Dal 2 al 3 giugno presso gli spazi di Toolbox Coworking e Fablab Torino si svolgerà il Torino Mini Maker Faire, una due giorni dedicata a maker, startup innovative, studenti, professionisti del settore e appassionati che avranno modo condividere e approfondire le proprie conoscenze. La fiera aprirà al pubblico dalle ore 10.00 di sabato 2 giugno e si concluderà alle 20.00 di domenica 3 giugno. Entrambe le giornate avranno ingresso gratuito. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il portale dell’evento Torino Mini Maker Faire.
Programma Area Talk 2 giugno
h. 10.30 – 11.00 | Enrico Bassi – OpenDot
Fabbricazione digitale per medici, terapisti e heathcare professionals
Anche un’ottima idea rimane solo un’idea finché non si hanno gli strumenti per realizzarla. Per medici, terapisti e persone con disabilità, capire cosa si può fare in un fablab è il primo passo per poter coprogettare soluzioni utili a loro, ma che ancora non esistono. Che siano prototipi per una ricerca oppure oggetti quotidiani riadattati per essere più facili da usare, non importa. Enrico Bassi, coordinatore del fablab Opendot, racconterà alcuni dei progetti degli ultimi tre anni: dall’hacking dei prodotti IKEA al progetto europeo Made4you, dai giochi accessibili alle ortesi fatte partendo dalla scansione 3D. A seguire ci sarà un tavolo di discussione e co-progettazione per tutti gli healthcare professionals che vogliano capire meglio le potenzialità della fabbricazione digitale.
A seguire: Tavola rotonda Progetto Europeo Made 4 You – soluzioni DIY per l’healthcare
h. 11.30 – 14.30 nella Skatepark Room
h. 11.00 – 11.30 | Anita Donna Bianco, Paola Cappelletti, Silvia Galfo – DEAR Design Around Onlus / ROBO&BOBO
Robo&Bobo: laboratori manualdigitali per giovani maker ospedalizzati
Robo & Bobo è un percorso laboratoriale per trasformare l’esperienza negativa dell’ospedalizzazione in un’occasione per avvicinare al mondo delle nuove tecnologie i ragazzi adolescenti e preadolescenti (11-18 anni) del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
DEAR – Design Around è una ONLUS che si occupa di umanizzazione in ambito ospedaliero attraverso progetti che si muovono nell’ambito delle discipline creative e dei linguaggi contemporanei.
h. 11.30 – 12.00 | Giovanni Mastropaolo
Coding a scuola con SCRATCH
Presentazione dell collana “Coding a scuola”.
La collana è rivolta ai docenti delle scuole per offrire occasioni di sperimentazione del coding tramite l’uso di Scratch in attività didattiche e favorire l’utilizzo del web per gli approfondimenti.
Giovanni Mastropaolo è formatore in corsi di aggiornamento per docenti su temi riguardanti coding, Scratch, Arduino, robotica educativa. Ha sempre avuto interessi per l’elettronica industriale e la programmazione, due aspetti che ora sono alla base della moderna robotica.
h. 12.00 – 12.30 | Assessore M. Giusta
Spazi creativi
Condividere spazi e saperi per soddisfare i bisogni collettivi, attraverso le risorse della città.
h. 12.30 – 13.00 | Matteo Sgherri – Teoresi
Dal foglio bianco alla produzione: quando il software diventa un’estensione del design
Il cliente ha chiesto per ieri la realizzazione del prodotto, a che punto sei? La domanda ricorrente nel campo della progettazione, del design e dell’ingegneria. Ostinarsi a fissare solo il foglio bianco non aiuta e al giorno d’oggi software e hardware possono incoraggiare e incanalare la creatività direttamente in produzione.
Teoresi è una società a carattere internazionale con sede principale a Torino, si propone ai propri clienti quale partner qualificato per favorirne lo sviluppo, avvalendosi di tecnologie innovative.
h. 13.00 – 13.30 | Marco Bava
Nuove tecnologie per l’automobile: auto elettrica e auto autonoma
L’auto elettrica con le batterie non può avere un futuro in quanto il litio è limitato e quello previsto per la produzione di tutte le batterie non esiste. Per cui il rischio è che l’auto elettrica diventi solo una operazione di marketing per vendere auto che potrebbero non funzionare più una volta esaurite le batterie.
