafone

La panoramica delle promozioni di Natale prosegue con Vodafone che propone le tariffe Smart, Pro e Red. In caso di addebito su carta di credito o c/c, oltre allo sconto, questi piani includono Pass Social&Chat, ovvero la possibilità di navigare sui social senza consumare giga. Vodafone Smart prevede 500 minuti di telefonate, 100 sms e 2 GB di internet al prezzo di 12 €/4 sett. (10 € con i metodi di pagamento succitati).
La Pro offre invece 1000 minuti, 1000 sms e 5 GB di internet a 20 €/4 sett., che diventano 15 € se si paga con carta o c/c. Infine la Red include minuti e sms illimitati e 8 giga di internet al prezzo di 35 €/4 sett. (25 € con i metodi di pagamento prima indicati). In più tutti i clienti Vodafone potranno attivare gratuitamente Pass Video o Pass Music per guardare video e ascoltare musica in streaming gratis per un mese.

Offerte Tre e Wind

Il portfolio di promozioni di Natale di Tre si basa su All-In, che offre Giga Bank, ovvero la possibilità di accumulare i giga non consumati e di utilizzarli quando si vuole e, nelle versioni Prime Special e Master Special, include Netflix per 3 mesi. All-In Start offre a 10 € ogni 4 settimane (5 € se si paga con carta di credito o c/c) 500 minuti di chiamate, 500 sms e 5 giga di traffico internet.
Prime Special, per 10 €/4 sett. (7 € pagando con carta o c/c), offre 1000 minuti di chiamate, 1000 sms e 10 GB di Internet. Il piano All-In Master Special di Tre, per 15 € ogni 4 settimane, che diventano 10 € addebitando su carta di credito o conto, include minuti illimitati, 1000 sms e 30 GB di Internet. Concludiamo con Wind che raddoppia All Inclusive Unlimited per 6 mesi: con 12 € al mese si hanno minuti illimitati, 1000 sms e 10 GB di internet.
 

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Compagnie telefoniche: cosa sono gli operatori virtuali e perché possono essere vantaggiosi https://www.business.it/compagnie-telefoniche-cosa-sono-gli-operatori-virtuali-e-perche-possono-essere-vantaggiosi/ Sat, 25 Nov 2017 06:40:09 +0000 http://www.business.it/?p=15171 Le compagnie telefoniche italiane sono molteplici e, accanto ai colossi della telefonia conosciuti da tutti, recentemente stanno prendendo piede gli operatori virtuali, con offerte particolarmente competitive

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Che cosa sono gli operatori virtuali

In Italia le offerte delle compagnie telefoniche sono davvero numerose e oltre alle quattro imprese più note, ovvero TIM, Tre, Vodafone e Wind, ci sono tantissime altre realtà, tra cui gli operatori virtuali, che negli ultimi tempi stanno riscuotendo un successo davvero notevole. Gli operatori virtuali non sono nient’altro che delle società capaci di offrire servizi di telefonia, pur senza possedere una rete di proprietà personale.
Per compensare queste compagnie telefoniche affittano l’infrastruttura da operatori reali, come succede nel caso di alcuni provider ADSL. Gli operatori virtuali non sono tutti uguali e le distinzioni vengono fatte in base ai servizi offerti e al livello di indipendenza raggiunto, proponendo offerte più o meno personalizzate.
Leggi anche: Bollette a 28 giorni: il passo indietro di alcune compagnie telefoniche
I Full MVNO sono gli operatori che riescono a gestire in totale autonomia i servizi offerti e, tra i più conosciuti, ci sono PosteMobile, CoopVoce, Fastweb Mobile e Tiscali Mobile. Tutte queste società si sono formate negli ultimi dieci anni ma nel giro di poco tempo sono riuscite a crescere esponenzialmente.

Punti di forza e debolezze degli operatori virtuali

Il principale punto di forza delle compagnie telefoniche gestite da operatori virtuali è la convenienza delle tariffe proposte ai clienti. La possibilità di offrire prezzi vantaggiosi deriva ovviamente dalle ridotte spese per le infrastrutture, che invece costituiscono una voce importante nelle uscite degli operatori reali. Questa maggiore libertà non è molto apprezzata dalle compagnie classiche, dal momento che un operatore virtuale non ha bisogno di grandi investimenti e può aggredire subito il mercato.
C’è da ammettere allo stesso tempo che le realtà virtuali non saranno mai in grado di garantire la stessa quantità e soprattutto la stessa qualità dei servizi offerti dagli operatori reali. Le compagnie che non dispongono a proprio piacimento delle infrastrutture hanno connessioni più lente e hanno una priorità inferiore sui ripetitori. La mancanza di controllo su gran parte degli strumenti necessari a garantire i servizi è un problema, ma ciò non significa che i servizi di queste società siano scadenti. Chi non ha pretese eccessive potrà trovare sicuramente tariffe vantaggiose e pienamente soddisfacenti.
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Quale operatore virtuale scegliere

Oggi è possibile lasciare una delle classiche compagnie telefoniche e appoggiarsi ad un operatore virtuale, tuttavia la scelta deve essere attenta, perché le offerte sono varie, quindi bisogna cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e assicurarsi che sia affidabile.
Una volta certi della solida reputazione della compagnia scelta, per valutare in maniera oculata conviene prendere come riferimento le tariffe proposte e l’operatore reale di appoggio. Tutti sanno che i servizi offerti da TIM, Tre, Vodafone e Wind sono diversi, quindi anche le offerte degli operatori virtuali varieranno di conseguenza.
Ci sono poi operatori virtuali che nascono come piccole realtà territoriali o come servizi aggiunti. In questi casi non è troppo conveniente fare di queste compagnie la propria prima scelta, tuttavia si potrebbero trovare delle soluzioni pratiche per l’uso lavorativo o per ambiti specifici. Quel che è certo è che operatori con poche migliaia di clienti possono garantire a tutti la stessa qualità del servizio.
Leggi anche: ESim, il futuro delle schede telefoniche cambia ancora
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Bollette a 28 giorni: il passo indietro di alcune compagnie telefoniche https://www.business.it/bollette-a-28-giorni-il-passo-indietro-di-alcune-compagnie-telefoniche/ Wed, 22 Nov 2017 06:30:15 +0000 http://www.business.it/?p=14731 Le bollette a 28 giorni, adottate dalle compagnie telefoniche, hanno generato malcontento tra i consumatori e le associazioni a loro tutela, tanto che alcuni operatori sono già corsi ai ripari

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Bollette a 28 giorni: le compagnie telefoniche ci stanno ripensando?
La fatturazione con bollette a 28 giorni, pratica adottata negli ultimi tempi da moltissime compagnie telefoniche, pare sia destinata ad essere sostituita definitivamente dal vecchio caro contratto a 30 giorni. Sembra, infatti, che le insistenti lamentele dei consumatori, che hanno deciso di rivolgersi all’Unione Nazionale Consumatori, siano riuscite a sortire l’effetto desiderato, portando diverse compagnie a fare un passo indietro.
Leggi anche: Il governo dice basta alle bollette a 28 giorni per le compagnie telefoniche

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Cosa è stato fatto finora

La modifica della periodicità delle bollette telefoniche è stata una pratica adottata, ad effetto domino, da tutte le compagnie e ciò ha causato non poco disappunto tra gli utenti, che da subito hanno cercato un modo per opporsi. Ad oggi, a distanza di un paio di anni circa da allora, pare che si stiano muovendo i primi passi in questa direzione.
Nei mesi scorsi l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha nello specifico emanato una delibera che richiedeva alle compagnie telefoniche un ritorno alla fatturazione mensile già a partire dal mese di marzo con la promessa di avviare opportuni procedimenti sanzionatori per quelle che non si fossero adeguate per tempo.
Ma non è tutto, perché anche le istituzioni ed il governo si sono interessati al tema: la deputata Alessia Morani ha, infatti, depositato alla Camera una proposta di legge che di fatto prevede l’obbligo ad un ritorno alle bollette mensili, ripresa successivamente da un “emendamento al decreto legge fiscale collegato alla manovra depositato in commissione Bilancio al Senato dal Pd”.
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bollette_telefonicheCosa cambierebbe per i consumatori

Il grosso vantaggio della fatturazione mensile al posto di quella ogni quattro settimane è senza alcun dubbio legato al risparmio economico: le bollette a 28 giorni, infatti, hanno di fatto trasformato il numero di mensilità pagate dai consumatori ogni anno portandolo da 12 a 13, con un aumento totale della spesa per la telefonia mobile dell’8,6%. Se l’emendamento dovesse diventare a tutti gli effetti legge, inoltre, a ciascun consumatore interessato da questa fatturazione illegittima spetterebbe, a titolo di risarcimento, un indennizzo forfettario di almeno 50 euro.
Un altro importante aspetto che dovrà cambiare è sicuramente quello legato alla chiarezza e alla trasparenza delle comunicazioni: quando nel 2015-2016 le compagnie hanno modificato la periodicità della fatturazione, infatti, i consumatori non hanno ricevuto molte informazioni a riguardo (e in molti casi tale modifica contrattuale è addirittura avvenuta in maniera automatica) tanto che la maggior parte di essi si è ritrovata a dover accettare la cosa senza aver dato o meno il proprio consenso e ad avere come unica possibilità la facoltà di esercitare il diritto di recesso entro 30 giorni, pratica che spesso richiede una procedura oltremodo lunga e complessa.
Leggi anche: Top 4 compagnie telefoniche: quanto sono efficienti le reti mobili in Italia? Operatori telefonici a confronto

bollette_telefonicheL’esempio di Vodafone

In un contesto in cui molte aziende hanno continuato come se nulla fosse, nonostante la delibera dell’Agcom, la dichiarazione che Vittorio Colao, Amministratore Delegato di Vodafone, ha rilasciato nei giorni scorsi lascia intravedere un significativo spiraglio di speranza per i consumatori. “Torneremo alla bolletta ogni 30 giorni” ha infatti annunciato l’AD, che ha poi precisato che, modificando la periodicità delle bollette, la compagnia ha comunque adottato comportamenti legittimi propri di un mercato liberalizzato in cui la tariffazione è in effetti una leva commerciale come le altre.
La compagnia telefonica con più utenti in Italia si è però resa conto di quanto questo cambio abbia generato malcontento nei propri clienti e vuole correre al più presto ai ripari per non perdere la fiducia che negli anni milioni di consumatori le hanno accordato.

