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Tesla in Cina: l’azienda compra il terreno per la sua nuova sede di Shanghai

Lo scorso luglio Tesla aveva annunciato di aver firmato un accordo in Cina che gli permetteva di costruire fino a 500.000 veicoli all’anno. Adesso, la compagnia di Elon Musk fa saper di aver acquisito anche lotti di terra per costruire il suo stabilimento di produzione fisso nella città di Shanghai.

La sede della Gigafactory cinese è stata impostata proprio a Shanghai perché si tratta di una zona di libero scambio, il che significa che non è necessario collaborare con una società cinese prima che la produzione possa iniziare. Come riporta l’agenzia di stampa Reuters, il governo di Shanghai ha ufficialmente venduto a Tesla un appezzamento di terreno di circa 860.000 metri quadrati (circa 213 acri).

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Nessuna conferma ufficiale

Sull’acquisto del terreno Tesla non si è ancora pronunciata, non ha infatti né smentito né confermato la notizia.  Ma lo Shanghai Bureau of Planning and Land Resources elenca invece una recente asta per un terreno di 864.885 metri quadri costato oltre 140,5 milioni di dollari.
Sembra improbabile che due pezzi di terreno della stessa dimensione siano stati venduti così vicini tra di loro: quindi, molto probabilmente si tratta del pezzo che Tesla ha pagato così tanto caramente per metter radici anche in Cina.

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La strategia “cinese” di Tesla

Il nuovo Gigafactory dovrebbe costare all’incirca 2 miliardi di dollari per la costruzione, ma con la crescente pressione sui governi per ridurre le emissioni combinate con le tariffe molto elevate imposte ai veicoli importati, l’investimento farebbe parte di una strategia lungimirante. L’economia locale trarrà beneficio anche dalle migliaia di nuovi posti di lavoro creati da Gigafactory e dall’acquisto e dalla consegna delle componenti di cui Tesla ha bisogno per costruire i suoi veicoli elettrici.

Nel frattempo, più vicino a casa propria, Tesla riuscì a consegnare 83.500 macchine durante il terzo trimestre. Se l’obiettivo continuerà a crescere e la Gigafactory cinese arriverà anche online, non ci vorrà molto tempo prima che il numero di 500.000 veicoli all’anno sembrino solo una piccola quantità.

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