La palestra chiude all’improvviso, senza lasciare comunicazione agli iscritti. E lasciando chi aveva già pagato gli abbonamenti a bocca asciutta. Un episodio successo a pochi passi da Porta Pia, dove la struttura ha deciso da un giorno all’altro di abbassare la saracinesca senza più rialzarla. E che vede tra le persone beffate anche il ministro Danilo Toninelli. Quella, per chi la frequentava, era la sua palestra, dove il titolare dei Trasporti si recava di solito al mattino.
“Viene, anzi ora dobbiamo dire veniva, soprattutto al mattino” conferma Valerio, uno degli iscritti, sulle pagine de La Stampa, intervistato da Luisa Mosello. Uno dei tanti, oltre 2500 beffati da questa vicenda che ha colpito anche diversi personaggi del mondo politico e dello spettacolo frequentatori del posto. Dall’ex ministra Valeria Fedeli ad Augusto Minzolini, da Alberto Matano ad Anna Pettinelli.
“In meno di una settimana una delle palestre più famose di Roma cessa la propria attività senza un minimo di preavviso- spiegano i soci- C’è persino chi nemmeno un mese fa aveva rinnovato il proprio abbonamento annuale (circa 900 euro) ignaro di quello che stava per accadere. Ci è stato detto che potremmo usufruire di due altri centri che però sono dall’altra parte di Roma. Oppure pagare un nuovo abbonamento a settembre, perdendo di fatto i nostri soldi”.Gli iscritti non ci stanno. Così hanno protestato in tutti i modi chiedendo spiegazioni ai gestori e nella mattina di lunedì 1 luglio si è sfiorata la rissa, tanto da richiedere l’intervento della polizia. “Gli amministratori dello Sporting Palace Mantova – specificano ancora gli iscritti – con una nota inviata via sms in data 25 giugno hanno informato i propri clienti di quanto hanno deciso: dal 1 luglio la sale e gli spogliatoi di via Mantova saranno svuotati per permettere alla nuova gestione di entrare a pieno regime in data 16 settembre”.
Nel tam tam che ne è seguito, i clienti inferociti hanno scelto di dar vita a un gruppo Facebook, “Quelli dello Sporting Palace Mantova”, “
per unire le forze e intraprendere azioni legali concrete contro chi è scappato intascandosi un ingente somma di denaro senza dare alcuna spiegazione reale”. Al momento, non sembra che il ministro Toninelli sia intenzionato a iscriversi.
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