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Miglior compagnia telefonica: i vantaggi e i punti di debolezza delle utenze italiane https://www.business.it/miglior-compagnia-telefonica-i-vantaggi-e-i-punti-di-debolezza-delle-utenze-italiane/ Fri, 17 Nov 2017 06:29:10 +0000 http://www.business.it/?p=14562 La migliore compagnia telefonica e le principali concorrenti che cercano di offrire un servizio di qualità ai clienti italiani, tra piani tariffari, assistenza, velocità di connessione e offerte speciali

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La situazione delle compagnie telefoniche in Italia

Con l’affermazione del libero mercato il mondo dell’offerta di servizi di ogni genere è in costante evoluzione e la telefonia non fa certo eccezione. Le nuove offerte sono all’ordine del giorno e i potenziali clienti sono bombardati da promozioni, tariffe speciali per clienti affezionati e piani su misura. Stabilire qual è la miglior compagnia telefonica non è semplice e probabilmente non esiste una risposta univoca, ogni utente deve ragionare su quelle che sono le proprie priorità e decidere di conseguenza.
Naturalmente esistono dei parametri generali attraverso cui valutare i risultati e gli obiettivi raggiunti dagli operatori: di solito vanno considerati la storia della compagnia e la sua situazione attuale, le tariffe offerte ai clienti e la copertura della rete. Al momento le compagnie più affermate sono TIM, Tre, Vodafone e Wind, ma forse alcuni potrebbero trovare la miglior compagnia telefonica tra le proposte virtuali di Coopvoce, Fastweb e Postemobile.
Leggi anche: iPhone X: tutto sulle offerte e le tariffe più vantaggiose delle compagnie telefoniche

Le principali compagnie telefoniche

Tim è la miglior compagnia telefonica se si considera il numero di clienti e la storia dell’operatore. Il segnale TIM ha una buona ricezione in tutta italia e la velocità di connessione è alta, grazie alle tante infrastrutture a disposizione, in alcune zone però il segnale è spesso assente. Le offerte agevolano i giovani, vista la tariffa Young, e chi viaggia molto per lavoro.
Tre offre prezzi estremamente convenienti rispetto ai concorrenti e garantisce la possibilità di abbinare uno smartphone al piano tariffario, con l’opportunità di cambiarlo ogni tre anni. La copertura del 4G è un po’ carente e i limiti di GB di traffico sono settimanali. La compagnia è consigliata a chi vive in zone ben raggiunte dal segnale e ha buone competenze tecnologiche.
Vodafone ha un servizio, una velocità del 4G e una ricezione praticamente perfetti. Ciò comporta però dei costi un po’ più elevati e, a differenza dei principali concorrenti, l’hotspot non sempre è gratuito. Chi necessita di servizi impeccabili ed è disposto a spendere un po’ di più deve scegliere questo operatore.
Wind ha interessanti promozioni per chi porta degli amici e i suoi prezzi sono comunque bassi, specie se si opta per una tariffa abbinata ad Infostrada. La copertura del segnale e la velocità sono un po’ inferiori rispetto alla media. Questo operatore è perfetto per chi vuole navigare a lungo e spendere poco.
Leggi anche: Il governo dice basta alle bollette a 28 giorni per le compagnie telefoniche

Compagnie_telefoniche_italiane_2Gli operatori virtuali

Gli operatori virtuali si appoggiano a compagnie più grandi e ne sfruttano le infrastrutture per garantire ai propri clienti servizi ottimali. In Italia ci sono diverse realtà di questo tipo e per molti, probabilmente, la miglior compagnia telefonica è proprio una di queste, visto che la maggior parte delle operazioni va fatta online e i servizi risultano comodi e, molto spesso, convenienti.
Al momento alcuni sondaggi attendibili sostengono che i tre operatori virtuali più competitivi per numero di clienti e qualità dell’offerta sono Coopvoce, Fastweb e Postemobile. Coopvoce si appoggia a TIM, Fastweb sta passando proprio in questo periodo da Tre a TIM e Postemobile si sta servendo di Wind, dopo aver viaggiato a lungo su Vodafone.
Rimanere dietro ai cambiamenti nel mondo della telefonia virtuale è tutt’altro che semplice, per fortuna però esistono strumenti come TuttoAndroid, che comparano le diverse proposte e trovano le soluzioni più adatte ad ogni utente.
Leggi anche: Top 4 compagnie telefoniche: quanto sono efficienti le reti mobili in Italia? Operatori telefonici a confronto

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iPhone X: tutto sulle offerte e le tariffe più vantaggiose delle compagnie telefoniche https://www.business.it/iphone-x-tutto-sulle-offerte-e-le-tariffe-piu-vantaggiose-delle-compagnie-telefoniche/ Thu, 16 Nov 2017 06:30:59 +0000 http://www.business.it/?p=14281 L'iPhone X è finalmente pronto per uscire ufficialmente sul mercato e sono già state rese note le prime informazioni riguardo a costi e piani tariffari delle compagnie

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L’uscita dell’iPhone X

Dopo mesi di trepidante attesa, il tanto discusso iPhone X è stato finalmente lanciato sul mercato e, nel giro di pochi giorni, ha già ottenuto un grande successo. Il nuovo dispositivo è stato commercializzato in contemporanea mondiale e da subito si sono formate code di fronte ai principali rivenditori, perché tutti vogliono testare il prima possibile le funzionalità del modello.
Il costo dell’iPhone X è ancora comprensibilmente abbastanza elevato ma, per i più pazienti, nei prossimi mesi sarà possibile trovare qualche offerta e prezzi convenienti. Attualmente per comprare il dispositivo servono tra i 1199 e i 1359 euro. In America i prezzi sono più contenuti ed è possibile riuscire a risparmiare fino a 350 euro.
Un altro modo per pagare meno è informarsi bene sulle offerte di prepagate e piani che propongono la rateizzazione dell’investimento. Le principali compagnie telefoniche si sono mosse subito, proponendo tariffe agevolate per chi vuole acquistare il telefono con un abbonamento. Sono previste offerte molto interessanti anche per quanto riguarda il traffico, le chiamate e gli SMS.

iphone x 5

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Le promozioni di Vodafone e Tim

Vodafone offre delle buone proposte per l’iPhone X da 64 gb e da 256 gb. Nel primo caso, con un contributo iniziale di 149 euro, è possibile dilazionare la spesa attraverso rate quadrisettimanali da 30 euro per 30 rinnovi, risparmiando dunque 150 euro sul costo totale. Nel secondo caso con Vodafone Red si possono anticipare 299 euro e affiancare ai 25 euro di ogni rata altri 25 euro, per risparmiare complessivamente 300 sull’acquisto del telefono.
Tim è la compagnia che ha pensato a più alternative, garantendo possibilità competitive e adatte ad ogni esigenza. Con rate da 35 euro al mese per 30 mesi si possono avere o il modello da 64 gb, anticipando 149 euro, o quello da 256 gb, pagando 319 euro. Tutto questo con incluso 1 gb di traffico dati.
Tim Next è ancora più conveniente e propone la sostituzione dello smartphone con un dispositivo più aggiornato dopo un anno, mantenendo la stessa spesa e garantendo 2 gb di traffico dati. Tim Next Unlimited offre la sostituzione annuale del telefono, minuti illimitati e 16 gb di traffico: per l’iPhone X da 64 gb serve un anticipo di 199 euro e 24 rate da 59,9 euro al mese, per il modello da 256 gb sono necessari un primo pagamento di 349 euro e le stesse rate dello smartphone da 64 gb.

i phone x 6

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Le promozioni di Tre e Wind

La compagnia telefonica Tre ha deciso di concentrare la propria attenzione sulle offerte di dati mobili. Con All-In X e Free X sono assicurati addirittura 50 giga di traffico mensile più chiamate illimitate e 1000 SMS. Con Free X c’è inoltre un nuovo iPhone ogni 12 mesi con assicurazione Kasco inclusa. Entrambe le proposte prevedono la Giga Bank.
In entrambi i casi sono richiesti anticipi di 229 euro per l’iPhone X da 64 gb e 399 euro per il modello da 256 gb. All-In x prevede poi rate da 40 euro al mese, comprensiva di costo del telefono e del piano tariffario, mentre Free X costa 45 euro al mese, sempre comprendendo sia le spese per lo smartphone che per l’abbonamento.
Da ultimo, Wind propone piani tariffari con ricaricabile o con abbonamento. Gli anticipi richiesti sono di 299,9 e 399,9 euro, mentre le spese mensili sono di 27 euro e 30 euro al mese. Chi dispone di partita IVA può usufruire di anticipi un po’ più bassi e acquistare un iPhone X nuovo a 169,9 euro o a 199,9 euro.

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ESim, il futuro delle schede telefoniche cambia ancora https://www.business.it/esim-il-futuro-delle-schede-telefoniche-cambia-ancora/ Thu, 09 Nov 2017 06:30:28 +0000 http://www.business.it/?p=14122 Le nuove eSim sono pronte a creare l'ennesima rivoluzione per quanto riguarda il mondo della telefonia mobile. Ecco quali sono le ultime novità

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eSim, la nuova rivoluzione nel mondo della telefonia mobile

L’evoluzione delle sim card dei nostri cellulari hanno seguito lo sviluppo tecnologico. Lo spazio occupato è il principio su cui si basa lo sviluppo delle nuove tecnologie: infatti le eSim potrebbero davvero rivoluzionare il mondo della telefonia mobile. Le nuove Embedded Subscriber Identity Module sono dei circuiti stampati che memorizzeranno tutti i dati presenti sulle attuali Sim e permetteranno appunto di collegarsi alla rete mobile.
Attualmente sono già in uso su alcuni tablet e presto potrebbero essere sfruttate direttamente sui nuovi smartphone. All’interno delle nuove eSim troveremo anche il codice ICCID, che permetterà l’identificazione della singola scheda. Infatti questo codice è unico per ogni elemento, dunque sarà fondamentale per poter sviluppare la tecnologia.
Il tutto verrà gestito da un software che si collegherà con gli operatori telefonici e dove sarà possibile scegliere il proprio piano telefonico. Una vera e propria rivoluzione, che potrebbe cambiare il modo di concezione delle Sim Card che fino a questo momento sono state utilizzate per telefonare.

eSim nuovi orizzonti per la telefonia

eSim, niente più scheda fisica sul proprio smartphone

Questa nuova tecnologia permetterà di avere nuovo spazio all’interno del telefono. Ma soprattutto niente più preoccupazioni relative alla scheda Sim. Nessun tipo di incompatibilità, visto che molti dispositivi ancora non hanno una uniformità tra le varie tecnologie. Spesso capita di avere una Sim Card nano, mentre il nuovo dispositivo possiede uno slot per inserire un modello micro: questo significa dover cambiare nuovamente la scheda.
Inoltre i numeri verranno memorizzati all’interno e tutto verrà gestito da un software. Al momento l’unico scoglio rimane l’attivazione, visto che molti dispositivi non dispongono delle tecnologie adatte per permettere di attuare questa operazione. Solo Apple e Samsung si sono mosse in questa direzione, ma ovviamente è una tecnologia che ha bisogno di ulteriori collaudi e di un nuovo step di sviluppo prima di essere immessa sul mercato. In ogni caso il lancio potrebbe avvenire in tempi molto rapidi, dunque non è scontato che ci siano grandi novità in arrivo nei prossimi anni.

