Un’intesa con la Francia, il congelamento momentaneo delle gare d’appalto per la costruzione del tunnel di base della Tav in attesa che il governo italiano concluda l’analisi costi-benefici della contestata opera pubblica. Ad annunciarlo il ministro Danilo Toninelli, impegnato a spegnere faticosamente i tanti focolai di polemica di questi giorni concitati. E che però è stato subito smentito dalla stampa secondo la quale, in realtà, le posizioni transalpine non sarebbero state affatto così concilianti.
Toninelli ha incontrato a Bruxelles Elisabeth Borne, ministro dei Trasporti di Parigi. Che avrebbe però chiesto di accelerare i tempi. Il rischio, in caso di ulteriori ritardi, è quello di perdere i finanziamenti europei. Un’eventualità, quest’ultima, da scongiurare a tutti i costi. Non è un caso se la stessa esponente dell’esecutivo francese ha poi sottolineato: “Anche in Francia abbiamo avuto una riflessione sul nostro programma di infrastrutture, ma abbiamo riaffermato la volontà di rispettare i trattati internazionali”.Nello specifico, per l’attuale progetto
da 1,9 miliardi di euro sono stati stanziati 813 milioni di fondi Ue: di questi, solo 120 milioni sono stati già sborsati mentre i restanti, da spendere entro il 2020, potrebbero essere dirottati verso altri progetti in caso di ritardi. Spetterà alla Commissione, nei prossimi mesi, esaminare l’avanzamento dei lavori e fare una valutazione.La commissaria Violeta Bulc (Trasporti) ha commentato così la manifestazione pro Tav in scena a Torino: “Sono felice di vedere le comunità locali sostenere un progetto di infrastrutture che ha importanza strategica a livello regionale, nazionale ed europeo ha scritto su Twitter – La Tav spingerà la crescita economica e ridurrà le emissioni di Co2, spostando una parte importante del trasporto merci dalla strada alla ferrovia”.
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