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Tav, il governo si spacca: bocciata la mozione dei 5 Stelle. Il Pd vota con la Lega

Il governo si spacca definitivamente sulla Tav. La Lega raccoglie anche i voti delle opposizioni per ribadire il “Sì” all’opera. Bocciata la proposta del Movimento 5 Stelle. In un clima incandescente, il Senato vota le mozioni sulla Tav. Quella del Movimento, contraria all’opera, è stata bocciata con 181 no e 110 sì. Approvati invece tutti i documenti favorevoli alla Torino-Lione. Ma il capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo avverte l’alleato: “Ci saranno conseguenze politiche”.

Il ministro M5S Danilo Toninelli – sempre più nel mirino del ministro dell’Interno – dice: “Ho votato no, vado avanti sereno”. A questo punto sarebbero scontate le sue dimissioni. Ma di dimissioni parla anche il Pd, riferendosi però all’intero governo. Nicola Zingaretti dice: “Il governo non ha più la maggioranza, Conte vada al Quirinale”.

I lavori sono cominciati alle 9, partendo dal documento del Movimento: quello politicamente più “pesante” perché punta a bocciare l’opera, nonostante il via libera arrivato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ci sono altre mozioni, tutte 4 favorevoli alla Tav (Pd, Fi, +Europa e Fdi), mentre quella di Leu, contraria, è stata assorbita dal documento Cinquestelle. Tutti i riflettori sono però puntati sulla Lega che con il capogruppo Massimiliano Romeo lancia un avvertimento. “Diremo sì a tutte le mozioni pro Tav, anche quella del Pd”.

I 5 stelle fin dalla mattina gridano all’inciucio: “La cosa più ridicola è che la Lega li sostiene dopo che il Pd ha presentato una mozione di sfiducia su Salvini. L’inciucio è servito! Aprite gli occhi!”. Su tutto pesa la tensione altissima tra i due alleati di governo. Con Matteo Salvini che dice, a proposito degli attacchi grillini: “Gli attacchi quotidiani dei 5 stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?”.

Toninelli in un’intervista al Corriere ha definito Salvini un “nano che lavora sulle spalle dei giganti”. Non proprio un complimento… Sui banchi del governo, però, poi siedono entrambi “Una pièce teatrale, il teatro dell’assurdo”, attacca il capogruppo dem Andrea Marcucci. “La maggioranza non esiste più. Questo governo deve andare a casa”. Ormai ci sono due governi? Se lo chiedono anche i giornalisti. A rendere acceso il clima contribuisce anche Matteo Renzi.

L’ex presidente del Consiglio alza i toni, come mai aveva fatto prima: “Ogni giorno i 5Stelle mangiano cucchiaini di merda. La partita Salvini-Di Maio? 6-0, 6-1. Salvini non ha le palle, non è una persona coraggiosa. Se il governo non cade ora andrà avanti oltre maggio 2020, quando ci saranno nuove nomine”.

Bocciata la mozione M5S, contraria alla Tav, il Senato ha approvato tutte quelle favorevoli: il documento del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino con 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.

Ora diventa decisivo soprattutto, ancora una volta, Matteo Salvini: quanto sarà forte la sua voglia di voto anticipato? E proverà a sfruttare lo scontro sulla Tav come un “casus belli”?

 

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