La scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno scorso all’età di 86 anni, ha aperto una serie di questioni da risolvere, legate all’apertura del suo testamento. Tutti aspettano con trepidazione l’indicazione sulla distribuzione del pacchetto di Fininvest e sul destino dei suoi beni mobili e immobili. Le ultime volontà dell’ex presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi d’Italia, sono affidate al notaio Arrigo Roveda, figura di fiducia di Berlusconi, che ha curato la creazione di Forza Italia e le pratiche del divorzio con Veronica Lario.
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L’eredità finanziaria: il caso Fininvest
Il primo punto da chiarire riguarda il futuro del 61,21% di Fininvest, la finanziaria dell’imprenditore che controlla il 49% dell’ex Mediaset oggi Mfe, il 51% di Mondadori e il 30% di Mediolanum. Se la quota venisse divisa in parti uguali tra i cinque figli – Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio, e Barbara, Eleonora e Luigi nati dalle nozze con la Lario – di fatto i figli della Lario avrebbero la maggioranza della Fininvest, ma Marina e Piersilvio avrebbero la minoranza di blocco, che impedirebbe decisioni senza l’accordo di tutti gli eredi.
Tuttavia, si vocifera che Marina, primogenita nonché presidente di Fininvest e Mondadori e membro del consiglio di Mfe, potrebbe avere un ruolo più importante nel patrimonio ereditario. Mentre i figli della Dall’Oglio da anni lavorano ai vertici di Mondadori e Mfe, i figli della Lario hanno avuto ruoli più defilati nelle attività del gruppo.
Patrimonio immobiliare e artistico
Silvio Berlusconi lascia anche un ricco patrimonio immobiliare, tra ville e appartamenti, stimato a bilancio in 412 milioni di euro. Tra queste, la famosa villa San Martino di Arcore, villa Belvedere a Macherio, villa Certosa a Porto Rotondo, villa Comalcione sul Lago di Como, e molte altre lussuose residenze a Antigua, Cannes, Lampedusa, e altri luoghi esclusivi. Senza dimenticare una preziosa collezione d’arte, gli arredi, le barche e altri oggetti di valore collezionati nel corso degli anni.
Il futuro di Forza Italia e l’eredità politica
Ma non solo eredità finanziarie e patrimoniali. Berlusconi potrebbe aver lasciato indicazioni nel testamento sul futuro di Forza Italia e sulla sua eredità politica e morale. In proposito, figure come Gianni Letta e Fedele Confalonieri, storicamente vicine all’imprenditore, potrebbero giocare un ruolo importante nel futuro del partito. Si attendono ora l’apertura del testamento e le decisioni degli eredi per capire come verranno gestite queste eredità, sia a livello economico che politico. In ogni caso, ciò che è chiaro è che l’ombra di Silvio Berlusconi continuerà ad aleggiare sulla scena italiana per molti anni a venire.
La sua influenza in ambito politico, economico e culturale ha lasciato un’impronta duratura, e il modo in cui verrà gestita la sua eredità sarà fondamentale per capire in che modo questa influenza continuerà a plasmare il futuro dell’Italia. Resta da vedere se l’apertura del testamento, prevista per i prossimi giorni, porterà alla luce ulteriori dettagli e sorprese sulla divisione dei beni del Cavaliere. Quel che è certo è che, nel bene e nel male, la figura di Berlusconi continuerà ad avere un impatto sul panorama italiano per molti anni a venire.
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