É sempre più stretto il legame tra robotica e scienza, i due settori si aiutano e supportano vicendevolmente creando una dipendenza che va a vantaggio della scienza e della salute dell’uomo.
Pochi giorni fa, l’ingegner Pietro Valdastri ha presentato la sua tecnologia innovativa al Wired Health, innovazione per la vita, evento tenutosi nel capoluogo lombardo durante la Milano Digital Week.
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Il progetto di robotica
Valdastri, che possiede una cattedra di Robotica e sistemi autonomi all’Università di Leeds, ha presentato due sistemi per la diagnosi precoce. Le malattie interessate da questo progetto, il cancro allo stomaco e quello al colon retto, sono fra i più diffusi nei paesi in via di sviluppo ma anche poco scoperti in quanto la popolazione interessata non fa controlli adeguati o vive lontano dalle città e non può permettersi visite ospedaliere lontano da casa.
È qui che interviene l’innovazione: la diagnosi precoce sarà possibile attraverso un robot che si mette “in scatola”,in una capsula, e che quindi può essere utilizzato anche a domicilio.
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Low cost e facile da utilizzare
“Abbiamo pensato a uno strumento usa e getta, a bassissimo costo, utilizzabile nei Paesi in via di sviluppo” – spiega all’AdnKronos Pietro Valdastri. “Gli operatori, anche non specializzati, infermieri o volontari, possono mettersi in viaggio e raggiungere queste aree“. La valigetta della diagnosi precoce inventata dal team di Valdastri contiene tutto il necessario per concludere un test intelligente: una sonda attaccata a un tubicino, in plastica che è la parte usa e getta, costa solo 2 dollari, che deve entrare in bocca e arrivare fino allo stomaco del paziente.
Pensiamo alle aree rurali della Cina o il nord-est dell’India per le quali due sono le questioni importanti: rendere low cost la procedura e portarla a domicilio nella aree più disagiate.
Il robot capsula funziona, è questo è merito di una altissima tecnologia innovativa. Per sostituire i cavi, più costosi e difficili da utilizzare nello stomaco, la capsula di ultima generazione messa a punto da Valdastri si sposta lentamente attraverso microgetti di acqua oppure tramite la spinta di pressione d’aria di 3 siringhe. La telecamera messa sulla punta può esplorare le pareti dello stomaco, che può essere visionato e analizzato grazie al collegamento con smartphone e tablet. Entusiasta l’ingegner italiano che commenta: “L’intelligenza artificiale a cui lavoriamo entra in gioco per l’automazione della procedura, per far muovere in maniera autonoma e corretta lo strumento e ottenere una visione completa dello stomaco, e per rendere efficace la caccia a eventuali lesioni, riconoscendo automaticamente quelle sospette. Contiamo di arrivare ai test clinici in 2 anni. Abbiamo in programma di condurli in aree rurali della Cina, Sierra Leone e India”.
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Sistema di prevenzione per il tumore al colon
Il progetto è finanziato dall’agenzia Engineering and Physical Sciences Research Council (Epsrc), dal National Institute for Health Research (Nihr) e dal servizio sanitario nazionale della Gran Bretagna.
Stesso procedimento per la colonscopia, altro esame difficile da sostenere e molto costoso, ma che può salvare numerose vite se utilizzato proprio a scopo di diagnosi precoce.
“Noi lavoriamo a una piattaforma indolore, di semplice uso e autonoma, sempre basata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale“, spiega Valdastri, sottolineando come funziona: “Attraverso dei sensori sappiamo in tempo reale qual è il suo reale posizionamento. Basterà premere un tasto e il sistema capisce come muoverla, senza stressare i tessuti come fa la classica colonscopia”.
Insomma, il robot capsula sarà in grado di individuare preventivamente tumori, prelevare tessuti e rilasciare clip. Quando la tecnologia si mette al servizio della salute.