Un terremoto di magnitudo 3.2 ha scosso la provincia di Modena all’alba di oggi, 7 febbraio, segnalando un risveglio inquietante per gli abitanti dell’area. Il sisma, localizzato dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Roma, ha avuto il suo epicentro a 9 chilometri a ovest del comune di Frassinoro, con una profondità di soli 4 chilometri sotto la superficie terrestre. Le coordinate geografiche dell’evento sismico sono state identificate in 44.2650 di latitudine e 10.4640 di longitudine.
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Questo evento principale è stato seguito da due scosse significative nella vicina provincia di Parma, entrambe localizzate a Langhirano. La prima scossa, di magnitudo 2.3, è stata registrata alle 6:31 a 6 chilometri a nord-ovest di Langhirano, seguita a breve distanza da un’altra scossa di magnitudo 2.6 a soli 4 chilometri a ovest di Langhirano.
Il terremoto odierno nel modenese ha richiamato l’attenzione non solo per la sua intensità ma anche per la frequenza delle scosse successive, contribuendo a creare un clima di preoccupazione tra gli abitanti della regione. Nonostante le scosse siano state di magnitudo relativamente bassa, la loro successione ha sollevato interrogativi sulla preparazione alle emergenze e sulla resilienza delle infrastrutture locali in caso di eventi sismici più significativi.
Le autorità locali e i servizi di emergenza sono in stato di allerta, monitorando la situazione per valutare eventuali danni a edifici o infrastrutture e per fornire assistenza alle comunità colpite. Al momento non sono state segnalate vittime o danni gravi, ma la popolazione è stata invitata a seguire le raccomandazioni delle autorità locali e a rimanere preparata a eventuali ulteriori scosse.
Questi eventi sismici ricordano l’importanza della prevenzione e della preparazione in una regione geologicamente attiva come l’Emilia Romagna. L’attenzione si concentra ora sulle misure di sicurezza e sulle strategie di mitigazione del rischio sismico, fondamentali per proteggere le vite e i beni delle comunità locali.