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Terremoto ai Campi Flegrei, l’allarme dell’esperto mette i brividi: “Bisogna evacuare tutto”

Prosegue senza sosta lo sciame sismico che sta interessando la zona dei Campi Flegrei, vicino Napoli. Ieri si è registrata una forte scossa di terremoto di intensità 4.2 della scala Richter. Ma sono già 250 i terremoti registrati nell’ultima settimana. E allora, di fronte a questo fenomeno inatteso, gli esperti si dividono dando vita a una lite a distanza. C’è che consiglia addirittura di evacuare tutta l’area e chi, al contrario, getta acqua sul fuoco dicendo che “non c’è pericolo”. Chi avrà ragione? Intanto aumenta la paura tra i cittadini.
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Terremoto ai Campi Flegrei, l’allarme: “Evacuare tutta l’area”

La lite tra esperti in merito al terremoto dei Campi Flegrei viene innescata dalle dichiarazioni del vulcanologo Giuseppe De Natale, già direttore dell’Osservatorio vesuviano. “Occorre evacuare gli edifici localizzati nell’area di Agnano-Solfatara, dove si generano i terremoti più forti”, ha lanciato l’allarme De Natale inviando una mail il 18 settembre scorso alla prefettura, alla Protezione civile, all’Istituto nazionale geologi e vulcanologi e alla Regione Campania. Secondo il vulcanologo, insomma, è necessario allontanare dalle loro case migliaia di persone tra l’area di Pisciarelli e quella della Solfatara.

La replica: “Basta allarmismi”

“Non creiamo allarmismi inutili. – replica Giovanni Macedonio dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, contrario all’idea di evacuare tutto – La sicurezza delle case va verificata, è vero. Ma non va per forza fatto a stretto giro nelle prossime 24 ore. Non stiamo parlando di un terremoto appenninico, ma di una sequenza di scosse provenienti dalla falda vulcanica che va avanti da tempo. Solo ad agosto ce ne sono state mille, non tutte percepibili. Si tratta di terremoti superficiali (e quindi che si sentono nettamente) e frequenti ma non profondi. Per capirci, nulla di paragonabile a ciò che è accaduto a L’Aquila o in Irpinia. Ce ne saranno altri, quindi è vero che bisogna verificare la tenuta delle case che da anni vengono stressate dai movimenti della terra ma non mi sentirei di dire che la zona va evacuata con urgenza”.

“Possiamo aspettarci ancora nuovi eventi e anche una crescita in termine di magnitudo. – spiega invece Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv – I terremoti stanno, infatti, aumentando sia in termini di energia che di numero. Solo nell’ultima settimana ne abbiamo avuti oltre 250, quindi stiamo parlando di un fenomeno molto attivo, legato al bradisismo del vulcano dei Campi Flegrei il cui magma ad alcuni km di profondità genera una spinta verso l’alto e il conseguente sollevamento in superficie di circa un centimetro e mezzo al mese, determinando la sismicità”.
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