Marco Travaglio non ha perso l’occasione di scagliarsi contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini, colpendoli con l’arma di un Recovery Fund arrivato di colpo a zittire le critiche sovraniste. Attraverso le pagine de Il Fatto Quotidiano, il giornalista ha messo a nudi balbettii e imbarazzi dei due leader di centrodestra: “Al momento è solo una proposta, che andrà fatta ingoiare a tutti i capi di Stato e di governo dell’Eurogruppo prima di tradursi, non prima di fine anno, in moneta sonante. Ma intanto, a finire spernacchiati, sono i 36 miliardi del Mes e tutti quelli che davano per scontata la resa del premier a quella questua, con apocalisse incorporata modello estate-autunno”.
Travaglio si è divertito poi a ricordare come la Meloni e Salvini avessero accusato Conte di alto tradimento, insinuando addirittura che avesse firmato l’attivazione del Mes senza informare gli italiani. Circostanza che si è rivelata chiaramente falsa, con la leader di Fratelli d’Italia che ora, rammaricata, si trova addirittura a dover parlare suo malgrado di “passo avanti” commentando il Recovery Fund proposto dalla Commissione Ue.
Il tutto mentre invece Matteo Salvini, fiutando la brutta aria, preferiva invertire rapidamente la rotta: dimentichiamoci dell’Europa, del Mes, del Recovery Fund e chi più ne ha più ne metta, meglio tornare ad argomenti più facili da affrontare come i migranti che delinquono per le strade e i giudici prevenuti che vogliono a tutti i costi lo scalpo del Capitano.
Una bella gatta da pelare, non c’è che dire. Perché in realtà il Recovery Fund, volenti o nolenti i sovranisti, sarà tema di discussione ancora a lungo e rischia di diventare una preziosa arma nelle mani di Conte. Non resta che sperare che qualche Stato ci metta lo zampino, bocciando l’accordo e costringendo tutti a una mediazione meno favorevole all’Italia: insomma a Salvini e la Meloni non resta che fare il tifo per l’Olanda (e no, non parliamo della gloriosa macchina da gol che fece impazzire gli appassionati di calcio negli anni ’70-80).
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