CasaPound non retrocede di un passo su stupri e violenza. Un’altra ignobile dimostrazione è stata data ieri a Casal Bruciato, dove durante le contestazione dell’estrema destra contro i rom, un militante neofascista di CP ha urlato alla mamma rom stretta alle sue bambine: “Puttana, fai schifo, troia, ti stupro”. La minaccia di violenza sessuale è stata ripresa da tutti i principali quotidiani e le sue parole hanno indignato l’opinione pubblica.
CasaPound ha guidato la rivolta contro la famiglia legittima assegnataria della casa popolare. CasaPound conosce bene la persona in questione, che sembrerebbe essere attivo in diverse operazioni con l’organizzazione.
In alcune foto pubblicate sul gruppo facebook di CasaPound V Municipio si vede ad esempio l’uomo che ha urlato “Ti stupro” con il giubbotto della Salamandra, il nucleo di protezione civile di CasaPound Italia, accanto a Giuseppe Di Silvestre, il responsabile del partito di estrema destra del V municipio, mentre distribuiscono generi alimentari alle sole famiglie italiane in un supermercato di zona.
Non sappiamo se abbia o meno la tessera dell’organizzazione, ma quello che è certo è che non si tratta di un semplice cittadino arrabbiato. Ieri la protesta contro la famiglia rom assegnataria della casa popolare a Casal Bruciato ha assunto toni accesi e molto violenti.
Dalla mattina CasaPound ha montato un banchetto sotto l’abitazione, aizzando la protesta e fomentando i pochi residenti accorsi sotto lo stabile. “Non li facciamo più entrare, li vogliamo vedere impiccati, bruciati”: queste le frasi che si sono sentite per tutta la giornata. La situazione è degenerata quando la mamma insieme alle sue due bambine è tornata a Casal Bruciato per rientrare nella sua casa: protetta da un cordone di forze dell’ordine in assetto antisommossa, è stata scortata fino all’ingresso del palazzo tra le grida e gli spintoni delle persone.
Ed è stato a quel punto che l’uomo ha iniziato a minacciarla di stupro. CasaPound ha cercato di smarcarsi in qualche modo dalle sue parole, dando mostra di non conoscerlo. Oggi è stata convocata per le 16 una manifestazione di solidarietà alla famiglia rom minacciata. Anche ieri decine di persone sono accorse a Casal Bruciato intonando cori contro CasaPound: a separare i due presidi, le forze dell’ordine in assetto antisommossa.
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