“I tentativi di promuovere un negoziato da parte del Vaticano, comunque vada a finire, sono contraddistinti da una scelta dei tempi di intervento tutt’altro che favorevoli”, afferma il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e attuale presidente della Fondazione Icsa, in un’intervista all’Adnnkronos.
“Intanto non si è compreso come mai nella valutazione del Papa, più di una volta convinto che i tempi non fossero maturi per una iniziativa diplomatica della Santa Sede, di improvviso lo siano divenuti senza che apparentemente alcun fattore visibile ne abbia propiziato l’avvio”, sottolinea Tricarico, esprimendo dubbi sulla tempistica del Vaticano nel promuovere il negoziato tra Russia e Ucraina.
“Inoltre le attuali dinamiche interne della Russia ed i possibili sbocchi rendono inverosimile un impegno di Putin anche sul fronte negoziale con l’Ucraina”, aggiunge Tricarico, evidenziando le sfide che il Vaticano potrebbe affrontare nel coinvolgere la Russia nel processo di negoziazione. La complessità della situazione e le posizioni inconciliabili delle due nazioni rendono difficile un accordo.
“Tutto questo a prescindere dalle concrete possibilità che il Vaticano, pur con il suo peso di attore globale, possa convincere Russia ed Ucraina a sedersi ad un tavolo in una situazione così compromessa in cui nessuno dei due vuole recedere dai propri intenti al momento del tutto inconciliabili”, conclude Tricarico, mettendo in dubbio la capacità del Vaticano di influenzare una soluzione pacifica tra le due nazioni.
Le critiche di Tricarico sollevano importanti interrogativi sulla scelta dei tempi e sulla fattibilità del negoziato promosso dal Vaticano. Nonostante le sfide che si presentano, la Santa Sede continua a cercare di svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina, nella speranza di raggiungere una soluzione pacifica e duratura. Tuttavia, la strada verso una risoluzione rimane complessa e richiede la volontà e l’impegno di tutte le parti coinvolte.