Dalla Sim Card alla eSim, un viaggio lungo vent’anni

Le schede Sim hanno fatto parte dello sviluppo della telefonia mobile sin dal principio. La prima Sim Card aveva la grandezza di una carta di credito e veniva inserita interamente dentro il telefono. Nel 1996 è sta inventata la mini Sim, con delle dimensioni ridotte: parliamo infatti di 25 millimetri di lunghezza e 15 millimetri di altezza, che hanno permesso ai produttori di installare uno slot di minori dimensioni.
Nel 2006 circa sono state commercializzate le Micro Sim, che mantenevano la stessa larghezza. L’unica differenza era nell’altezza, inferiore di circa 3 millimetri. Dopo qualche anno la tecnologia ha permesso di ridurre nuovamente la Sim Card, diminuendo di molto le misure. Stiamo parlando di 12 millimetri di larghezza e 9 di altezza. Le nano Sim hanno avuto un successo sul mercato, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di un minore spazio all’interno del dispositivo. Ora le eSim possono davvero rivoluzionare il mono della telefonia mobile e la nostra concezione di scheda Sim.

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Il governo dice basta alle bollette a 28 giorni per le compagnie telefoniche https://www.business.it/governo-dice-basta-alle-bollette-28-giorni-le-compagnie-telefoniche/ Tue, 07 Nov 2017 06:30:58 +0000 http://www.business.it/?p=14077 La proposta del Pd sulle bollette a 28 giorni Le bollette a 28 giorni, da qualche anno, sono una realtà che ha portato ad un aumento di spesa per abbonati e in generale per i fruitori delle varie compagnie di telefonia mobile e pay TV. Il governo, dietro proposta del Pd, ha inserito un emendamento… Leggi tutto »Il governo dice basta alle bollette a 28 giorni per le compagnie telefoniche

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La proposta del Pd sulle bollette a 28 giorni

Le bollette a 28 giorni, da qualche anno, sono una realtà che ha portato ad un aumento di spesa per abbonati e in generale per i fruitori delle varie compagnie di telefonia mobile e pay TV. Il governo, dietro proposta del Pd, ha inserito un emendamento nella prossima manovra che interesserà il periodo compreso tra il 2018 e il 2020. In passato la Camera aveva già proposto una legge che mettesse fine all’incresciosa situazione di fronte alla quale si sono trovati milioni di utenti. Questi ultimi si sono visti modificare il conteggio temporale del piano tariffario non più a 30 giorni ma a 28. Il cambiamento radicale ha portato le compagnie telefoniche prima e le pay TV dopo ad aggiungere un mese in più all’anno ai loro incassi. In tal modo la spesa a cui far fronte comprende anche una sorta di tredicesima, ricavata da questa manovra deliberata e senza alcun preavviso per gli utilizzatori, se non quello dell’avvenuta messa in atto, tramite messaggi e comunicazioni per email. Il Pd si è fatto interprete delle numerosissime lamentele manifestate da milioni di utenti a causa delle bollette a 28 giorni. L’interprete di tale istanza è stata alla Camera Alessia Morani, che la propose in modo similare a quella di oggi. Fu poi modificata nel 1995 con la nascita delle authority. Stefano Esposito ha firmato, invece, quello odierno del Pd depositandolo alla Camera come emendamento del Decreto Fiscale e preannunciandolo già qualche settimana fa.
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compagnie telefoniche stop alle bollette a 28 giorni

L’emendamento contro le bollette a 28 giorni

Il governo è determinato a mettere fine alle bollette a 28 giorni, che nella nota espressa proprio ultimamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, è una pratica commerciale definita “scorretta”. L’emendamento riguarda da vicino il pagamento di servizi contemplati nella legge per le Authority, prevedendo anche pesanti sanzioni e rimborsi a ogni singolo utente interessato dal provvedimento. Nello specifico si tratta di una multa fino a 5 milioni di euro a titolo di risarcimento per i danni arrecati al settore della telefonia. La stessa sanzione può arrivare fino a 300 milioni di euro, nel caso in cui le compagnie non modificassero le scadenze dei pagamenti a 30 giorni. Riguardo ai singoli utenti c’è sul tavolo anche la proposta di un rimborso forfettario pari a 50 euro, per chi fosse stato soggetto alla fatturazione non legittima. Le sanzioni si rifanno a quelle previste dallo stesso Codice delle comunicazioni di tipo elettronico. Dal 24 ottobre scorso l’emendamento viene vagliato dalla Commissione Bilancio del Senato insieme al resto del Decreto Fiscale, che sarà inserito nella prossima manovra e che è già stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 dello stesso mese.
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Bollette a 28 giorni secondo il ministro Calenda (Mise)

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Calenda, ha dichiarato che tale emendamento non è solo una misura necessaria ad arginare la pratica commerciale illegittima delle bollette a 28 giorni. Si tratta, infatti, di una necessità con un occhio al futuro, per prevenire imitazioni in altri settori commerciali, che andrebbero a danno dei clienti. Nell’occasione ha confermato la presenza della misura nella manovra e si è detto disponibile a un incontro con le società. Lo stesso possibile incontro con le compagnie di telefonia o di pay TV comunque non cambierebbe, ha detto Calenda, la misura già prevista per porre fine alle bollette a 28 giorni. L’intento non è solo quello di mettere un divieto legislativo, ma anche di tutelare i consumatori. A tale riguardo è stata chiamata in causa anche l’Agcom, che dovrà decidere sui singoli rimborsi, fortemente voluti dal Mise.
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Le tariffe Adsl? Ormai rappresentano un caso in Italia secondo Sostariffe https://www.business.it/le-tariffe-adsl-rappresentano-ormai-un-caso-in-italia-come-attesta-un-recente-report-a-cura-di-sostariffe/ Sun, 15 Oct 2017 05:30:27 +0000 https://www.business.it/?p=13388 Le tariffe Adsl, come del resto quelle relative ai servizi, nel nostro Paese sono ormai da tempo un vero caso, tanto da indurre alla protesta anche Confindustria, secondo i cui analisti il sistema Italia ne sarebbe sensibilmente gravato, pagando dazio verso i diretti concorrenti sui mercati internazionali. Il caso relativo ai servizi telefonici è però… Leggi tutto »Le tariffe Adsl? Ormai rappresentano un caso in Italia secondo Sostariffe

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Le tariffe Adsl, come del resto quelle relative ai servizi, nel nostro Paese sono ormai da tempo un vero caso, tanto da indurre alla protesta anche Confindustria, secondo i cui analisti il sistema Italia ne sarebbe sensibilmente gravato, pagando dazio verso i diretti concorrenti sui mercati internazionali.
Il caso relativo ai servizi telefonici è però esploso fragorosamente nel corso dell’ultimo biennio, con le bollette rincarate quasi di un terzo. Una crescita pagata a caro prezzo in particolare dalle famiglie, che vedono la propria economia gravata di oltre 9 euro mensili in in più, come attesta il passaggio dai 27,9 euro di agosto 2015 ai 36,1 con cui si è chiuso il settembre 2016. Ad attestare questo dato è stato il sito Sostariffe, il quale ha provveduto ad aggregare i prezzi dei vari servizi al fine di compararli. Se qualcuno pensa che le responsabilità di tutto ciò siano da ascrivere alla fatturazione a 28 giorni, che ha in pratica portato a tredici le mensilità, si trova però parzialmente fuori strada. Proprio gli analisti del portale hanno infatti precisato come il notevole aumento delle tariffe sia stato provocato dalla vera e propria esplosione dei cosiddetti servizi accessori, ovvero le offerte aggiuntive, le promozioni e i regali che all’atto pratico sono invece dei costi effettivi.
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Il report di Sostariffe

Lo studio di Sostariffe ha preso come base di indagine il totale dei costi obbligatori, andando infine ad evidenziare come la concorrenza sempre più forte abbia spinto le compagnie a cercare di erodere quote di mercato agli avversari puntando con forza sempre più dirompente su una serie di iniziative promozionali estremamente aggressive, molto più che in passato. Da questa guerra commerciale è sortito un abbassamento delle bollette che è soltanto apparente, in quanto la discesa delle tariffe, stimata intorno al 6,4%, fa riferimento solo al primo anno di validità dell’abbonamento sottoscritto, dopo di che il livello di spesa torna ad aumentare notevolmente con l’avanzata del tempo. Una volta scaduto il primo anno, per l’utente che ha sottoscritto la nuova offerta sono quindi dolori, in quanto i servizi aggiuntivi che sembravano un affare, rincarano in maniera evidente, trascinando verso l’alto il costo finale della bolletta. Insomma, l’esaurimento della fase propulsiva rappresentata dalla promozione corrisponde ad un vero e proprio bagno di sangue. Reso ancora più aspro dalla decisione presa dalla maggior parte delle compagnie di fatturare a 28 giorni, aggiungendo in pratica una mensilità in più. Una decisione che l’Agcom ha censurato soltanto in parte, ammettendola comunque per il settore della telefonia mobile.
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adsl

La fatturazione a 28 giorni

Va comunque sottolineato come se pur non incriminata direttamente per il notevole rincaro delle tariffe, la fatturazione a 28 giorni abbia costituito un ulteriore passo verso una situazione che fa del nostro Paese un vero caso a livello continentale, l’ennesimo.
E’ stata l’UNC (acronimo di Unione nazionale consumatori) a calcolare come in tal modo i consumatori siano stati costretti a sborsare oltre l’8% in più ogni anno. La stessa associazione ricorda come peraltro la nuova scadenza temporale delle bollette impedisca al consumatore di confrontare i costi sostenuti con quelli cui dovrebbe sottoporsi ove cambiasse operatore. In pratica in tal modo sarebbe ulteriormente falsato il regime di concorrenza, a discapito degli utenti.

