L’incidente stradale avvenuto a Casal Palocco, in cui ha perso la vita un bambino di soli cinque anni, ha sconvolto particolarmente l’opinione pubblica italiana. Responsabili dell’urto pauroso con una Smart dove viaggiava una mamma con i suoi due figli piccoli sono un gruppo di youtuber chiamati TheBorderline, impegnati in una assurda sfida sui social a bordo di una potente Lamborghini. Per questo motivo nelle ultime ore si stanno moltiplicando le voci sul fatto che il governo guidato da Giorgia Meloni voglia introdurre una stretta sui comportamenti concessi ai giovani sui social network come YouTube. Vediamo di che cosa si tratta.
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TheBorderline e gli altri youtuber: il governo Meloni prepara la stretta
Secondo quanto si apprende, il governo di Giorgia Meloni sarebbe intenzionato ad introdurre nel codice penale un nuovo tipo di reato, dopo quelli già varati contro gli organizzatori dei rave party e i manifestanti contro il clima e la carne sintetica. Stavolta nel mirino di Palazzo Chigi finiscono i cosiddetti youtuber come TheBorderline.
Secondo quanto riporta Il Messaggero, la nuova norma contro gli youtuber potrebbe essere inserita dal governo Meloni all’interno del disegno di legge anti-baby gang, cavallo di battaglia della Lega e di Matteo Salvini. Nel testo del ddl, che recentemente è arrivato in commissione Giustizia al Senato ma deve ancora cominciare il suo iter, potrebbe essere inserito un articolo ad hoc per intervenire contro gli youtuber e i creatori di contenuti online come TheBorderline.
La nuova norma anti youtuber andrebbe dunque a punire chi “esalta le condotte illegali” o “istiga alla violenza”. Un caso di scuola potrebbe essere proprio quello rappresentato dai TheBorderline che avrebbero istigato i loro fan a correre in automobile. Il governo Meloni vorrebbe introdurre una pena massima di cinque anni di carcere per chi posta questi video e guadagna attraverso le piattaforme social grazie ai suoi contenuti. L’obiettivo dell’esecutivo, spiega il sottosegretario leghista Andrea Ostellari, è “evitare l’effetto moda generato da chi compie bravate sul web”.
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