Uno scossone che ha risvegliato non poche preoccupazioni. Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato sull’Etna alle 00:12 della scorsa notte. L’evento sismico è stato nettamente avvertito dalla popolazione dei paesi situate nelle vicinanze del vulcano, provocando un senso di allarme diffuso tra gli abitanti.
Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’ipocentro del terremoto è stato localizzato a 1,6 chilometri a nord di Zafferana Etnea a una profondità di 2,8 chilometri. La scossa, che ha risvegliato molte persone dal sonno, ha creato una breve ma intensa paura, senza causare, tuttavia, danni a edifici o ferite a persone.
A seguito della scossa principale, la zona ha subito uno sciame sismico costituito da almeno altri 14 terremoti di magnitudo compresi tra 1.0 e 1.7. L’ipocentro di questi eventi sismici si è verificato nella stessa zona, tra Zafferana Etnea e Linera. Il terremoto di minore energia, registrato alle 04:22, ha ulteriormente contribuito a mantenere alta l’attenzione e la preoccupazione tra gli abitanti.
Nonostante l’intensità della scossa principale e la serie di tremori successivi, non sono state segnalate situazioni di emergenza o danni a cose o persone. La protezione civile locale sta monitorando la situazione attentamente, pronta a intervenire in caso di necessità.
L’Etna, conosciuto per la sua attività sismica e vulcanica, continua a rappresentare una sfida per gli abitanti del luogo e per i ricercatori che si occupano di monitorare e prevedere i suoi movimenti. La popolazione locale, abituata a convivere con il “gigante buono”, mantiene un atteggiamento di vigilanza, sperando che il vulcano continui a comportarsi in modo prevedibile e non dannoso.
Questa serie di eventi sismici ci ricorda l’importanza di avere sistemi di monitoraggio geologico adeguati e di essere preparati per affrontare eventuali emergenze. Il ruolo dell’INGV, insieme a quello di altri organismi nazionali e internazionali, è fondamentale per assicurare che le comunità vulnerabili siano protette e informate in caso di eventi geologici importanti come questo.