La preoccupazione delle istituzioni

Naturalmente anche le istituzioni sono state costrette ad esaminare la nuova situazione creatasi, tanto da spingere più di un rappresentante politico ad affermare la necessità di risolvere il tutto a livello normativo, magari ricorrendo alla prossima Legge di Stabilità, che sta per iniziare la sua navigazione in Parlamento, per mettere le aziende di telefonia con le spalle al muro.
Anche se venisse accolta questa impostazione, però, il danno rimarrebbe, in quanto le indicazioni di quella che una volta era definita Finanziaria non sarebbero retroattive. In pratica le precedenti mensilità non sarebbero rimborsate e l’unica speranza in tal senso rimarrebbe il TAR del Lazio, chiamato a pronunciarsi proprio sulle disposizioni emanate dall’autorità che presiede al corretto funzionamento del mercato delle comunicazioni.

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Tariffe, traffico dati, chiamate e offerte: ecco la compagnia telefonica preferita dagli italiani https://www.business.it/tariffe-traffico-dati-chiamate-e-offerte-ecco-la-compagnia-telefonica-preferita-dagli-italiani/ Mon, 25 Sep 2017 05:30:45 +0000 https://www.business.it/?p=12865 La compagnia telefonica preferita dagli italiani è Tim grazie alle sue offerte e alle tariffe su misura

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5. Coopvoce, Postemobile, Fastweb

Queste compagnie telefoniche sfruttano le infrastrutture dei big della telefonia per erogare i propri servizi. Com’è noto, abbiamo a che fare con tariffe decisamente molto convenienti in merito alle quali è opportuno riflettere in maniera approfondita, tenendo conto esclusivamente delle specifiche esigenze. Alle volte, infatti, si potrebbe avere a che fare con problemi relativi alla copertura. Inoltre, le offerte dati, chiamate e messaggi sono limitate. Per tale ragione, è fondamentale capire se si ha la possibilità di scegliere pacchetti che fanno al caso delle proprie abitudini.

3. Wind

Dopo Tim e Vodafone, Wind è unanimemente considerato il terzo operatore migliore del paese. Ad averlo scelto sono circa 21 milioni i clienti. La storia di questa compagnia telefonica risale alla fine degli anni ’90 e, stando agli ultimi dati, il suo fatturato si aggira intorno a 4 miliardi di euro all’anno. La tariffa base oltre che la preferita dai clienti che hanno scelto questa compagnia telefonica è la All inclusive. Optando per tale alternativa, si ha la possibilità di godere di 500 minuti di chiamate, 500 messaggi e ben 2 GB di traffico. Il tutto a soli 12 euro ogni 28 giorni. Volendo, si ha anche la possibilità di optare per le opzioni più articolate come, ad esempio, la Music, games & film. Nell’eventualità in cui si dovesse scegliere uno di questi servizi aggiuntivi, il costo sarebbe di 16 euro ogni 28 giorni. Un’altra tariffa decisamente vantaggiosa è All digital che comprende 500 minuti di chiamate, messaggi illimitati, ben 2 GB di traffico e 3 euro spendibili sul Play store. Ciò a soli 10 euro ogni 28 giorni. Se, poi, si riuscisse a portare un nuovo cliente in Wind si avrà diritto a 2 GB di traffico extra per ogni mese.

operatori telefonici quali sono i migliori wind

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3. Vodafone

Quella di Vodafone è una storia che risale alla metà degli anni ’90 quando ancora la compagnia telefonica si chiamava Omnitel. In questi ultimi anni, sono state moltissime le offerte proposte ai clienti sia della rete mobile che di quella fissa. Inoltre, proprio questa compagnia telefonica ha lanciato per prima sul mercato italiano le chiamate cosiddette VoLTE. Il fatturato di questa azienda di aggira intorno ai 5 miliardi di euro annui e le Sim attualmente attive sono pressappoco 25 milioni. Tra le tariffe più interessanti proposte da questa compagnia c’è, ad esempio, la Red e flexi, articolata su vari livelli che vanno da un minimo di 39 euro ad un massimo di 49 euro ogni 4 settimane. Con la tariffa base si ha diritto a 4 GB di traffico, minuti e messaggi illimitati. L’opzione Maxi, invece, prevede addirittura 8GB di traffico e, come la precedente, minuti e messaggi illimitati. Per quanto riguarda, poi, la tariffa Flexi, a 15 euro ogni 28 giorni si ha la possibilità di godere di 2 GB di traffico, 400 minuti di chiamate e 100 messaggi.

operatori telefonici quali sono i migliori vodafone

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2. Tre

Tre è una compagnia nata sul finire degli anni ’90 e che ben presto è diventata una vera e propria colonna portante del nostro paese. Gli sviluppi sono stati moltissimi e hanno permesso alla compagnia telefonica di raggiungere quota 10 milioni di schede Sim attive. Tra le tariffe preferite dai clienti c’è, ad esempio, All inn che può essere declinabile dipendentemente dalle specifiche esigenze. Nella versione base al costo di 10 euro ogni 28 giorni s ha la possibilità di godere di 400 minuti di chiamate e di 2 GB si traffico. Particolarmente interessanti, poi, sono le tariffe che hanno come vincolo la ricarica con carta di credito o conto corrente. In questi casi, con 10 euro ogni 28 giorni si ha la possibilità di godere di ben 800 minuti gratis e 4 GB di traffico.

operatori telefonici quali sono i migliori 3

1. Tim

Riconosciuta come la migliore compagnia telefonica del momento, Tim opera sul mercato dal ’95 e, ad oggi, conta circa 30 milioni di schede Sim attive. Il fatturato, poi, si aggira intorno a 14 miliardi di euro all’anno. Tra le varie tariffe proposte da Tim, la preferita dai clienti è Tim Young & musica digital. Grazie ad essa si ha la possibilità di godere di 3 GB d traffico, 1000 messaggi e Tim music. Il costo è di 9 euro ogni 28 giorni. A riguardo, è utile precisare che si tratta di una tariffa che può essere attivata solo dagli under 30. Interessante è anche l’opzione 60+ che offre la possibilità agli over 60 di godere di 400 minuti di chiamate e 1 Gb di traffico. Valida alternativa per tutti i clienti è Tim special che, tra l’altro, può essere declinato in varo modo. La versione base comprende 500 minuti di chiamate e 4 GB di traffico con la possibilità di chiamare per 250 minuti verso i Paesi dell’UE e gli Stati Uniti al costo di 40 euro ogni 28 giorni.

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Top 4 compagnie telefoniche: quanto sono efficienti le reti mobili in Italia? Operatori telefonici a confronto https://www.business.it/quanto-sono-efficienti-le-reti-mobili-in-italia-operatori-telefonici-a-confronto/ Tue, 19 Sep 2017 05:30:56 +0000 https://www.business.it/?p=12771 Non tutti gli operatori telefonici offrono efficienza nella rete mobile. Ecco le prestazioni

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4. Tre

L’operatore telefonico Tre nasce nel 1999 e vanta ben 10 milioni di schede SIM attive, numero piuttosto basso però se confrontato con altri operatori telefonici. La nota dolente è la copertura, infatti, rispetto agli operatori che si pongono più alti in classifica ha prestazioni piuttosto scadenti. La copertura della linea 4G LTE è inferiore al 50%, cioè i suoi utenti restano connessi per meno della metà del tempo a questa linea, quindi la utilizzano poco. Deve però essere detto che questo operatore telefonico ha una bassa copertura territoriale, infatti, solo le grandi città vantano buone prestazioni. La scarsa qualità della connessione è d’altronde compensata dalle tariffe che sono tra le più basse del mercato. Può essere una buona scelta se prima si chiedono informazioni sulla copertura della propria zona e si viaggia poco.

operatori telefonici quali sono i migliori 3

3. Wind

Le prestazioni Wind non differiscono molto da quelle dell’operatore telefonico Tre, la differenza è soprattutto nella copertura su un territorio più ampio. Anche in questo caso il tempo degli utenti trascorso sulla rete LTE è inferiore al 50% del tempo di connessione. Wind nasce nel 1996 e vanta oggi 21 milioni di SIM attive, quindi il doppio rispetto al precedente. Tra i vantaggi che portano molti a scegliere questa compagnia vi sono le promozioni. Se si considera che la media di copertura 4G, tecnologia in cui l’Italia nel complesso è piuttosto arretrata, dei 4 operatori è del 58% ci si accorge che Wind si pone al di sotto della prestazione media, ma soprattutto è molto distaccata dagli altri due competitor che si vedranno in seguito, nella parte alta della classifica.

2. Tim

Tim, sigla di Telecom Italia Mobile è l’operatore telefonico tra i più longevi in Italia, infatti, è su questo mercato dal 1995 e conta circa 30 milioni di SIM attive. Per quanto riguarda la potenza di segnale LTE, cioè 4G, attualmente il segnale migliore, cioè in grado di consentire agli utenti una migliore navigazione, Tim si pone al penultimo posto in quanto gli utenti restano connessi per il 68% del tempo. Molto probabilmente questo dato è generato anche dal fatto che alcune zone d’Italia non sono servite in modo adeguato. In particolare il segnale è debole, o addirittura assente, in alcuni paesi di provincia e in montagna. Dal canto suo si sta impegnando ad offrire sempre maggiori prestazioni con la 4G Plus e la 4,5G che è attualmente attiva solo in alcune città.

1. Vodafone

Al primo posto tra i quattro operatori telefonici più utilizzati vi è Vodafone. Nasce nel 1994 con il nome Pronto Omnitel SPA e nell’ultimo periodo si è contraddistinta per la qualità della rete messa a disposizione. In particolare da molti è preferita perché riesce a coniugare le esigenze della connessione da casa e da mobile attraverso proposte che includono entrambi i servizi, ma soprattutto, si contraddistingue per la velocità che in alcune città permette di scaricare 500 mbps, tra queste Milano, Bologna e Torino che offrono la possibilità di fare chiamate di qualità con la tecnologia LTE. Le schede SIM attive Vodafone sono circa 25 milioni. Segno che la qualità della rete è stata percepita ed apprezzata. L’analisi condotta, infatti, dimostra che nel primo trimestre del 2016 gli utenti Vodafone hanno trascorso il 75% del tempo connessi con la tecnologia 4G.

