Che cosa ci faceva Tamara Pisnoli a casa di Ilary Blasi pochi giorni prima di essere condannata a scontare 7 anni e 2 mesi di carcere? La ex moglie di Daniele De Rossi, amica intima della ex di Francesco Totti, è accusata di tentata estorsione, rapina e lesioni insieme a due uomini: Francesco Camilletti e Francesco Milano. La loro vittima è l’imprenditore Antonello Ieffi che sarebbe stato malmenato per ricevere indietro una cospicua somma di denaro. Ma a casa della Blasi, come dimostrano un video ed alcune fotografie postate dalla ex del capitano della Roma, la Pisnoli sembra rilassata e felice. Con loro c’è anche Teo Mammucari che si esibisce in un numero in cui prova ad ipnotizzare la padrona di casa.
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Tamara Pisnoli a casa di Ilary Blasi
Scarpe scure e un maglione dolcevita bianco. Appare vestita così Tamara Pisnoli nelle immagini girate due settimane fa a casa di Ilary Blasi, la villa dell’Eur di 1400 metri quadri, divenuta famosa nei mesi dello scontro tra lei e Francesco Totti. Con loro ci sono anche altri amici con i rispettivi figli. La Blasi pubblica sul suo profilo Instagram il video in cui Teo Mammucari prova ad ipnotizzarla. Lary cade in tarnce, o fa finta. Ma quando si risveglia la Pisnoli le domanda in dialetto romanesco: “Sei stata alla spa?”. La risposta dell’amica è immediata: “Mi sento rilassata”.
Intanto, quella che il tribunale di Roma ritiene essere la sua vittima, l’imprenditore Antonello Ieffi, rilascia una lunga intervista a Repubblica per raccontare la sua versione dei fatti su quanto accaduto nell’appartamento della ex moglie di De Rossi il 17 luglio 2013. “Era la compagna di un mio conoscente così ci siamo ritrovati spesso tutti assieme nei locali più esclusivi di Roma. Con lei sono andato a un paio di cene. – rivela Ieffi – Mi occupo di fotovoltaico. In quel periodo stavamo portando avanti grandi progetti, non avevo bisogno dei suoi soldi. È il suo compagno che insiste. Poi Tamara Pisnoli si lascia con il suo compagno e vuole fare tabula rasa di tutte le persone vicine al suo ex. Si tira indietro nell’investimento, rivuole i soldi. Io le spiego che c’è un contratto. Allora vengo convocato nel bar Sic, in Viale Città d’Europa, c’è Tamara assieme a tre scagnozzi. Io faccio fatica a riconoscerla. Ha un altro viso, un’altra espressione, è un’altra persona”.
Il racconto della vittima di Tamara Pisnoli
“Mi dice: ‘mi devi dare 150mila euro, più del doppio dei soldi che aveva investito. – prosegue il racconto dell’imprenditore vittima di Tamara Pisnoli – Io le spiego che non funziona così, che c’è un accordo e si deve fare tutto per le vie legali. I tre che l’accompagnano scattano in piedi, mi spingono. A quel punto vado via. Ma vado a casa sua una seconda volta. Il peggior errore. Si alza in piedi e i due tirapiedi che ha accanto mi vengono incontro. Uno impugna il coltello. Quelli ai miei lati iniziano a pestarmi”.
“Calci, pugni. Io crollo a terra, chiedo che smettano di picchiarmi e lei dice: ‘continuate, continuate’. A questo punto arriva lo scagnozzo con il coltello in mano. Io sono in terra. Lui si inchina mi dice “dacci 200mila” e con la lama mi incide la fronte dalla tempia fino alla nuca. Poi mi spogliano, mi tolgono i vestiti lordi di sangue, mi tamponano la ferita e mi mettono una tuta pulita. Poi lei troneggia su di me e dice agli sgherri ‘portatelo via. Fategli fare questo cazzo di bonifico e ammazzatelo. A questo punto i suoi tirapiedi mi portano nella macchina, mi fingo morto ‘cazzo l’abbiamo ammazzato’, dicono e mi abbandonano su un marciapiede. È la mia salvezza”, conclude.
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