Antonio Tajani non ci sta a far passare Forza Italia come forza indebolita. E in una lunga intervista con Repubblica parla dei fuoriusciti, delle condizioni di Berlusconi, degli attriti nel centrodestra e delle candidature nelle grandi città. “Il discorso è semplice. Andiamo su un candidato civico se questi, come Maresca a Napoli e Damilano a Torino, è molto conosciuto in città e competitivo. Altrimenti puntiamo su un politico: cioè Maurizio Gasparri”. Lo dice il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato da La Repubblica, a proposito del candidato sindaco del centrodestra a Roma. E sui quelli che hanno lasciato il partito? (Continua a leggere dopo la foto)
“Dispiace che alcuni parlamentari ci abbiano lasciato. E dispiace per chi non ha capito che questo è il momento di unire e non di dividere. Ma non sono particolarmente preoccupato: queste divisioni fatte nel Palazzo storicamente non portano risultati. Basti pensare a Renzi, ad Alfano, a Verdini, senza Berlusconi non esiste l’ala moderata del centrodestra. Escludo nella maniera assoluta – aggiunge – che alcun ministro abbia favorito quest’operazione. Anzi, hanno tentato di impedirla”. (Continua a leggere dopo la foto)
Continua Tajani: “Guardo con grande attenzione alle esigenze di tutti i parlamentari. E ho ribadito la scelta di fare congressi comunali e provinciali, un segno di apertura del partito. Però guardo anche agli elettori, leggo i sondaggi che ci danno oltre il 9% e dico che non vedo questo smottamento. Poi ci sono segnali in controtendenza e la nostra delegazione al Parlamento europeo ha due nuovi deputati, Adinolfi e Caroppo. Politici eletti col proporzionale, radicati nel territorio. Toti? Gli auguro buon lavoro. Puntiamo a costruire, non a dividere. Lavoriamo per far vincere le nostre idee. Siamo abituati ai personalismi”. (Continua a leggere dopo la foto)
Infine, Tajani parla di Silvio Berlusconi: “Ha avuto problemi di salute, derivanti dal Covid e dal vaccino: ora sta lentamente migliorando. Presto, accompagnato dalle decisioni dei medici, potrà ricominciare a essere protagonista. È il leader più credibile a livello internazionale. E dal 20 al 25 settembre è prevista anche la sua presenza a una grande manifestazione del Ppe a Roma”.
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