Se c’è un tema che in questi giorni sta scaldando il governo gialloverde è quello della Tav. Una spaccatura ormai storica quella tra le due anime dell’esecutivo, con la Lega che spinge per la realizzazione dell’opera e il Movimento Cinque Stelle barricato sul no. In mezzo le ormai famigerate analisi costi-benefici, sulle quali si discute ormai da tempo immemore. Una prima versione, sbandierata dai grillini, aveva infatti mostrato tutti i problemi legati all’alta velocità Torino-Lione. Dal Carroccio, però, erano arrivati dati contrari.
Il tutto, però, proprio mentre due volti storici del partito, Alessandro Di Battista e Beppe Grillo, ribadiscono la totale contrarietà dei Cinque Stelle all’opera. Il timore è che un eventuale cedimento venga interpretato come l’ennesimo segnale di cedimento di fronte a un Salvini cannibale che continua a crescere nelle preferenze e a vincere le elezioni regionali.
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