Una nuova scossa di terremoto si è verificata in Emilia Romagna nelle prime ore del mattino di lunedì 30 ottobre. Erano le 6.25 quando una scossa di magnitudo 3.4 ha fatto tremare la terra. L’epicentro del sisma, secondo quanto rilevato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stato segnalato a 2 chilometri da Castellarano, vicino Reggio Emilia, ad una profondità di 9.4 chilometri.
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[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 2.6 ore 06:33 IT del 30-10-2023 a 4 km W Castellarano (RE) Prof= 27.9 Km #INGV_36669901 https://t.co/qUOK0MUguW
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 30, 2023
Terremoto a Castellarano in Emilia Romagna
La nuova scossa di terremoto di questa mattina a Castellarano ha provocato molta paura tra gli abitanti di questa zona dell’Emilia Romagna, anche se al momento non si registrano danni a cose o persone. Il sisma è stato avvertito in numerosi comuni tra le province di Reggio Emilia e Modena come Sassuolo, Serramazzoni, Sant’Antonino Casalgrande, Maranello, Villalunga di Casalgrande, Fiorano Modenese e Mirandola.
Dopo la prima scossa di terremoto delle 6.25, se ne è verificata un’altra alle 6.33 stavolta di magnitudo 2.6, sempre con epicentro a Castellarano. Paura che cresce di giorno in giorno dunque in Emilia Romagna, dove la terra ha tremato anche ieri tra le province di Bologna e Ferrara a causa del terremoto di magnitudo 4.2 che ha avuto luogo in provincia di Rovigo, in Veneto.
“In un’area sismica non è possibile prevedere l’evoluzione delle scosse. – fa sapere intanto il presidente della Regione Veneto riferendosi allo sciame sismico in corso vicino Rovigo – Ci siamo sentiti con Fabrizio Curcio, direttore della Protezione civile nazionale. Ci dice che quello registrato è certamente un terremoto che succede ad uno precedente a pochi giorni di distanza. Quest’area del Veneto è in zona sismica, in cui i terremoti sono frequenti e nessuno può prevedere l’evoluzione degli eventi. Ovviamente l’attenzione su questi fenomeni è massima, visto che siamo in zone sismiche ma ad oggi non ci sono, anche da parte degli esperti, situazioni che facciano pensare ad una allerta”.
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