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Smartphone, anche sul mercato italiano sono presenti ottimi modelli con prezzi fino a 500 euro https://www.business.it/smartphone-anche-sul-mercato-italiano-presenti-ottimi-modelli-prezzi-500-euro/ Mon, 28 Aug 2017 05:30:00 +0000 https://www.business.it/?p=12217 Il mercato degli smartphone di fascia media Ormai da tempo le case produttrici degli smartphone hanno capito che la parte più larga del mercato sono quegli utilizzatori che cercano un’ottima qualità, abbinata ad un prezzo competitivo. I prodotti di fascia alta continuano quindi ad essere presenti, ma proliferano anche modelli che uniscono prestazioni “strabilianti” a livelli di… Leggi tutto »Smartphone, anche sul mercato italiano sono presenti ottimi modelli con prezzi fino a 500 euro

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Il mercato degli smartphone di fascia media

Ormai da tempo le case produttrici degli smartphone hanno capito che la parte più larga del mercato sono quegli utilizzatori che cercano un’ottima qualità, abbinata ad un prezzo competitivo. I prodotti di fascia alta continuano quindi ad essere presenti, ma proliferano anche modelli che uniscono prestazioni “strabilianti” a livelli di prezzo di fascia media. Una delle scelte dei produttori di questi smartphone è quella di fare affidamento su una distribuzione di “modello virtuale”, ed un’altra quella di inserire i propri prodotti nelle linee di vendita di grandi magazzini di elettronica.

In questo modo si riescono a ottenere dei prezzi competitivi, pur non rinunciando a caratteristiche tecniche da fascia alta. Gli smartphone presentati in quest’articolo rientrano tutti in una fascia che parte da 400 e va fino a 500 euro.

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OnePlus 5 e Honor 9

L’One Plus 5, il cui prezzo è di 499 euro, non solo cresce rispetto al modello precedente, ma mette insieme anche una serie di caratteristiche tecniche superiori ed un design che sembra puntare ad ampliare la propria clientela. Come di consueto, l’One Plus 5, non perde di vista la sua principale caratteristica, la potenza, e si conferma il più potente tra tutti, con il suo processore Qualcomm Snapdragon 835 ed una memoria di 64 GB. Il sistema operativo è Android Nougat, e lo smartphone ha un display di 5,5 pollici, con 2 fotocamere, ed un peso che si ferma a 153 grammi. L’Honor 9 ha un display più piccolo, da 5,15 pollici, il medesimo sistema operativo, mentre il processore è il HiSilicon Kirin 960, con memoria di 64 GB. Due le fotocamere, e prezzo leggermente inferiore, 449 euro. Nel confronto con il predecessore non si nota una “vera e propria” rivoluzione, ma piuttosto una operazione di rifinitura, tenendo conto che anche in questo caso il processore è molto potente. Rispetto all’One Plus 5 ha un display leggermente più piccolo, che però può essere utile per catturare i clienti che amano uno smartphone più compatto.

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smartphone a prezzi bassi ecco quali sono

Xiaomi Mi6 e Motorola Moto Z2 play

Anche lo Xiaomi Mi6 ed il Motorola Moto Z2 play sono equipaggiati con Android Nougat come sistema operativo. I due smartphone hanno però una notevole differenza di prezzo, 399 euro il primo e 499 euro il secondo; per lo Xiaomi Mi& un peso di 168 grammi e un display da 5,15 pollici; più leggero, 145 grammi, e con un display di maggiori dimensioni, 5,5 pollici, il prodotto di Motorola. Lo smartphone cinese, come di consueto si rivela quello con il migliore rapporto qualità/prezzo; contiene infatti al suo interno tanta tecnologia, ed è inoltre caratterizzato da un design accattivante nella sua compattezza. Per chi volesse acquistarlo nascono però dei problemi, in quanto Xiaomi non effettuata la distribuzione diretta in Italia e quindi si deve passare attraverso fornitori esteri. Un altro fattore positivo nella scelta di questo smartphone è rappresentato dalla stabilizzazione ottica della doppia fotocamera, caratteristica che solo questo device possiede e mette un pò in secondo ordine l’interfaccia grafica che non è quella classica di “Android”. Motorola è uno dei marchi storici dei cellulari ed anche il Moto Z2 Play, come il predecessore, ha il suo punto di forza nella modularità. Lo smartphone di Motorola ha la possibilità di “agganciare” alla scocca posteriore altoparlanti, zoom fotografici, battery pack, proiettori, ed anche un “controller”.

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Wiko Wim e Samsung Galaxy S7

Lo smartphone della casa francese e quello coreano chiudono la lista, proponendo rispettivamente un prezzo di 399 e 500 euro. Android Nougat, come per i precedenti, è il sistema operativo, mentre per quanto riguarda peso e display, il Wiko Wim ha 160 grammi e 5,5 pollici, mentre il Galaxy S7 pesa 152 grammi ed ha un display di 5,1 pollici.

Per i francesi si tratta del primo ingresso in questo settore e lo fanno presentando un prodotto interessante, con una doppia fotocamera ed un buon display, mentre il processore ha una potenza inferiore rispetto agli avversari. Il Wiko Wim è acquistabile anche in negozio. Il Samsung Galaxy S7 al momento del lancio era il prodotto di punta della casa coreana, ed ha mantenuto un buon appeal per la clientela, ed oggi che sono usciti nuovi prodotti, l’abbinamento delle sue prestazioni con il prezzo ribassato ne fa certamente uno dei migliori della categoria.

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WiFi Italia, la rete delle reti per navigare gratis https://www.business.it/wifi-italia-la-rete-delle-reti-per-navigare-gratis/ Mon, 17 Jul 2017 06:00:08 +0000 https://www.business.it/?p=10769 WiFi Italia è la prima grande rete wifi nazionale e promette di far connette tutti gratis, grazie ad una federazione di reti free wifi pubbliche e private. Si chiama WiFi Italia e promette di far navigare gratis, con un unico accesso, italiani e stranieri in visita nel Belpaese. L’app, già disponibile per IOS e Android,… Leggi tutto »WiFi Italia, la rete delle reti per navigare gratis

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WiFi Italia è la prima grande rete wifi nazionale e promette di far connette tutti gratis, grazie ad una federazione di reti free wifi pubbliche e private.

Si chiama WiFi Italia e promette di far navigare gratis, con un unico accesso, italiani e stranieri in visita nel Belpaese. L’app, già disponibile per IOS e Android, permette di localizzare le reti wifi pubbliche, libere e gratuite, e di accedervi con un solo identificativo. Non sarà cioè più necessario registrarsi, di volta in volta, sulla wifi della biblioteca, del comune o dell’albergo. Un unico accesso garantirà la navigazione su tutte le reti wifi federate a WiFi Italia. Il progetto nasce dalla cooperazione fra il ministero dello sviluppo economico, l’agenzia per l’Italia digitale e il ministero del turismo e delle attività culturali ed è stato realizzato da Infratel Italia, azienda interna al ministero dello sviluppo economico. Al momento, risultano federate a WiFi Italia le regioni Toscana, Emilia Romagna, il Polesine, la provincia autonoma di Trento e alcune città pioniere come Roma, Milano, Firenze e Bari. Il sistema, però, sembra destinato ad espandersi perché offre la possibilità, sia agli enti pubblici che ai soggetti privati, di federarsi alla rete WiFi Italia, allargando così il bacino territoriale di utenza. Potranno entrare a far parte di WiFi Italia musei, centri culturali, scuole, biblioteche ma anche alberghi, negozi, ristoranti che vorranno condividere la propria wifi.

WiFi Italia, come funziona

WiFi ItaliaWiFi Italia funziona come tutte le app a disposizione negli store on line: si scarica, si installa, si usa. Una volta compiuta la registrazione, è possibile gestire il collegamento e autenticarsi automaticamente anche se ci si sposta da una rete wifi all’altra, per esempio, dalla rete di una piazza comunale, alla rete di una stazione ferroviaria. Il sistema accorcia i tempi per l’utente, che non deve riconnettersi ogni volta, passando da una rete all’altra. Sulla app saranno poi a disposizione informazioni e servizi condivisi, per lo più in tema di trasporti, turismo, beni culturali. WiFi Italia promette anche altri servizi aggiuntivi, come la possibilità di prenotare biglietti per il trasporto pubblico locale o il ticket d’ingresso per i siti di interesse storico artistico. Si tratta di una piccola, grande rivoluzione in un Paese, l’Italia, ancora troppo poco smart.

WiFi Italia, le possibili applicazioni

Non solo wifi gratuito con WiFi Italia. La condivisione dei dati d’accesso, infatti, è una miniera senza fondo da usare per la gestione e la profilazione del turismo in Italia. La rete delle reti, infatti, permetterà di capire come cittadini e turisti accedono alle informazioni, cosa cercano on line, cosa e come comprano, quanto tempo dedicano ai singoli musei, quali itinerari prediligono: tutte informazioni preziosissime, big data da analizzare e interpretare per lo sviluppo turistico della nazione.
Fonte originale principale: Corriere della Sera

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Cellulari ricondizionati: un mercato in espansione https://www.business.it/cellulari-ricondizionati-un-mercato-in-espansione/ Wed, 21 Jun 2017 06:00:43 +0000 https://www.business.it/?p=9593 Ogni anno cresce la mole ingente di rifiuti dei dispositivi elettronici e la risposta per ridurre la portata del problema sta nel loro recupero, detto anche ricondizionamento. Dare una nuova vita ai dispositivi elettronici fa bene all’ambiente, e non soltanto. Anche in Italia cresce la fiducia dei consumatori e aumenta il business. I Raee, rifiuti di [...]

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Ogni anno cresce la mole ingente di rifiuti dei dispositivi elettronici e la risposta per ridurre la portata del problema sta nel loro recupero, detto anche ricondizionamento. Dare una nuova vita ai dispositivi elettronici fa bene all’ambiente, e non soltanto. Anche in Italia cresce la fiducia dei consumatori e aumenta il business.

cellulari ricondizionati - tecnologia elettronica
I Raee, rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici, rappresentano un grosso problema per l’Unione Europea che ha valutato di dover far fronte entro il 2020 allo smaltimento di oltre 12 milioni di tonnellate di questo genere di rifiuti, divisi tra “grandi bianchi” (lavatrici, frigoriferi, congelatori, forni) e piccoli elettrodomestici, categoria R4 in cui vengono inseriti anche i prodotti dell’informatica e tutti i  devices. Non è difficile capire perché aumenti così velocemente il volume di questo genere di rifiuti: la tecnologia in questo settore evolve sempre più rapidamente e sia smartphone che tablet hanno un’obsolescenza programmata intorno ai due anni, il che significa che dopo quel periodo per l’utente non è praticamente più possibile scaricare correttamente tutti gli aggiornamenti per far funzionare al meglio il sistema.
cellulari ricondizionati - uno smartphone con la scocca rotta

Da cosa è composto un cellulare?

