Altissima tensione tra Francia e Regno Unito, arrivate ai ferri corti per la possibilità di accesso alle acque territoriali britanniche appannaggio dei pescatori normanni, esistente soltanto pochi mesi fa, prima della Brexit. In queste ore, Boris Johnson ha inviato due navi da guerra davanti all’isola di Jersey, legata alla Corona britannica, a 20 chilometri dalla Normandia, per difenderla dal blocco marittimo minacciato dai pescatori bretoni e normanni.
Non si è fatta attendere, a quel punto, la reazione della Francia, che ha a sua volta spedito due motovedette della flotta francese, in un’escalation militare che il mondo intero osserva con attenzione. L’intento di Parigi è quello di andare in soccorso dei pescherecci che avevano inscenato una protesta lanciando razzi e fumogeni al grido di “metteremo Jersey in ginocchio”, il tutto mentre Macron e la Ministra del Mare Annick Girardin minacciavano di togliere l’elettricità all’isola che dipende dai cavi francesi sottomarini.
Dura la replica di Londra, che ha ricordato l’occupazione tedesca commentando: “Perfino i nazisti avevano lasciato la luce accesa”. Stando alla Bbc, i pescherecci francesi hanno infine lasciato le acque di Jersey dopo i colloqui con le autorità dell’isola Jersey. Le navi da pesca sono ora dirette verso Est, ma resta alta la tensione fino a quando non verrà rispettato l’accordo sulla pesca negoziato nel quadro della Brexit.
L’intesa tra i due Paesi prevede che i pescatori dei Paesi dell’Unione Europea possono continuare a pescare nelle acque britanniche fino al 2026, dimostrando però di aver operato in quelle zone. Quest’ultimo passaggio è alla base del blocco imposto dalle autorità di Jersey ai pescherecci.
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