“Sarei il loro interlocutore, ma non mi rispondono”. Una denuncia forte quella fatta dal commissario straordinario per la Tav Paolo Foietta, uno sfogo arrivato a margine dell’audizione in Commissione Trasporti della Camera. Il dito puntato deciso contro l’esecutivo gialloverde: “Non ho mai parlato col governo. Ho scritto 12 lettere via pec ma non ho avuto nessuna risposta. Una cosa gravissima, una situazione paradossale”. Con “i tecnici No Tav, a differenza che con il governo, abbiamo un confronto sul territorio notevole”, ha poi aggiunto Foietta.
Secondo Foietta lo stop al tunnel costerebbe più che finirlo: “Se non faccio nulla – ha detto – spendo una cifra maggiore rispetto a quella che spenderei per la fine del tunnel”. In caso di abbandono del progetto Torino Lione, ha spiegato, “anche senza pagare penali si dovranno restituire i soldi ottenuti e farsi carico dei contenziosi che deriveranno all’interruzione del lavori”.
Sulla Tav è intervenuto anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli: “Se l’analisi costi-benefici sulla Tav sarà negativa, ne parlerò con la Francia, la Commissione Ue e ne parleremo all’interno del Governo, ne parleremo assolutamente con la Lega, senza alcun pregiudizio”. “M5s è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto”, ha poi aggiunto Toninelli, sottolineando che “l’importante per me oggi è gestire bene il portafoglio di denaro pubblico, cosa che prima non è mai stata fatta”.
Il ministro ha proseguito: “L’analisi è arrivata, non è segretissima, stiamo facendo una cosa molto complessa, non è che un documento solo perché mi è arrivato lo protocollo. Lo stiamo analizzando, ci vorranno pochi giorni per dire se è ok, verrà protocollato. Non lo so se negativo, finché non è protocollato, è molto complesso. Gli altri dicevano stupidaggini perché volevano fare le grandi opere per prendere soldi”. “Il M5s è per smetterla di sprecare soldi pubblici”, ha detto ancora il ministro, ricordando che “all’interno del contratto di Governo si dice ridiscutere l’opera. Si parte dai numeri”.
Stop alla Tav, o forse no: l’analisi negativa del governo che, però, prende ancora tempo