Dare nuova vita e nuova chance a questi apparecchi elettronici si può e si deve, non soltanto per il puro ingombro di questi rifiuti ma soprattutto in considerazione di quello che contengono: un vero e proprio piccolo tesoro.
Uno studio congiunto di E-waste Lab di Remedia e Politecnico di Milano afferma che ogni cellulare contiene circa 11 grammi di ferro, 9 grammi di rame, 250 mg di argento, oro per 24 mg , 9 mg di palladio, plastica per circa 65 gr , intorno ad un grammo tra Praseodimio,  Lantanio, Samario, Neodimio, Terbio, Cerio e Disprosio (le cosiddette ‘terre rare’) e altri elementi preziosi come cadmio, cobalto, rutenio contenuti in piccole quantità. Se a questi elementi aggiungiamo anche il cobalto e le altre terre rare racchiuse nelle batterie a ioni di litio è facile comprendere come il mercato del riciclo di cellulari e smartphone risulti particolarmente importante  per ridurre l’estrazione dei materiali nobili e l’impatto ambientale dato dalla produzione dei nuovi modelli. Per il loro contenuto prezioso però i cellulari sono molto appetibili anche ad un mercato ‘clandestino’ che intende recuperarne l’interno in ottica meno ecologista. Per cercare di arginare questo secondo mercato la UE ha dettato regole ferree in materia di raccolta e smistamento di questo genere di rifiuti; in Italia è  il Ministero dell’Ambiente a controllare i Centri di Coordinamento Raee (Cdc).

cellulari ricondizionati - pubblicità di riCompro

Gli italiani e i cellulari ricondizionati

Fino a pochi anni fa gli italiani non compravano volentieri dispositivi elettronici rigenerati: le cause della resistenza erano perlopiù legate alla scarsa fiducia nelle qualità dell’oggetto di seconda mano e nell’impossibilità di visionarlo e provarlo, dal momento che le vendite erano soltanto in rete.  Fabian Thobe – titolare di ‘riCompro’ giovane azienda nata dalla costola di una società irlandese- spiega così il suo investimento sul mercato italiano:  ““La maggior parte degli italiani compra ancora in negozio. Abbiamo fatto due round di investimenti per un totale di 200mila euro e siamo già profittevoli in dodici mesi. Entro l’anno contiamo di arrivare a vari milioni di euro di fatturato”.  riCompro  conta di raggiungere questi profitti attraverso un metodo ibrido: acquista in rete i dispositivi elettronici, sceglie quali riparare e li re-immette sul mercato vendendoli attraverso una catena di negozi in franchising.
Anche per la società romana Iphoneme gli affari sono in crescita “Abbiamo iniziato nel 2012. La gente non si fidava dell’usato, ma ora il mercato si è espanso” afferma Laura Di Giambattista, amministratrice della società che ha un giro di affari intorno ai 9 milioni di euro “Il bello sarebbe arrivare a una diffusione come negli Stati Uniti, dove i negozi di cellulari ricondizionati si trovano per strada”. 
 
 
 
 
 

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Dal 15 giugno Roaming gratuito in Ue: le istruzioni per l'uso https://www.business.it/15-giugno-roaming-gratuito-in-ue-istruzioni-per-uso/ Wed, 14 Jun 2017 06:00:00 +0000 https://www.business.it/?p=8713 Vacanze più facili e meno costose, quest’anno. Dal 15 giugno, scatta il roaming gratuito nei Paesi europei. Con qualche eccezione. Ecco quali. Pochi giorni ancora, e sarà roaming gratuito in 28 Paesi dell’Unione Europea. Da giovedì 15 giugno, infatti, telefonare in Europa, ma anche mandare sms e connettersi alla rete tramite il proprio smartphone costerà… Leggi tutto »Dal 15 giugno Roaming gratuito in Ue: le istruzioni per l'uso

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Vacanze più facili e meno costose, quest’anno. Dal 15 giugno, scatta il roaming gratuito nei Paesi europei. Con qualche eccezione. Ecco quali.

Pochi giorni ancora, e sarà roaming gratuito in 28 Paesi dell’Unione Europea. Da giovedì 15 giugno, infatti, telefonare in Europa, ma anche mandare sms e connettersi alla rete tramite il proprio smartphone costerà come a casa. La notizia l’avevamo già anticipata qui e alcuni operatori hanno già applicato la nuova tariffazione senza extracosti. Ecco allora i dettagli e per le istruzioni per l’uso, per usare al meglio il roaming gratuito, appena prima di partire per le vacanze.

Roaming gratuito: come e dove

roaming gratuitoIn base all’accordo sottoscritto a febbraio, a cui hanno lavorato le tre principali istituzioni europee, Parlamento, Consiglio e Commissione, le compagnie telefoniche saranno costrette a tagliare, da questa settimana, i cosiddetti extra costi per il roaming, il sistema in uso agli operatori telefonici di telefonia cellulare che permette agli utenti di collegarsi tra loro utilizzando un’altra rete. Si parla, in questo caso, di roaming estero, cioè la possibilità, per una compagnia italiana, per esempio, di collegarsi ad una rete spagnola, o francese. Per tale servizio gli utenti finali hanno sempre pagato un extra costo rispetto al proprio piano tariffario. Dal 15 giugno, non sarà più così. C’è però da fare attenzione. Il roaming gratuito, è bene ricordarlo, riguarda solo traffico incluso nelle offerte acquistate dagli utenti e non su quelle opzionali: se il proprio piano tariffario prevede, per esempio, minuti e traffico internet in più, da aggiungere in un secondo momento, i costi del roaming dovranno essere calcolati comunque a parte. La norma, dunque, sembra agevolare chi ha un abbonamento o un’offerta con traffico illimitato. Allo stesso modo, risulteranno svantaggiati coloro che hanno solo tariffe a consumo. Gli operatori telefonici hanno già fatto sapere che potranno far scattare sovrapprezzi nel caso in cui si verifichino eccessi o abusi: l’utente sarà in ogni caso preventivamente avvisato. A questo proposito, Fastweb Mobile ha già indicato con precisione i limiti: 500 minuti e 1 GB.  In base alle disposizioni europee il roaming gratuito sarà applicato nei seguenti paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia Isole Ahlands, Guadalupa, Saint Martin, Guyana Francese, Martinica, Mayotte, Reunion, Azzorre, Madeira, Gibilterra, Isole Canarie, Ceuta, Melilla, Isole Fær Øer, Isola di Man. Niente roaming gratuito, invece, per i paesi europei che però non rientrano nell’Unione: Albania, Turchia e Svizzera, Principato di Monaco e San Marino.
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Roaming gratuito, operatore per operatore

Roaming gratuitoWind 3, con i marchi Wind e 3, e Vodafone già a maggio hanno applicato il taglio del roaming. Tim si è adeguata nella scorsa settimana. Tutti e tre i big della telefonia, insieme al roaming gratuito, hanno proposto offerte per l’estero, destinate a coprire quei Paesi esclusi dall’accordo europeo. CoopVoce e PosteMobile potrebbero chiedere all’Europa una proroga di 12 mesi prima di adeguarsi al roaming gratuito.
 
 
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Cambio operatore telefonico, via le penali https://www.business.it/cambio-operatore-telefonico-via-le-penali/ Wed, 10 May 2017 06:00:29 +0000 https://www.business.it/?p=8688 Cambio operatore telefonico più facile, e meno costoso. Dopo le novità sull’abolizione del roaming internazionale in Europa e delle bollette telefoniche a 28 giorni, ritenute troppo costose e perciò abolite dal Governo e dall’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, arrivano altre novità che renderanno il cambio operatore telefonico più facile, più trasparente e più conveniente per… Leggi tutto »Cambio operatore telefonico, via le penali

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Cambio operatore telefonico più facile, e meno costoso. Dopo le novità sull’abolizione del roaming internazionale in Europa e delle bollette telefoniche a 28 giorni, ritenute troppo costose e perciò abolite dal Governo e dall’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, arrivano altre novità che renderanno il cambio operatore telefonico più facile, più trasparente e più conveniente per tutti. Ecco quali sono.

Cambio operatore telefonico. Via (quasi tutti) i vincoli e le penali

Il governo annualmente presenta alle Camere il cosiddetto disegno di legge sulla concorrenza, che contieCambio operatore telefonicone norme per assicurazioni, banche, servizi sanitari, servizi di trasporto e professioni, finalizzate a rendere il mercato più aperto, più libero e, di conseguenza, più leggero per l’utente finale. Vi sono, di solito, anche norme sulla telefonia che riguardano quest’anno proprio il cambio operatore telefonico. È previsto, in particolare, l’eliminazione dei vincoli in caso di cambio di operatore telefonico, anche in caso di recesso o trasferimento ad altro operatore. Niente più penali, dunque, per il cambio di operatore telefonico. Le aziende, inoltre, non potranno più chiedere il rimborso di promozioni scontate, in caso di cambio di contratto. L’unico vincolo è previsto nel caso in cui, insieme al contratto telefonico, l’utente finale abbia acquistato un telefono con pagamento rateale. In questo caso, il consumatore è tenuto comunque a completare il pagamento. Le novità introdotte riguardano la telefonia ma anche le reti televisive e i servizi di comunicazione elettronica, cioè le connessioni a internet. Concretamente, le aziende di telefonia sono tenute a rendere note al cliente, fin dal momento della sottoscrizione del contratto, tutte le spese relative al recesso o al trasferimento e, novità ancora più interessante, le spese dovranno essere commisurate al valore del contratto e ai reali costi sostenuti dall’azienda per trasferire il servizio o dismettere la linea telefonica. Le spese dovranno essere analiticamente giustificate direttamente all’Agcom. Sono previste formule più veloci e trasparenti per attivare nuovi contratti ma anche per disattivarli o recedervi: sarà sufficiente allertare l’azienda telematicamente.

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Non solo cambio operatore. Più trasparenza in bolletta

Cambio operatore telefonicoIl disegno legge sulla trasparenza non prevede norme solo sul cambio operatore telefonico. Altre novità sono in arrivo per l’integrazione delle sim aggiuntive, o delle sim da sostituire. Novità anche per la durata massima delle promozioni, fissata a 24 mesi. Niente più “comunicazioni indesiderate” e altre operazioni di telemarketing aggressive: l’operatore di telemarketing dovrà sempre comunicare l’azienda per conto di cui chiama e lo scopo commerciale della telefonata. Non saranno più consentite le attivazioni di servizi in abbonamento non richiesto, con il conseguente obbligo da parte delle aziende di richiedere il consenso espresso e documentato per l’attivazione di ogni servizio ai propri clienti. La norma vale anche in caso di servizi in abbonamento offerti da terzi da attivare sulla linea telefonica.