Marco Bava è un perseverante autodidatta con coraggio e fantasia, decisionista responsabile.
h. 13.30 – 14.00 | Ludovico Russo
Costruire un Robot Open Source
La robotica è un campo complesso ed interessante, che richiede competenze anti-disciplinari che spaziano varie branche del sapere e della tecnologia. Progettare un robot è un’attività creativa che permette di avvicinarsi al mondo della tecnologia e di approfondire vari aspetti. È insomma un modo per imparare! In questo talk, voglio discutere ed analizzare varie tecnologie che ho imparato durante la mia attività di sviluppo di Robot di Servizio. Vedremo quali sono queste tecnologie e come possono essere utilizzate per sviluppare da zero un robot open source in grado di interagire con l’ambiente in modo intelligente.
Ludovico Russo è un maker e appassionato di Robotica Salentino. La sua passione l’ha portato a conseguire un PhD in Robotica presso il Politecnico di Torino e ad aprire una società (HotBlack Robotics) e fondare una community (Rokers) che si occupano di diffondere la cultura della Robotica in Italia. Ha collaborato con varie aziende (tra cui TIM, Comau, Olivetti) nello sviluppo di Robot innovativi.
h. 14.00 – 14.30 | Rosario Antoci – Restarters Torino
The Restart Project – Let’s fix our relationship with electronics
Cos’è, com’è nato e come si sta evolvendo il Restart Project, movimento nato a Londra nel 2012 dalle menti di Ugo Vallauri e Janet Gunter.
Cerchiamo di ripristinare il nostro rapporto con l’elettronica di consumo, attraverso la riparazione assistita, cercando di combattere l’obsolescenza programmata e percepita.
A seguire: Restart Party! Proveremo a sporcarci le mani e a riparare i vostri oggetti, dal PC al frullatore, dal phon allo smartphone.
h. 14.30 – 16.00 nel Fablab Torino / Area Workshop
h. 14.30 – 15.00 | Fabrizio Valpreda – Politecnico di Torino e Fabrizio Alessio – Fablab Torino
Chi compone il design per componenti?
Progettare per componenti significa prima di tutto raccogliere le competenze necessarie e connetterle tra loro, quindi i componenti principali di un buon progetto sono le persone, ed il loro bagaglio di conoscenze. Le diverse aree della formazione, della progettazione e della produzione dialogano da sempre per innovare, ma si trovano oggi ad affrontare sfide nuove, prodotto di crisi economiche e di innovazioni tecnologiche che cambiano i paradigmi della manifattura.
Per determinare le conseguenti innovazioni sociali occorre ripensare i modelli tradizionali: Design Polito, Fablab Torino e Officine Innesto, insieme per gli studenti, con cui determinare nuove linee di pensiero per oggetti intelligenti, sperimentano la formazione di nuovi progettisti in grado di agire in scenari nuovi.
Fabrizio Valpreda è designer, ricercatore e docente di Design presso il Politecnico di Torino. Sviluppa ricerca e didattica tra innovazione e tradizione analogica con un approccio alla progettazione aperta, creando così nuove connessioni tra le consolidate metodologie di micro-produzione ed i nuovi approcci offerti dal design collaborativo tipico dei Fablab, con l’obiettivo primario di creare connessione tra competenze in contesti multidisciplinari nuovi. Responsabile scientifico del Virtualab – Design, laboratorio digitale dedicato alla visualizzazione dei progetti ed alla stampa 3D, è inoltre componente dell’ICT board di Ateneo e membro del management board di PIC4SeR, Centro Interdipartimentale per la Robotica di Servizio del Politecnico di Torino.
A Seguire: Tavola rotonda Industria X punto ZERO: what’s next? L’esperienza maturata sul nostro territorio mescolando design, making, e artigianato ha dimostrato la reale applicazione di nuove metodologie di produzione e la potenzialità dei nuovi modelli di progettazione. Cosa ci serve per rendere davvero concreta questa rivoluzione?
