Marco Travaglio senza freni a Cartabianca. Il direttore del Fatto Quotidiano, incalzato dalle domande di Bianca Berlinguer, torna sull’assalto alla Cgil di sabato scorso da parte di Forza Nuova. E difende il segretario Maurizio Landini. Ma Travaglio ce l’ha soprattutto con il presidente del Consiglio Mario Draghi che, a suo dire, starebbe gestendo in maniera negativa la questione del green pass obbligatorio sul posto di lavoro. Le sue sono accuse durissime.
“A manifestare critiche e riserve nei confronti del green pass per lavorare era stata proprio la Cgil di Landini che aveva chiesto tamponi gratuiti”, ricorda subito Travaglio. “Prendersela con la Cgil era un modo per indirizzare l’onda nera, che popolava una parte della piazza, verso coloro che si riteneva non avessero combattuto abbastanza. – questa la sua analisi degli scontri di Roma – Invece Landini aveva combattuto fino all’ultimo per ottenere tamponi gratuiti. Almeno nella fase di transizione”.
“Con l’80% di adulti vaccinati e con la pandemia sotto controllo, per quale motivo solo i lavoratori italiani devono perdere il lavoro se non hanno il Green Pass? – si domanda polemicamente il giornalista – Non c’è stata nessuna spiegazione da parte del presidente del Consiglio”. E poi, prosegue Travaglio nella sua invettiva, “se ci sono 4 milioni di persone che perdono il lavoro non si può dire che siano tutti fascisti. I partiti fascisti vanno sciolti. Chi compie atti squadristi va arrestato. Ma tutti quelli che erano in piazza non sono fascisti. Sono persone che non si sono vaccinate e che si domandano perché da venerdì non possono più percepire lo stipendio”.
Insomma, secondo il direttore del Fatto “il tema delle proteste contro il green pass non sarà risolto con lo scioglimento di Forza Nuova. Che comunque potrebbe rinascere con Forza Nuovissima. E i suoi aderenti potrebbero farsi belli di questo scioglimento”. Travaglio conclude poi la sua intervista con un elogio di Indro Montanelli.
Potrebbe interessarti anche: Travaglio attacca Draghi: “Obbligo vaccinale era una bufala”