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Tragedia di Brandizzo: due indagati per la strage

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La procura di Ivrea ha reso noto che due persone sono state iscritte nel registro degli indagati in relazione all’orribile incidente di Brandizzo, in cui cinque operai hanno perso la vita travolti da un treno durante lavori su un tratto di binario.
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Uno degli indagati è Antonio Massa, 46 anni, dipendente di Rfi, che aveva il compito di sorvegliare il cantiere degli operai della ditta Sogifer quella fatidica notte. Il secondo è Andrea Girardin Gibin, caposquadra della stessa ditta. Entrambi sono sopravvissuti al tragico incidente: Massa perché si trovava poco distante, impegnato in una telefonata, mentre Girardin Gibin è riuscito a sfuggire alla morte vedendo in tempo i fari del treno e buttandosi di lato.

Dopo un’attenta analisi delle prime evidenze, i magistrati, sotto la guida della procuratrice capo Gabriella Viglione, avanzano l’ipotesi di “omicidio e disastro con dolo eventuale”, un reato doloso e volontario, molto più grave dei reati colposi inizialmente considerati. Questa decisione è stata presa dalle pm Giulia Nicodemo e Valentina Bossi.

L’inchiesta ha messo in luce “gravi violazioni delle procedure di sicurezza”, in particolare riguardo alle comunicazioni o, più esattamente, alle mancate comunicazioni. Sembrerebbe infatti che gli operai fossero al lavoro sui binari senza aver ricevuto il nulla osta per iniziare i lavori. Inoltre, la circolazione dei treni non era stata interrotta, come dimostra il semaforo verde per i treni in transito.

L’intera comunità di Brandizzo è sconvolta da questo tragico evento. La procura di Ivrea è determinata a fare piena luce sull’accaduto, assicurando che chiunque sia responsabile affronti le conseguenze delle proprie azioni.

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