Addio tetto al contante a 5mila euro o si tratta solo di una trattativa in corso nel governo? Secondo quanto si apprende, infatti, il previsto e più volte annunciato innalzamento del tetto al contante sarebbe scomparso dall’ultima bozza del decreto Aiuti quater (fonte: Public policy). Nella bozza precedente del decreto era scritto che il tetto sarebbe passato da mille a 5mila euro a partire dall’1 gennaio del 2023. Il relativo comma è stato però eliminato. Ora si attende la firma del decreto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, salvo nuovi colpi di scena.
Dunque la misura tanto desiderata dal leader della Lega Matteo Salvini sembra essere stata accantonata, almeno per il momento, dal governo Meloni di cui anche lui fa parte. Non si capisce ancora bene, però, se le speranze del ministro delle Infrastrutture sull’innalzamento del tetto al contante siano state definitivamente frustrate oppure ci siano ancora i margini per una trattativa che consenta di approvare n qualche modo questa norma.
Intanto, però, i dubbi degli addetti ai lavori riguardano l’intero decreto Aiuti quater, visto che il testo del provvedimento, come appena accennato, non è stato né firmato dal capo dello Stato, né tantomeno pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fonti non meglio specificate del governo spiegano che i motivi di questo ritardo sono dovuti all’attesa dell’approvazione definitiva del decreto Aiuti ter da parte del Parlamento.
Secondo altre fonti, invece, sarebbe in corso una trattativa serratissima tra le forze di governo sul tema delle modifiche al Superbunus, annunciate nei giorni scorsi dal premier Giorgia Meloni. Ad essere molto critico su questo punto è il M5S di Giuseppe Conte che nel 2020 volle fortissimamente questa misura. Ad ogni modo resta aperto il giallo sulla sparizione della modifica del tetto al contante.
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