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Stop alla tariffa telefonica a 28 giorni https://www.business.it/stop-alla-tariffa-telefonica-a-28-giorni/ Fri, 31 Mar 2017 07:00:00 +0000 https://www.business.it/?p=7965 Niente più tariffa telefonica a 28 giorni. Lo ha stabilito nei giorni scorsi l’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, con un’apposita delibera. La norma prevede che l’unità temporale per il rinnovo e la relativa fatturazione dei contratti di rete fissa sia il mese e non le quattro settimane. Solo così, sostiene Agcom, l’utente potrà avere una… Leggi tutto »Stop alla tariffa telefonica a 28 giorni

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Niente più tariffa telefonica a 28 giorni. Lo ha stabilito nei giorni scorsi l’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, con un’apposita delibera. La norma prevede che l’unità temporale per il rinnovo e la relativa fatturazione dei contratti di rete fissa sia il mese e non le quattro settimane. Solo così, sostiene Agcom, l’utente potrà avere una corretta percezione del prezzo del servizio offerto. La delibera introduce novità anche sul fronte del mobile. Ecco cosa cambia per le nostre bollette.

Stop alla tariffa telefonica a 28 giorni

La tariffa telefonica a 28 giorni è stata già introdotta da Vodafone e Wind, mentre Fastweb e Tim hanno solo preannunciato il passaggio. Il cambio di tariffazione comporta l’addebito ogni quattro settimane e non più ogni mese. Secondo i dati presentati da Agcom, questa tariffazione comporta una aumento dell’8,6% annuo dei prezzi e, di fatto, una bolletta di più all’anno. Rispetto alla fatturazione mensile, infatti, anche a costo di nominale, la tariffa telefonica a 28 giorni avrebbe comportato 13 fatturazioni l’anno. Di qui lo stop imposto dall’Agcom. Vodafone e Wind, che hanno già in uso la tariffa telefonica a 28 giorni, hanno 90 giorni di tempo per adeguarsi, per gli utenti già attivi sia per gli utenti da attivare. Fastweb e Tim, invece, non potranno attivare contratti con tariffa telefonica a 28 giorni. Secondo l’Agcom, la tariffa telefonica a 28 giorni non assicura all’utente la corretta percezione del prezzo proposto da ciascun operatore, né la corretta informazione sul costo in bolletta per i servizi offerti. La tariffa telefonica a 28 giorni, insomma, sarebbe troppo poco trasparente. Gli operatori telefonici coinvolti, tramite l’associazione di categoria Asstel, stanno presentando ricorso al Tar. A loro dire, la tariffa telefonica a 28 giorni garantisce sufficiente trasparenza e, soprattutto, non lede il diritto al recesso, che può essere esercitato dall’utente dopo aver ricevuto notizia del passaggio da tariffa mensile a tariffa telefonica a 28 giorni.

Novità anche per i mobile

Il limite imposto per la rete fissa non vale per il mobile ma la cadenza di fatturazione per i cellulari non potrà essere comunque inferiore ai 28 giorni, con l’obbligo, per gli operatori, di avvisare gli utenti, tramite sms, del rinnovo avvenuto. In caso di servizi convergenti, ovvero fatturazioni che riguardano la rete fissa e la rete mobile insieme, in un unico canone, il termine valido è quello della rete fissa, quindi, la tariffa mensile. Novità anche per le informazioni sul credito. L’Agcom ha imposto la gratuità per i servizi per conoscere il proprio credito. Gli operatori dovranno garantire un accesso riservato sul sito web, una app, un messaggio informativo o un numero telefonico di assistenza clienti. Tutto, purché gratuito. Si tratta di un’importante novità che si aggiunge alla cancellazione del roaming internazionale voluta dall’Unione Europea. Com’è noto, da metà giugno 2017, il roaming internazionale nei 28 Paesi verrà sostanzialmente abolito e l’UE diventerà, da punto di vista telefonico, un’unica grande nazione, al pari degli Stati Uniti d’America.

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Compagnie telefoniche italiane: qual è la migliore? https://www.business.it/compagnie-telefoniche-italiane/ Thu, 30 Mar 2017 14:17:46 +0000 https://www.business.it/?p=7993 Mancano soltanto le trincee di filo spinato e la guerra tra compagnie telefoniche italiane sarà autentica e reale. Continua l’incredibile torneo di ping pong tra i principali gestori telefonici che se le suonano a colpi di offerte. Offerte sempre più allettanti e convenienti, tanto che ci fanno pensare che fino ad ora ci abbiano presi… Leggi tutto »Compagnie telefoniche italiane: qual è la migliore?

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Mancano soltanto le trincee di filo spinato e la guerra tra compagnie telefoniche italiane sarà autentica e reale.

Continua l’incredibile torneo di ping pong tra i principali gestori telefonici che se le suonano a colpi di offerte.

Offerte sempre più allettanti e convenienti, tanto che ci fanno pensare che fino ad ora ci abbiano presi tutti in giro.

Si parla di minuti e di minuti veri, di scatti alla risposta ed SMS, ma soprattutto, sul piatto della bilancia, ci sono i fantomatici “Giga di navigazione”.

Quest’entità astratta è il tesoro dei nostri tempi, un pò come il famoso discorso sull’obsoleto petrolio: dal “Giga” deriva tutto il carburante della nostra vita: da Facebook a WhatsApp, da Instagram a Snapchat.

“Chi trova un giga trova un tesoro”, chissà perché ancora nessuna compagnia telefonica italiana ha usato questo slogan!

Ma il concetto gira tutto intorno all’acquisto di traffico elettronico, ormai diventato indispensabile per il vivere quotidiano.

Senza esclusione di colpi Tim, Vodafone, Wind e 3, si affrontano su un ring grande quanto l’intero stivale, proveremo a metterci nei panni di uno straniero che decide di vivere in Italia e deve stipulare un contratto telefonico, sperando di non smarrirsi nella selva dei vantaggi, o nel labirinto degli svantaggi.

Compagnietelefonicheitaliane3

Prenderemo alcune delle offerte delle compagnie telefoniche italiane:

TIM Star Go

Star Go è attivabile da chi proviene da Wind acquistando una nuova SIM ricaricabile TIM tramite i centri autorizzati aderenti all’iniziativa. Star Go propone al costo di 10 euro ogni 4 settimane per 12 mesi dall’attivazione i seguenti servizi:

Minuti illimitati di chiamate verso tutti i numeri nazionali di rete fissa e mobile.

6GB di traffico dati in rete 4G.

Dal tredicesimo rinnovo, la promo subirà una rimodulazione. Sempre al costo di 10 euro ogni 4 settimane, si potrà usufruire dei seguenti servizi:

1000 minuti di chiamate verso tutti i numeri nazionali di rete fissa e mobile.

3GB di traffico dati in rete 4G.

Oltre al costo della nuova SIM, per entrambe le promo è previsto il costo di attivazione nei rivenditori aderenti pari a 7 euro anziché 27 euro, mantenendo attiva la SIM per 24 mesi. Nel caso contrario, è previsto l’addebito dei restanti 20 euro direttamente sul credito residuo.

Wind All Inclusive 1000 Limited Edition

La promo All Inclusive 1000 Limited Edition si può attivare gratuitamente e, al costo di 10,50 euro ogni 4 settimane, offre:

1.000 minuti veri di chiamate verso tutti i numeri nazionali di rete fissa e mobile.
1.000 SMS verso tutti i numeri nazionali.
3GB di traffico dati in rete 4G.

3 Italia ALL-IN 9 Limited Edition

Prorogata fino al 31 marzo 2017 e dedicata ad alcuni nuovi clienti che scelgono di passare a 3 richiedendo la portabilità del numero su una nuova SIM Ricaricabile in alcuni punti vendita aderenti all’iniziativa.

Entrando nello specifico ALL-IN 9 Limited Edition è attivabile da tutti i clienti povenienti da TIM e di operatori virtuali che decidono di passare a Tre con l’acquisto di una nuova SIM Ricaricabile. È previsto un costo di attivazione di 9 euro che verrà addebitato sul credito residuo del cliente. La promo prevede al costo di 9 euro al mese con soglie settimanali:

900 minuti di chiamate nazionali verso tutti i numeri di rete fissa e mobile.

900 SMS verso tutti i numeri nazionali.

9GB di traffico dati.

Compagnietelefonicheitaliane1

Dunque, il quesito sorge spontaneo: da tutto ciò che cosa si evince? Avete capito qualcosa? Noi probabilmente no!

Un groviglio di numeri e condizioni “sine qua non” che gettano il nostro straniero che vuole vivere in Italia in uno sconforto tale da decidere di non telefonare e non navigare.

Per non parlare poi dell’assurda e conclamata pratica della sottoscrizione dell’offerta: se un cliente vuole approfittare dei vantaggi dell’ultima tariffa proposta dalla sua compagnia non può semplicemente richiederne l’attivazione, magari pagando un compenso, no!

Deve uscire da quella compagnia, sottoscrivere un nuovo contratto con un competitor e poi rientrare con la precedente.

Un iter mistico e misterioso che viene addirittura consigliato dagli stessi operatori delle compagnie telefoniche italiane!

Ed infine, l’ultima agognata considerazione.

Posto che viviamo in un mondo che ormai viaggia alla velocità della luce, costruiamo macchine volanti e presto saremo in grado di esplorare Marte; comunichiamo da una parte all’altra del pianeta in tempo reale, soltanto pigiando un pulsante, i nostri smartphone presto riusciranno anche a prepararci un buon caffè: com’è possibile che per passare da un operatore telefonico all’altro servano ancora circa 7 giorni come negli anni ’90?

Vi siete mai chiesti il perché del grande enigma della “portabilità”?

Se sono state inventate e programmate intelligenze artificiali in grado di interagire a tutti gli effetti con gli esseri umani, perché nessuno inventa un sistema per passare velocemente da Tim a Wind o da Vodafone a 3?

Ai posteri l’ardua sentenza.

