Napoli e Pozzuoli sono state svegliate nella notte da una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2. Secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’evento sismico si è verificato alle 3.35 nei Campi Flegrei, a una profondità di soli 3 chilometri.
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Nonostante non ci siano stati danni segnalati, la popolazione ha chiaramente percepito il sisma, da Posillipo a Ponticelli. Molti cittadini sono stati svegliati non solo dal movimento tellurico, ma anche dalle sirene d’allarme che sono immediatamente entrate in azione. È da segnalare che la zona aveva già registrato scosse di minore intensità, di magnitudo 2 e 2.2, nella serata precedente.
Sui social, la paura è palpabile. Commenti come “Il letto si muoveva, sono caduti quadri e oggetti… Questa volta è stata fortissima” evidenziano l’ansia dei residenti, che da settimane avvertono scosse nei Campi Flegrei. Aumentano anche le notifiche di allarme sui dispositivi Android che avvertono gli utenti della presenza di eventi sismici.
Dopo ogni evento sismico, torna alla ribalta la discussione sulla necessità di rivedere e aggiornare i piani di evacuazione. Comuni e residenti sollecitano un approccio più specifico per affrontare i rischi associati al bradisismo.
La zona rossa, che comprende località come Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e parti di altre municipalità, ospita circa 500.000 abitanti. In caso di allerta, l’evacuazione di quest’area diventa l’unico mezzo per proteggere la popolazione.
Sul fronte dei trasporti, la circolazione dei treni da e per Napoli è stata temporaneamente sospesa per consentire controlli sulla rete ferroviaria. Il Frecciarossa delle 5.09 in partenza da Napoli Centrale è tra i molti treni che attendono l’autorizzazione alla partenza. La linea metropolitana gestita dalle Ferrovie dello Stato è anch’essa interessata da questo stop precauzionale.
Infine, le attività scolastiche sono state sospese per oggi a Pozzuoli, un ulteriore segno dell’attenzione e della cautela con cui le autorità stanno affrontando questa situazione.
In un contesto già difficile, la priorità rimane la sicurezza dei cittadini e la prontezza nell’affrontare le eventuali emergenze che potrebbero sorgere a seguito di ulteriori scosse.