L’AI sarà cruciale per lo sviluppo della medicina di precisione ma anche nella diagnostica per immagini. Nel settore finanziario le tecnologie 4.0 aiutano a ridurre i costi, aumentare le entrate, e migliorare l’offerta di prodotti e le esperienze dei clienti. Il futuro dell’intelligenza artificiale – numeri alla mano – sembra essere davvero promettente. Il giro d’affari mondiale per i sistemi di AI e cognitive computer dovrebbe, infatti, raggiungere – secondo le stime della società di ricerca IDC – 19,1 miliardi di dollari nel 2018, con un aumento del 54,2% rispetto a quanto speso nel 2017. Entro il 2021, invece, dovrebbe arrivare alla cifra record di 52,2 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuale composto.
La sanità sarà sempre più permeata da assistenti e medici-robot: l’intelligenza artificiale applicata all’healthcare è infatti un mercato in pieno sviluppo che produrrà un giro d’affari di 6,6 miliardi di dollari nel 2021. I consumatori, si aspettano di usare le tecnologie digitali nella sanità perché lo fanno già in altri settori e sanno che l’AI nell’healthcare aiuta a controllare in prima persona tempi e modi dell’erogazione dell’assistenza rendendo il paziente protagonista della propria cura.
Si parla tanto di Intelligenza artificiale applicata all’ambito medico, ma di iniziative concrete della sua applicazione in contesti preventivi, diagnostici e curativi ce ne sono poche. In questo contesto, chi sembra avere le idee chiare sulle sue potenzialità sono i big dell’informatica. L’intelligenza artificiale sta dando un prezioso contributo alla medicina e ha il potenziale per aiutare i medici a migliorare le diagnosi, a prevedere la diffusione delle malattie e a personalizzare le terapie.
L’intelligenza artificiale nella sanità
Chiariamo quindi sin da subito che con intelligenza artificiale si intendono quei sistemi informatici in grado di eseguire compiti senza ricevere istruzioni direttamente dagli esseri umani. Questi sistemi elaborano una grande quantità di dati sulla base di precisi algoritmi e capacità decisionali, per fornire una soluzione o una risposta a una richiesta. Sempre più di frequente tali sistemi sono anche in grado di apprendere determinate capacità o affinare le risposte in funzione dell’esito delle risposte stesse: questa tecnica è chiamata machine learning. Data la sua natura, l’intelligenza artificiale bene si presta a risolvere molte problematiche nei settori più disparati. Questo vale anche per l’ambito sanitario. Quelle che seguono sono alcune delle aree della sanità in cui l’IA potrebbe dare (o sta già dando) un importante aiuto.
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Sebbene l’IA stia generando un brusio significativo nel settore sanitario, deve ancora infiltrarsi nel setting clinico in modo adeguato. Nel 2017, la stragrande maggioranza delle cure sanitarie erogate negli Stati Uniti ha avuto poco o nessun coinvolgimento dell’IA. Tuttavia, l’85% dei dirigenti sanitari statunitensi ritiene che l’IA avrà un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria entro i prossimi tre anni, secondo un rapporto. E come Google intenda utilizzare l’intelligenza artificiale per reinventare il settore sanitario che solamente negli Stati Uniti vale 3mila miliardi di dollari è oggetto di analisi quotidiana. Google sta scommettendo sul fatto che il futuro della sanità sarà fatto di dati strutturati e da intelligenza artificiale. L’azienda applica l’intelligenza artificiale al rilevamento di malattie, a una nuova infrastruttura di dati e anche alle assicurazioni.
Ora si sta concentrando sulla salute, puntando sul fatto che con l’intelligenza artificiale è in grado di creare un nuovo paradigma per la rilevazione, la diagnosi e il trattamento delle malattie. Ad esempio, Google, Stanford, l’Università di Chicago e l’Università della California hanno condotto uno studio che ha valutato i modi in cui l’AI potrebbe essere utilizzato per prevedere i tassi di mortalità. L’intelligenza artificiale può potenziare quindi le offerte dei sistemi sanitari.
Costruire la fiducia dei consumatori e dei medici nell’IA sarà di primaria importanza in quanto i sistemi sanitari e gli assicuratori implementano la tecnologia. I medici quindi, vogliono dimostrare che la tecnologia è affidabile per quanto riguarda la responsabilità e che garantisce risultati positivi per il paziente. Man mano che vengono alla luce più studi pilota sull’IA in contesti clinici e mostrano come la tecnologia può aiutare i medici e gli ospedali, ad esempio attraverso il supporto decisionale clinico, i clinici diventeranno più a loro agio affidandosi alla tecnologia in ambito clinico.
Philips partner con Dana-Farber, Medicina Personalizzata al trattamento del cancro
Il gigante tecnologico Salute Philips sta usando l’istituto di ricerca sul cancro Dana-Farber percorsi clinici per lo sviluppo di una piattaforma cloud-based medicine precisione che aiuta gli oncologi ad identificare più rapidamente i trattamenti del cancro appropriate, secondo a Healthcare It News. La piattaforma di medicina di precisione basata su cloud di Philips, “IntelliSpace Oncology”, aiuterà gli oncologi a mappare i pazienti oncologici alle opzioni di trattamento appropriate sulla base dei dati relativi a radiologia, patologia, genomica e cartelle cliniche elettroniche (EHR).
La medicina di precisione – che utilizza le variazioni dei geni, dell’ambiente e dello stile di vita dei consumatori per guidare il trattamento delle malattie – consente ai sistemi sanitari di elaborare grandi quantità di dati per personalizzare trattamenti personalizzati che offrono esperienze migliori e risultati migliori. Ciò aiuta a ridurre al minimo il numero di riammissioni ospedaliere e test non necessari, riducendo così il costo complessivo dell’assistenza sanitaria.
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I forti sviluppi dell’intelligenza artificiale
In tal senso l’intelligenza artificiale gioca un ruolo prezioso nel compiere grandi passi in avanti verso la medicina di precisione. Inoltre, i sistemi IA combinati con la digitalizzazione sanitaria stanno anche aiutando ad accelerare la telemedicina e a trasformare il modo in cui vengono trattate le malattie croniche, che rappresentano una larga fetta dei budget sanitari. Infine, la robotica apre a nuove opportunità per la chirurgia e migliora le performance ospedaliere.
Dunque, le potenzialità dell’intelligenza artificiale in campo sanitario sono numerosissime e vanno dalla consulenza medica a distanza alla genetica e alla genomica, dall’uso di tecnologie in grado di supportare sia i medici, sia i pazienti alla chirurgia robotica. E fanno ben sperare in grandi cambiamenti nella gestione del sistema sanitario e nel miglioramento dei principali assi relazionali: medico-paziente, paziente-sistema sanitario, e medico-sistema sanitario.