L’arresto cardiaco resta l’ipotesi al momento più accreditata ma, per avere risposte certe, la Procura di Venezia attende i risultati dell’esame autoptico eseguito sulla salma di Alberto Rizzotto, l’autista del bus precipitato dal cavalcavia a Mestre. Una strage costata la vita a ventuno persone, tutti turisti straniera in vacanza in Italia.
>>> Lite tra Francesca Fagnani e la figlia di Wanna Marchi a Belve
Leggi anche: Strage di Mestre, svolta nelle indagini, nessun malore dell’autista: ipotesi guasto all’autobus
L’esito dell’autopsia tra una decina di giorni
“Attendiamo la relazione finale, informazioni frammentarie che poi vengono smentite non servono a nulla”. Lo ha detto il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi. “L’autopsia – ha spiegato – è stata eseguita. Attendiamo i risultati entro una decina di giorni”. Si apprende, intanto, che i magistrati hanno predisposto anche gli accertamenti istologici e tossicologici. L’ipotesi del malore, come accennato, resta valida ma, per ora, non c’è alcun riscontro medico-scientifico.
>>> Schianto tremendo, addio allo chef Maurizio e alla moglie. Famiglia distrutta
Il rimpatrio delle salme
Ieri, intanto, sono partite le prime salme: caricate su un unico furgone hanno così lasciato la cella mortuaria le quattro bare di un’intera famiglia romena, padre e madre di 42 e 45 anni, con le due figlie, di 13 e 8 anni. Oggi, con volo aereo, partiranno i corpi dei 9 ucraini deceduti nell’incidente, il gruppo nazionale più numeroso.
.