Giro di vite di Telegram nei confronti degli attivisti no-vax e no-green pass. Nella notte tra il 27 e il 28 settembre, infatti, il social network ha deciso di oscurare il canale Basta Dittatura. Ma anche il gruppo Basta Dittatura chat risulta irraggiungibile. La decisione di Telegram colpisce direttamente tutte quelle migliaia di attivisti che, negli ultimi mesi, hanno organizzato proteste e manifestazioni anche grazie al noto social.
Il messaggio ufficiale visibile sulla piattaforma social fondata da Pavel Durov non lascia spazio ad interpretazioni. “Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i termini di servizio di Telegram”, si legge. Nel momento in cui è stato chiuso, il canale Basta Dittatura poteva contare su circa 43mila iscritti. Gli amministratori pubblicavano notizie ,commenti e video riguardanti l’emergenza pandemica, il vaccino e il green pass. Molte di queste opinioni sono considerate però fake news da Telegram.
Il numero di post pubblicati era di circa 30 al giorno. Tutti commentati e condivisi da migliaia di utenti. Ma Basta Dittatura era considerato una sorta di primo passaggio per poi accedere alla rete social che, negli ultimi mesi, ha organizzato e sostenuto le proteste anti green pass tenutesi nelle piazze delle città italiane. Comprese le manifestazioni non autorizzate, anche quelle più violente, è il sospetto.
Il forum di discussione collegato a questo canale era la quasi omonima Basta Dittatura chat. Qui venivano pubblicati anche messaggi di minacce contro virologi e personaggi pubblici. La cosiddetta campagna di shitstorm ha avuto come obiettivi personalità come il virologo Fabrizio Pregliasco o il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. In pratica, venivano pubblicati in rete tutti i dati personali, compresi indirizzi e numeri di telefono, di persone ritenute nemiche della causa no-vax. Poi, tutti i frequentatori del canale Tegram venivano invitati a subissare di messaggi e chiamate i malcapitati.
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