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Trieste sarà la capitale europea della scienza nel 2020

Un appuntamento prestigioso quello che vedrà impegnata Trieste fra tre anni: indossare degnamente il titolo di capitale europea delle scienze in rappresentanza della Mitteleuropa

Sarà Trieste la capitale europea della Scienza nel 2020 (ESOF2020). E non poteva essere altrimenti visto il numero di istituzioni ed enti di ricerca presenti nel capoluogo giuliano e l’impressionante numero di ricercatori presenti in città per abitante (di gran lunga sopra la media italiana e ai primi posti in Europa). L’annuncio è stato dato dopo che la decisione del comitato dell’Euroscience Forum, guidato Trieste, logo dell'ESOF 2020

dall’olandese Peter Tindemans.

Lo spareggio finale è avvenuto tra Trieste e l’agguerrito duo rappresentato da Leida e l’Aia che si sono presentate insieme per rappresentare l’Olanda. Un altro successo italiano dopo quello di Matera, che sarà Capitale europea della Cultura nel 2019.

Il valore aggiunto che ha permesso a Trieste di aggiudicarsi la posta in palio contro i temibili “orange” (che, comunque, ospiteranno l’edizione del 2022) è rappresentato  dai suoi atenei e istituti scientifici – dalla Sissa al Sincrotrone, dall’Istituto di Oceanografia al Centro di genetica e biotecnologie. Tutte perle di quell’agglomerato che è conosciuto dagli addetti ai lavori con il nome di “Sistema Trieste”. La cosa certa è che si tratta di un importante risultato per l’Italia, che valorizza il forte impegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a sostegno, dall’inizio, della candidatura di Trieste.

È stata premiata una candidatura autorevole, molto ben strutturata, in un luogo raggiungibile in modo ugualmente agevole da tutta Europa. Nel centro della nuova Europa. È un riconoscimento anche al nostro sistema della ricerca sul quale il governo intende continuare ad investire: ricerca e università sono un’importante leva per lo sviluppo del Paese.

Un evento lungo un anno per Trieste capitale scientifica d’area

Trieste2Per preparare e supportare la candidatura è stata creata un’apposita task force di sessanta personalità guidate dall’ex rettore della Sissa, Stefano Fantoni, che ora dirige la Fondazione Internazionale Trieste. Il punto di forza della candidatura, oltre alla qualità delle istituzioni, è incardinato sull’idea di trasformare la designazione in un’opportunità non solo per Trieste ma per tutta l’area circostante che va dalla Slovenia alla Croazia e all’Austria. Per Fantoni gli eventi si svolgeranno nel corso dell’intero anno, anziché il grande evento concentrato in pochi giorni per celebrare la Scienza, come fatto nella stragrande maggioranza dei casi sinora. 

Porto Vecchio, una location unica

Trieste, vista della città e del logo ESOFPer quanto riguarda l’evento del 2020, la missione del Comitato per Trieste è quella di far svolgere la maggior parte delle iniziative in una location straordinaria, nel Porto Vecchio asburgico, tra il magazzino 26 e la Centrale Idrodinamica. Un’area di rilevante importanza archeoindustriale, con uno dei waterfront più importanti d’Europa, da tanti anni colpevolmente non operativa. La volontà di farlo in questo contesto in fase di recupero può rappresentare il volano per il recupero dell’intera area, soprattutto in chiave produttiva.

Intanto per il 2018 appuntamento in Francia, a Tolosa, capitale europea della scienza per il 2018.

Fonte originale principale: www.corriere.it

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