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Totti torna a parlare di Ilary: “Con lei momenti belli, ora serve un nuovo equilibrio”

Totti Ilary intervista Corriere

Il capitano a vita della Roma, Francesco Totti, si racconta a lungo nell’intervista con Walter Veltroni pubblicata oggi sul Corriere della Sera. La sua lunga carriera, i ricordi, le considerazioni sul mondo del calcio di oggi che a suo dire “è un’altra visione, un altro modo di giocare”, dove “prevale il fisico sulla tecnica”, hanno fatto da filo conduttore in una discussione dove non sono neanche mancati accenni alla sua vita privata. Alla morte del padre che gli manca come punto di riferimento, ma anche alla separazione da Ilary Blasi con cui ora dice di voler trovare un equilibrio.
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Totti e Ilary, la nuova intervista al Corriere del Pupone

Francesco Totti e Ilary Blasi si sono lasciati in modo tutt’altro che pacifico. Le accuse di tradimento reciproco, la battaglia in tribunale anche per i Rolex contesi, il rapporto con i tre figli, sono stati al centro della cronaca rosa di quest’ultimo anno e mezzo. Sulla questione privata con Ilary l’ex numero 10 della Roma, ora fidanzato con Noemi Bocchi, non ha più rilasciato dichiarazioni dopo la nota intervista del settembre 2022, concessa sempre al Corriere. Adesso decide di tornare sull’argomento esprimendo il desiderio di trovare una qualche pace con la ex moglie.

“Noi due abbiamo passato venti anni insieme con tanti momenti molto belli. – così Francesco Totti parla di Ilary Blasi al Corriere – Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore. So che non è facile, ma quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante. Se troviamo questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti”.

Nella seconda parte dell’intervista Totti ricorda il padre: “Era il mio punto di riferimento, era il fulcro della mia vita. Mi mancano il suo sorriso, lo sguardo, la sicurezza che era capace di darmi. Anche oggi, se lo vedessi solo dieci secondi al giorno, mi basterebbe per stare meglio. Pure se non ci dicevamo una parola, ci capivamo. Lui parlava poco. Io peggio di lui. Ma quei silenzi erano pieni. Lui veniva la mattina a Trigoria, portava cornetti, pizza per tutti. Magari non ci incontravamo, ma sapere che c’era mi dava serenità”.
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