h. 15.30 – 16.30 nella Skatepark Room
h. 15.00 – 15.30 | Massimo Menichinelli e Marco Cassino
Presentazione del libro: “Fab Lab e Maker. Laboratori, progettisti, comunità e imprese in Italia
Presentazione del libro “Fab Lab e Maker. Laboratori, progettisti, comunità e imprese in Italia” (Quodlibet, 2016) con l’autore, Massimo Menichinelli. Questo libro analizza esaurientemente e per la prima volta il caso italiano, non senza illustrare cosa sia la Fabbricazione Digitale e cosa sia un Fab Lab, quale sia la loro storia passata e quali siano le prospettive future di questo nuovo orizzonte economico e scientifico
Massimo Menichinelli, designer, lavora dal 2005 su progetti aperti e collaborativi, e sui sistemi informatici che li rendono possibili, mettendo la nuova realtà del co-design e della manifattura digitale al servizio di organizzazioni, città e comunità locali. Ha insegnato Digital Fabrication e Open Design presso l’Aalto University (Helsinki, Finlandia), Open Design alla SUPSI (Lugano, Svizzera) e Digital Fabrication per la Fab Academy (WeMake – Opendot, Milano). Come consulente, ha lavorato allo sviluppo di vari Fab Lab in Italia e all’estero ed è stato inoltre condirettore della Fondazione Make in Italy CDB. Attualmente svolge il ruolo di project manager all’interno dello IAAC | Fab Lab Barcelona.
h. 15.30 – 16.00 | Carmelo Traina – Visionary Days
Visionary: cosa significherà comunicare nel Futuro?
We become what we behold: partendo da questa idea diventata essa stessa visione, nel Dicembre 2016, abbiamo dato vita a Visionary, un movimento di giovani interessati a confrontarsi attivamente sul Futuro e sui temi ad esso collegati, per riuscire ad immaginarlo e sviluppare una visione condivisa.
L’11 Novembre dell’anno successivo a Visionary Days 2017 ci siamo incontrati in 400: trenta tavoli, un palco, cinque sessioni, cinque talk e dieci ore di confronto. Ci siamo chiesti che cosa si potesse arrivare ad intendere con il concetto di comunicare in un Futuro prossimo, tra cinque o dieci anni.
Cosa potessero diventare le interazioni, le relazioni, tra noi essere umani, tra noi e degli oggetti e tra oggetti stessi che dialogano tra loro: è nato il Manifesto Dinamico dei Visionari, il nostro modo di vedere il Domani, la nostra risposta al Futuro.
Visionary è un movimento di giovani interessati a confrontarsi attivamente sul Futuro ed ai temi ad esso collegati, per riuscire insieme ad immaginarlo e ottenere una visione condivisa.
h. 16.00 – 16.30 | Marco Luca Cantavenna e Fabio Emanuele Cantavenna – OneEdge
Il futuro della manifattura Italiana sarà SMART?
Il rilancio manifatturiero Italiano quale strada potrà percorrere? Saranno senz’altro protagonisti i processi a elevata automazione, gli oggetti comunicanti dell’IoT e la stampa 3D, ormai di questo ne siamo tutti consapevoli.
Tutto ciò è però spesso visto come una minaccia per l’occupazione. Il nostro compito è quello di trasformarli in strumenti efficaci per ritrovare competitività e occupazione.
TO3D è una tartup innovativa fondata nel 2016 da Marco e Fabio Cantavenna con due brand: TO3D per la produzione di macchinari digitali per la manifattura e ONEDGE per la produzione di prototipi e piccole serie.
h. 16.30 – 17.00 | Massimo Menichinelli e Enrico Bassi
Progetti Europei
h. 17.00 – 17.30 | Andrea Richetta – Arduino
Schede MKR, la visione di Arduino. Panoramica sulle soluzioni di Arduino per l’IoT
h. 17.30 – 18.00 | Guido Cerrato_ Camera di Commercio di Torino
La Camera di commercio di Torino per i maker
h. 18.00 – 19.00 | Bruce Sterling, Wolf Lieser – Share Festival
Talking About Monsters!
Bruce Sterling invita Wolf Lieser (DAM Gallery, Berlino) a un confronto sulle tematiche di Frankenstein. Oggigiorno i mostri sono i ‘Frightful Five’ poiché come angeli caduti sono sfruttati da tutti e allo stesso tempo respinti. I nuovi linguaggi sono incomprensibili ai più, siamo tutti attratti dall’opportunità di mettere in mostra ogni singolo momento della nostra vita, ma allo stesso tempo non possiamo controllare il modo in cui le informazioni potrebbero essere usate dagli estranei: l’umanità è affondata in una ‘rete’ instabile come un mare di ghiaccio, un cui distanza e separazione ci rendono tutti estranei, e come sempre l’ignoto crea mostri.
Share Project è una piattaforma transdisciplinare dedicata all’arte e alla creatività della cultura contemporanea.
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