Ancora una volta il cosiddetto “tratto maledetto” dell’autostrada A14 nel sud delle Marche è stato teatro di un tragico evento. Un veicolo in fiamme ha causato la temporanea chiusura del tratto autostradale tra Fermo e Grottammare in direzione sud, generando 4 km di coda a partire da Fermo. L’incidente, avvenuto all’altezza del km 293, ha visto i vigili del fuoco intervenire da poco prima delle 10 all’interno della galleria Vinci, in una zona già resa complessa da una riduzione di carreggiata destinata a lavorazioni notturne.
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Il drammatico scontro ha coinvolto mezzi pesanti, tra cui un autobus e diverse autovetture, culminando nell’incendio di un camion che trasportava sostanze alcoliche. Il bilancio è pesante: una persona è deceduta e altre quattro sono rimaste ferite. Sul posto sono intervenuti i soccorritori dei Comandi di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dotati di tre autopompe, tre autobotti, un mezzo 4X4 con modulo idrico, un mezzo con liquido schiumogeno e un carro aria.
Gli automobilisti diretti verso Pescara sono stati obbligati a uscire alla stazione di Fermo, dove si sono registrati 4 km di coda, per poi rientrare in autostrada a Grottammare attraverso la viabilità ordinaria. Il personale di Autostrade per l’Italia e i mezzi di soccorso sono presenti sul posto, e la nube di fumo risultava visibile fino a San Benedetto. Le indicazioni per chi viaggia sono di entrare in autostrada a Grottammare e di uscire a Pedaso se provenienti da Ancona, a causa delle ripercussioni sulla viabilità ordinaria, con code e rallentamenti segnalati anche sulla Statale Adriatica.
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha commentato l’evento sottolineando come oltre un anno fa tutti i sindaci della zona avessero approvato un progetto di allargamento della terza corsia dell’autostrada, con un arretramento in alcuni tratti. “Tutti i sindaci coinvolti erano concordi su questo delicato tema – ha detto Calcinaro – e ora mi chiedo perché la società autostrade non abbia ancora incluso questo investimento nel proprio piano di sviluppo”. Il sindaco ha inoltre ricordato una decisione presa vent’anni fa, quando fu detto no all’allargamento della terza corsia fino a Pedaso, riflettendo sull’insostenibilità crescente per il territorio.