Salvini continua nella sua azione di lotta e di governo. E cerca di intestarsi continuamente traguardi che non gli appartengono. E a sottolineare la cosa ora non sono solo Pd e M5S, ma anche Forza Italia, che per bocca del vicepresidente Antonio Tajani mette in guardia Salvini dal continuare su questa strada. “Il ritorno della stragrande maggioranza delle regioni italiane in giallo non è merito del leader della Lega, Matteo Salvini”, sottolinea in una intervista a Repubblica Antonio Tajani. “Forza Italia – dice – ha svolto un ruolo determinante. E anche buona parte del Pd spingeva per allentare le restrizioni”, ammette. (Continua a leggere dopo la foto)
“Quanto al coprifuoco – continua Tajani toccando una delle corde più sensibili del leader della Lega – e alla petizione promossa da Salvini, io non lo avrei fatto, ma quello fa parte del linguaggio politico di Salvini. Dopo di che, ripeto, tutto ciò si sarebbe potuto evitare senza quell’irrigidimento sul coprifuoco alle 22”. Secondo Tajani, dunque, il numero uno leghista “non romperà mai” con il governo. “Ha preso un impegno e lo manterrà. Intende solo affermare la sua identità”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Lo fa anche Letta, rilanciando questioni divisive come Ius soli e legge Zan” della quale “non c’è bisogno, in un momento di emergenza come l’attuale”, taglia corto Tajani dando una spallata alla Lega e una al Pd. Su Speranza poi dice: “Abbiamo criticato a lungo l’azione del suo ministero. Poi è arrivato Draghi e il cambio di passo si è visto, basti per tutti l’arrivo del generale Figliuolo. Detto ciò, se vuole sapere se a parer mio Speranza sia cambiato, le dico di no. Ci sono stati da parte sua atteggiamenti troppo rigidi, preconcetti sulle chiusure. Ma la nostra fiducia è riposta nel premier”. (Continua a leggere dopo la foto)
Sui costitudendi gruppi comuni di Lega e Fi poi precisa: “Abbiamo posto le basi per una collaborazione più stretta fra le forze del centrodestra di governo. Con Salvini ci incontreremo più spesso. Esattamente come accade fra Conte e Letta. Le altre ipotesi, come la federazione fra i gruppi del centrodestra, era un’idea di Meloni. Non più attuata. Con Fdi ci ritroveremo? Mi sembra inevitabile, e il mio appello è a presentare candidati comuni alle amministrative”.
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