Nella mattinata di giovedì 16 dicembre si è aperto presso il tribunale di Firenze il processo di appello nei confronti dei genitori di Matteo Renzi. La mamma del leader di Italia Viva, Laura Bovoli, e il papà Tiziano Renzi, sono accusati di aver emesso fatture false attraverso le loro società. Il 7 ottobre del 2019, i due imputati erano stati condannati in primo grado alla pena di un anno e nove mesi. Insieme a loro, condannato a due anni anche l’imprenditore Luigi Dagostino. Ora però il processo si tinge di giallo, visto che Tiziano risulta ricoverato in ospedale.
Il processo fiorentino si è aperto subito con la richiesta di sospensione per legittimo impedimento, presentata dall’avvocato di Tiziano Renzi, Federico Bagattini. Secondo quanto riferisce il legale ai giudici del tribunale di Firenze, il suo assistito sarebbe ricoverato dal giorno precedente presso l’ospedale San Raffaele di Roma. Risultano però al momento ignote le cause del suo ricovero ospedaliero. Fatto sta che i giudici non hanno opposto alcuna questione, decidendo di rinviare l’udienza al 26 aprile 2022.
Inizialmente i giudici, riunitisi in camera di consiglio per valutare la richiesta dell’avvocato di Tiziano Renzi, hanno valutato se fosse il caso di stralciare la posizione del padre dell’ex premier, procedendo invece nei confronti della madre e dell’imprenditore Dagostino. Alla fine, però, le toghe hanno optato per un rinvio generale del procedimento all’aprile prossimo.
Al centro del processo ci sono i fatti accaduti nel 2015. A quel tempo Luigi Dagostino era amministratore delegato della Tramor, società di gestione dell’outlet The Mall di Leccio di Reggello (Firenze). Secondo l’accusa, il manager avrebbe incaricato le società Party ed Eventi 6, entrambe con a capo i coniugi Renzi, di effettuare studi di fattibilità per lavori all’outlet. Ma le fatture emesse da Tiziano Renzi e consorte vengono considerate false dai magistrati.
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