Il Pnrr rischia di perdere sedici miliardi. L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) smentisce le ricostruzioni del ministro Raffaele Fitto, che ha riferito alla Camera sulla revisione dei fondi. Il dossier dettagliato dell’ufficio parlamentare riguarda temi nodali. Lotta al dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto, valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. Un lungo elenco di investimenti che cambierebbero volto al Paese e invece non vedranno mai la luce.
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Perché il Pnrr rischia di perdere 16 miliardi
Ecco perché dal Pnrr si rischia di perdere sedici miliardi. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha elencato almeno nove misure che sembrano perdersi nel nulla. È il risultato della relazione sul monitoraggio dell’attuazione del Piano di ripresa e resilienza. Lo studio smentisce le dichiarazioni ottimistiche del ministro per l’Attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, fornite stamattina alla Camera. L’Upb dichiara: “Si sottolinea come il Rapporto del governo non specifichi quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la fonte di finanziamento delle risorse definanziate dal Pnrr”. Non si capisce, cioè, quale sarà la copertura finanziaria per non perdere l’attuazione dei progetti cancellati dal Pnrr.
Dunque “lo stralcio delle opere” comporterà la loro mancata realizzazione. Per un valore di sedici miliardi. “Tale determinazione appare fondamentale al fine di verificare che le fonti alternative di finanziamento dispongano di una adeguata dotazione di competenza e di cassa nell’ambito del bilancio dello Stato”.
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