“Troppe bugie su Franco”, così Stefania Picasso, moglie di Franco Gatti dei Ricchi e poveri, racconta gli ultimi anni del cantante, recentemente scomparso, a Mara Venier durante la trasmissione di Rai Uno, “Domenica In”.
“Non è vero che si è lasciato morire, Franco soffriva da tempo di patologie pregresse e due anni fa fu contagiato dal Covid. Da allora, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Ed è per questo che, dopo la reunion a Sanremo, aveva deciso di non andare in tour con i Ricchi e Poveri: non poteva reggere quei ritmi nelle sue condizioni”.
Picasso si sofferma anche sul dolore per la morte del figlio ventitreenne, due anni fa:”È qualcosa che strazia il cuore e qualsiasi genitore darebbe la propria vita per quella del figlio, ma questo purtroppo non serviva a nulla. Franco, come me, ha cercato in tutti i modi di trasformare il suo dolore. Io, in tempi non sospetti, prima della morte di Alessio, facevo già percorsi specifici e trattavo argomenti come la vita oltre la morte. Era un modo per dare una speranza a quei genitori che non riuscivano a sopportare un lutto così pesante. Franco aveva recepito tutto questo e mi ha fatto il regalo più bello: accompagnarmi ad un mio convegno, salendo anche sul palco”.
“Ma – precisa Stefania – Alessio non era tossicodipendente. A 22 anni aveva iniziato a fare l’operatore di borsa. Quella sera gli avevo chiesto di venire con noi a Sanremo, ma lui aveva rifiutato perché doveva finire una piattaforma. Un suo amico mi confermò che Alessio aveva trovato una sostanza che l’avrebbe fatto stare sveglio tutta la notte per concludere quel lavoro. Lui probabilmente l’ha mischiata con qualcosa, ma soprattutto, non essendo un tossicodipendente, non l’ha saputa dosare. Mio figlio beveva molto ed è stata anche la sua disgrazia. Ha fatto una cazzata, assumendo degli stupefacenti la prima e l’ultima volta della sua vita, in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così”.