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Terremoto nel mondo del calcio, si dimette il procuratore capo dell’Aia, arrestato per narcotraffico

Rosario D’Onofrio, procuratore capo dell’Associazione italiana arbitri (AIA), si è dimesso dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’operazione di contrasto al narcotraffico tra Italia e Spagna svolta due giorni fa a Milano, che ha portato a 42 arresti.

Rosario D’Onofrio

Già nell’Aia con ruoli di responsabilità dal 2013, con la presidenza dell’ex arbitro Alfredo Trentalange, Rosario D’Onofrio era divenuto responsabile dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità degli arbitri.

Alla notizia dell’arresto l’Aia si è dichiarata parte lesa.

Sono arrivate subito le richieste di spiegazioni da parte del presidente della Figc, Gabriele Gravina: “Sono sconcertato, ho subito chiesto riscontro al presidente Trentalange sulle modalità di selezione del Procuratore, in quanto la sua nomina è di esclusiva pertinenza del Comitato Nazionale su proposta del presidente dell’Aia. Una cosa è certa, la Figc assumerà tutte le decisioni necessarie a tutela della reputazione del mondo del calcio e della stessa classe arbitrale”.

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