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Banda larga: Vodafone e Wind firmano con Enel https://www.business.it/il-premier-renzi-annuncia-il-piano-sulla-banda-larga/ Thu, 07 Apr 2016 16:00:22 +0000 https://www.business.it/?p=3502 Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ufficialmente presentato il piano sulla banda larga, un progetto annunciato già da tempo. Il piano in questione prevede che Enel, aiutata da aziende private del settore come TLC, Vodafone e Wind, realizzi tutta l’infrastruttura necessaria per portare la banda larga in 224 città. Le parole di Renzi ‹‹L’Italia… Leggi tutto »Banda larga: Vodafone e Wind firmano con Enel

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ufficialmente presentato il piano sulla banda larga, un progetto annunciato già da tempo. Il piano in questione prevede che Enel, aiutata da aziende private del settore come TLC, Vodafone e Wind, realizzi tutta l’infrastruttura necessaria per portare la banda larga in 224 città.
Le parole di Renzi
Da sinistra, l'AD Enel Francesco Starace, il sindaco di Perugia Andrea Romizzi, di Cagliari Massimo Zedda, il Premier Matteo Renzi, il sindaco di Bari Antonio Decaro, di Venezia Luigi Brugnaro, e di Catania Enzo Bianco, durante la conferenza stampa di presentazione del piano sulla banda larga, Roma, 7 Aprile 2016. ANSA/ GIUSEPPE LAMI
Da sinistra, l’AD Enel Francesco Starace, il sindaco di Perugia Andrea Romizzi, di Cagliari Massimo Zedda, il Premier Matteo Renzi, il sindaco di Bari Antonio Decaro, di Venezia Luigi Brugnaro, e di Catania Enzo Bianco, durante la conferenza stampa di presentazione del piano sulla banda larga, Roma, 7 Aprile 2016. ANSA/ GIUSEPPE LAMI

‹‹L’Italia – spiega Renzi – ha come obiettivo quello di coprire il 100% del territorio con una velocità di connessione a 30 mega entro il 2020, e di arrivare entro questo stesso termine al 50% di abbonamenti utilizzatori del 100 mega bus››.
Per realizzare questo progetto, dal 29 aprile partiranno le prime gare affinché il miglior offerente possa coprire i cluster C e D, mentre invece le aree A e B – che sono quelle in cui il mercato la fa da padrone – permetteranno ai singoli operatori di intervenire in maniera autonoma (Telecom, ad esempio, si sta già muovendo su questo fronte realizzando tutta una infrastruttura che rivenderà poi anche agli altri operatori).
In ballo ci sono insomma parecchi investimenti che valgono circa 5 miliardi di euro per le casse del Cipe e che serviranno colmare il ritardo del Bel Paese nel campo della connessione ultraveloce. Al via, dunque, le varie partnership tra pubblico e privato sia nelle zone più remunerative sia in quelle ‹‹a fallimento di mercato›› lavoreranno per la sostituzione dello storico e ormai obsoleto cavo di rame.
Leonardo Scuri

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Telecom Italia, attenzione alla truffa sul (finto) rinnovo https://www.business.it/telecom-italia-attenzione-alla-truffa-sul-finto-rinnovo/ Wed, 06 Apr 2016 10:30:43 +0000 https://www.business.it/?p=3460 In questi giorni stanno circolando delle finte telefonate in cui dei pseudo operatori contattano i clienti Telecom Italia invitandoli a rinnovare il loro piano utente. Peccato però che dietro queste telefonate non ci sia assolutamente nulla di veritiero dato che, anziché operatori, coloro che chiamano pare siano parte di un vero e proprio gruppo organizzato… Leggi tutto »Telecom Italia, attenzione alla truffa sul (finto) rinnovo

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In questi giorni stanno circolando delle finte telefonate in cui dei pseudo operatori contattano i clienti Telecom Italia invitandoli a rinnovare il loro piano utente. Peccato però che dietro queste telefonate non ci sia assolutamente nulla di veritiero dato che, anziché operatori, coloro che chiamano pare siano parte di un vero e proprio gruppo organizzato di malfattori.

L’Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori, ha provveduto ad azionare una sorta di allerta tra i consumatori, preoccupata dalle dimensioni che il fenomeno sta assumendo soprattutto nel corso di questi ultimi tempi.

Del resto queste telefonate sul finto rinnovo del proprio contratto vengono messe in atto con uno scopo che per il consumatore finale è tutt’altro che innocuo: l’obiettivo primario di questa truffa è quello di far sottoscrivere un contratto che legherà il povero malcapitato ad un altro operatore, ad altre condizioni d’uso e ed inevitabilmente anche ad altre tariffe.

Ciò che bisogna fare, su raccomandazione dell’Aduc, è riagganciare non appena si entra in contatto con una telefonata che ‹‹puzza di bruciato››. Del resto l’unica maniera per chi vuole cambiare tariffa rimane sempre e soltanto la solita: chiamare personalmente l’assistenza clienti digitando il numero 187 dal proprio apparecchio di telefonia fissa o mobile.

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Banda larga: al via il progetto Enel https://www.business.it/banda-larga-enel/ Mon, 14 Mar 2016 11:40:22 +0000 https://www.business.it/?p=3197 Si partirà a maggio. O almeno si spera. Con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la legge sulla fibra ottica, approvata lo scorso 15 febbraio, entra finalmente in vigore. La norma recepisce le decisioni prese tempo fa in ambito europeo e dovrebbe rilanciare gli investimenti, così da riportare l’Italia al passo con i tempi. L’utilizzo di tecniche di… Leggi tutto »Banda larga: al via il progetto Enel

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Si partirà a maggio. O almeno si spera. Con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la legge sulla fibra ottica, approvata lo scorso 15 febbraio, entra finalmente in vigore. La norma recepisce le decisioni prese tempo fa in ambito europeo e dovrebbe rilanciare gli investimenti, così da riportare l’Italia al passo con i tempi.
L’utilizzo di tecniche di scavo innovative e a basso impatto ambientale, l’accesso alle infrastrutture preesistenti, tassazione per l’occupazione di suolo pubblico, rimozzione delll’obbligo di registrazione al catasto come opere immobili. Sono questi i principali punti di una legge attesa da tempo. Inoltre, la legge prevede l’abbattimento dei costi delle operazioni di istallazione una serie di facilitazioni per l’accesso alle proprietà pubbliche o private da parte degli operatori di TLC.

Enel pronta a partire

Con l’installazione di 30 milioni di contatori di nuova generazione, l’Enel si lancia sul mercato. L’amministratore delegato di Enel Francesco Starace – fresco del premio “L’uomo dell’anno” dello storico magazine del settore energetico Staffetta Quotidiana – ha annunciato di voler portare la fibra ottica nelle aree “non a fallimento di mercato” (zone A e B), le aree in cui ci sarà grossa richiesta di servizio. Insomma, si partirebbe dalle grandi aree metropolitane. I piccoli centri (le zone C e D), dunque, dovranno aspettare. Pensare di portare la banda larga in ogni casa è un’idea ancora troppo azzardata.
L’Enel ha poi annunciato la creazione di Open Fiber, una società dedicata, e ha ventilato la collaborazione con grandi nomi della TLC italiana. Per il momento i nomi papabili sono Wind, Vodafone e la meno conosciuta Metroweb. Ma per conoscere i dettagli dell’operazione bisognerà attendere il 22 marzo, il giorno del prossimo cda Enel.
 
 

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Telecom Italia: inizia la scalata della francese Orange https://www.business.it/telecom-italia-orange/ Thu, 10 Mar 2016 15:32:55 +0000 https://www.business.it/?p=3170 All’indomani del vertice italo-francese tra Telecom Italia e Orange, sono ancora tanti i dubbi e le polemiche. Quella tra Telecom e Orange, infatti, non si tratterebbe di una fusione, ma di una vera e propria acquisizione. Una notizia che, a dire il vero, non sorprende i piccoli azionisti. In una lettera inviata al presidente del consiglio Matteo… Leggi tutto »Telecom Italia: inizia la scalata della francese Orange

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All’indomani del vertice italo-francese tra Telecom ItaliaOrange, sono ancora tanti i dubbi e le polemiche. Quella tra Telecom e Orange, infatti, non si tratterebbe di una fusione, ma di una vera e propria acquisizione. Una notizia che, a dire il vero, non sorprende i piccoli azionisti. In una lettera inviata al presidente del consiglio Matteo Renzi, al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e a numerosi esponenti delle competenti commissioni parlamentari, l’Asati, l’associazione degli azionisti di Telecom Italia, ha espresso le sue perplessità per un’operazione finanziaria ad alto rischio.

‹‹Questa notizia – si legge nella lettera dell’associazione – non ha sorpreso noi piccoli azionisti: avevamo in passato manifestato un certo stupore per l’ingresso di Vivendi nell’azionariato di Telecom dopo che la società francese aveva dismesso tutte le partecipazioni in aziende per il servizio telefonico. Abbiamo assistito in questi ultimi mesi a un aumento progressivo della partecipazione di Vivendi nell’azionariato di Telecom Italia – oggi portato al 23,8%: un livello prossimo alla soglia dell’OPA. Ci aveva stupito invece l’opposizione della società francese alla conversione delle azioni di risparmio che avrebbero permesso a Telecom di disporre di un capitale idoneo ai corposi investimenti nella nuova rete che necessariamente dovrà attuare la nostra società per fare evolvere la rete in modo da garantirne la competitività sul mercato››. 

La manovra ha avuto il parere favorevole del premier Matteo Renzi che ha invocando ‹‹la libertà di un imprenditore di investire ›› e le regole del libero mercato. La Asati ha il sospetto che gli interessi di Telecom fossero già stati concordati a più alto livello, con una più amplia strategia francese per avere il controllo del sistema delle telecomunicazioni italiane.

Quali sarebbero le ricadute per l’Italia? 

In primo luogo, la Asati ritiene che non si può parlare di fusione perché la capitalizzazione di Orange è doppia di quella di Telecom. L’azienda italiana, dunque, si troverebbe in una posizione sfavorevole e di sudditanza rispetto a quella francese.

Qual è poi il vantaggio per lo Stato – che detiene il 24% delle azioni di Telecom – in una operazione di questo tipo? Sempre secondo Asati, questa manovra significherebbe una pericolo per l’operatore italiano che, di fatto, cadrebbe sotto la responsabilità della Francia. Il nuovo piano industriale di Telecom, d’altronde, è molto aggressivo e i piccoli azionisti non vedono nessun apporto possibile da parte di Orange.

Sicurezza nazionale e banda larga

Infine, vi sono altri due problemi fondamentale. In tempi di terrorismo, lasciare la più importante società di TLC in mano straniere sarebbe quanto meno azzardato e potrebbe mettere a rischio il controllo della sicurezza nazionale. ‹‹Da ultimo – conclude la lettera di Asati al presidente del Consiglio – andrebbe anche valutato l’influenza che la cessione della società a un azionista con partecipazione dello Stato avrebbe su un aspetto di grande importanza per il nostro Paese: la sicurezza delle informazioni che viaggiano sulla rete sia quelle nazionali e quelle internazionali tramite Sparkle, e la Francia e anche l’Italia sanno bene in questo periodo cosa significa la sicurezza di informazioni sensibili per un Paese››.

Inoltre, lo Stato italiano dovrebbe modificare il piano per la diffusione della banda larga sul nostro territorio e analizzare gli effetti che si avrebbero a livello occupazionali per la società.  

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