Sui banchi della Camera tornano i voucher, i buoni-lavoro per il pagamento del lavoro accessorio. In questi giorni, parlamentari e governo starebbero valutando l’ipotesi di una reintroduzione dei voucher, ovviamente in forme e modalità diverse rispetto a quelle abolite nelle scorse settimane. Si riapre così il dibattito che ha animato, per settimane, la politica italiana. Ecco quali proposte sono allo studio.
Tornano i voucher. Ecco come
Cosa accade, invece, per le famiglie?
Tornano i voucher anche per le famiglie che potranno utilizzarli per pagare badanti, colf, baby sitter e per altri lavori accessori da svolgere in casa. Per le famiglie, sarebbe allo studio una formula diversa rispetto a quella pensata per le imprese. Ogni famiglia, infatti, potrebbe usufruire di una sorta di “libretto telematico” da cui attingere per pagare le collaborazioni occasionali, con un tetto massimo di compensi fino ai 2500 euro l’anno. La formula sarebbe simile a una sorta di carta prepagata, da cui attingere, per evitare i pagamenti in nero.
La mobilitazione della Cgil
Sul piede di guerra la Cgil che, sul tema voucher, aveva avviato una campagna referendaria, con tanto di raccolta firme, finalizzata all’abrogazione, poi stoppata con l’intervento diretto del Governo sulla materia. Se tornano i voucher, la Cgil è pronta alla mobilitazione. Dice Susanna Camusso, segretario generale Cgil: “Nel momento in cui il governo ha scelto di abrogare i voucher e non ricorrere al voto si è preso un impegno nei confronti non solo di noi, che abbiamo promosso quel referendum, ma anche nei confronti di quel milione di lavoratori che l’hanno sottoscritto”.